Diario della Prigionia di Mario Magonio |
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LUGLIO 1944 |
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1 Luglio 1944 16 giorni di prigionia | ||
Arriviamo a Berlino alle 5 del mattino. Affamati e con una barba da frate francescano. Al nostro passaggio la gente rideva di noi, di quelli scalzi, di quelli in canottiera, con la tuta di lavoro. Fra quelli anch'io! Berlino grande metropoli di 80 chilometri quadrati, il 75% delle abitazioni sono distrutte. Arrivati al lager siamo stati ristorati bene e ci hanno messo in una camera con otto lettini a castello tipo bordo riscaldata a dovere. Due coperte, un asciugamano e le posate furono la nostra dotazione. Dopo 16 giorni ho dormito per la prima volta in un letto alzato da terra, magari con un materasso fatto con ricci da falegname ma meglio di niente. il capo del lager ci ha dato 5 marchi in acconto. | ||
2 Luglio 1944 17 giorni di prigionia | ||
Tutto il giorno libero. Abbiamo avuto altri 4 marchi di anticipo, 20 sigarette, sapone da barba e da bucato, della soda è la tessera che da il diritto di consumare due pasti al giorno alla mensa francese. sono stato a vedere il lago che si trova nelle nostre vicinanze. E' un lago a forma di fiume, lungo 4 km. e largo 300 metri. tutto intorno vi sono delle bellissime villette. | ||
3 Luglio 1944 18 giorni di prigionia | ||
Siamo stati al lager e abbiamo fatto dei lavori di sistemazione in un magazzino di legnami lavorati. La località dove ci troviamo si chiama Falkensee e dista circa 25 km. da Berlino è situato in una pianura ricavata dal prosciugamento di una zona paludosa. Il clima sembra buono ma è un poco fresco | ||
4 Luglio 1944 19 giorni di prigionia | ||
Siamo stati in fabbrica a fare la
tessera(1) che dà diritto ad entrare nello stabilimento, si chiama Demag e
costruisce carri armati e proiettili. La manodopera è tutta composta da
prigionieri politici di ogni nazione: francesi, belgi, olandesi e donne
russe. (1) La tessera era collegata ad un bracciale bianco con il n.171 e riportava oltre le generalità la seguente disposizione: Il prigioniero del campo C14 è autorizzato ad entrare sul posto di lavoro. Questo tesserino di riconoscimento deve essere esibito al passaggio del posto di guardia ed ha validità solo con il bracciale bianco che deve essere indossato sul posto di lavoro. Alla fine della attività in fabbrica il bracciale e il tesserino devono essere restituiti. La perdita del tesserino identificativo o del bracciale sarà considerato come un tentativo di fuga. Fto. Il capo del campo . firma illeggibile - validità 30/11/44 - Rinnovato sino al 30 /08/45 |
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5 Luglio 1944 20 giorni di prigionia | ||
Abbiamo iniziato il lavoro in fabbrica e siamo stati messi tutti noi 25 compagni insieme nel reparto manutenzione lavorazione proiettili. Io con la categoria di calibrista. Il nostro capo è un uomo sulla cinquantina , di aspetto sembra una brava persona ma non lo è e subito ne abbiamo avuto la prova. Rigido nel comando, non ammette ritardi o scuse, testardo come un mulo, grida come un cane, non gli và mai bene niente, deve aver giurato di prenderci la pelle, ma si sbaglia!. Le ore di lavoro sono 10 e 3/4 così composte: dalle 6,15 alle 9,00 dopo si dovrebbe fare colazione ma la fa chi ce l' ha. Poi dalle 9,15 alle 12.30 Pranzo in fabbrica un piatto solo con mezz'ora di tempo. si riprende alle 13 fino alle 17,30. Ho scritto per la prima volta a casa | ||
6 Luglio 1944 21 giorni di prigionia | ||
Lavoro normale, tranne alle 11 in cui abbiamo avuto il primo allarme in Germania. Siamo fuggiti in aperta campagna. Nella notte abbiamo avuto un'altro allarme con l'intervento delle batterie antiaeree e siamo scesi in rifugio. Si tratta di una trincea alta un metro e mezzo e larga un metro coperta con una soletta di cemento di 20 cm. e un metro di terra. Li aspetti con rassegnazione il cessato pericolo. Voglia Dio aiutarci per il bene dei nostri cari perché noi non abbiamo nessuna colpa e punisca i colpevoli. | ||
7 Luglio 1944 22 giorni di prigionia | ||
Sabato lavoro 6 ore e mezzo e al pomeriggio riposo. In officina abbiamo uno di noi che fa il capo reparto degli Italiani, è un uomo sui quarant'anni si chiama Consigliere ed è di Sestri Ponente. Lavorava alla San Giorgio conoscitore profondo di meccanica mi ricorda i padri di famiglia. non si da delle arie e ci lascia vivere anzi aiuta con buoni consigli chi non riesce. con me dimostra molta simpatia e ne sono contento perciò cerco di non dargli delle noie. Nel pomeriggio la nostra occupazione è stata la pulizia della biancheria. | ||
8 Luglio 1944 23 giorni di prigionia | ||
Domenica. Oggi sono stato al lago a prendere il sole. Abbiamo con noi dei prigionieri italiani, sono badogliani e ci hanno imposto di non parlagli, di non dargli sigarette e non prendere corrispondenza. Questo mi fa dispiacere perché vedere dei connazionali condannati per una colpa che non hanno commesso. Sono rassegnati e fiduciosi che tutto finisca presto. | ||
9 Luglio 1944 24 giorni di prigionia | ||
La nostra camerata è composta di otto letti a castello con materassi con ricci di legno da falegname, abbiamo ognuno un armadietto e uno sgabello. Ci sono poi tre tavoli per scrivere con 3 panche e ci sono cinque finestre. La camerata è ben arieggiata e sul muro passano due tubi caloriferi. Abbiamo anche un gabinetto e dei lavandini. La pulizia è affidata a turno a due di noi tutti i giorni. | ||
10 Luglio 1944 25 giorni di prigionia | ||
Lavoro normale. Ho scritto a casa per la seconda volta. | ||
11 Luglio 1944 26 giorni di prigionia | ||
Vicino al mio letto c'è Lenarduzzi già mio compagno di lavoro al cantiere. E' un tipo placido che non si lascia prendere la pelle dal lavoro ma se cresce qualche minestra non si tira indietro e anche se sono sette non le rifiuta. E' buono e rispettoso verso i compagni, io lo stimo e ci facciamo buona compagnia. | ||
12 Luglio 1944 27 giorni di prigionia | ||
Il mio compagno di letto si chiama Pesce, è un giovane di 25 anni, è di Prà e proviene dalla San Giorgio. Come tutti i provinciali, non rimane indietro in niente, a cena non si lascia scappare quando può qualche razione in più. Parte risoluto con il viso a terra e approfitta della confusione durante la mensa e via di corsa con un piatto in mano, si può stare tranquilli che non sbaglia un colpo. Non è cattivo e sono contento di averlo per compagno, ci aiutiamo a vicenda ed è un giovane pulito. | ||
13 Luglio 1944 28 giorni di prigionia | ||
Giù al campo abbiamo un cinema che proietta un film parlato in tedesco, francese e russo. Si paga 50 feny. Questa sera ci sono stato ma non mi sono divertito. | ||
14 Luglio 1944 29 giorni di prigionia | ||
Fra i miei compagni di lavoro c'è un
certo Persano, uno di quelli con i baffi, è
un giovane di 28 anni molto pulito e molto chiacchierone. E' di compagnia sta agli
scherzi e gli piace farli. Non ama tanto il lavoro e sempre tutto gli pesa,
specialmente alzarsi alle 5 di mattina, ma come tutti noi lo deve fare. Ha cura
dei suoi baffi, e molto effeminato, ma non è un luigi (1) almeno questo io credo.
Mi piace la sua compagnia e lo frequento sovente. Non è ammogliato e viveva con
la mamma. Anche lui proviene dalla San Giorgio da uno di quei reparti dove si
lavora poco e si raccontano tante storie. Qui si deve abituare alle lime, quelle
pesanti e non quelle ad ago, e purtroppo deve farsi coraggio come gli altri. La Germania gli insegna a vivere. (1) espressione dialettale genovese per indicare persona omosessuale |
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15 Luglio 1944 30 giorni di prigionia | ||
E' sabato e sono stato al cinema del campo. Nella notte abbiamo avuto un allarme con intervento delle batterie antiaeree, molto fracasso e tanta paura. Ho scritto a casa una cartolina. | ||
16 Luglio 1944 31 giorni di prigionia | ||
Domenica. Oggi si compie il primo mese che siamo lontani da casa. E' un mese che il mio pensiero è sempre per i miei cari e da loro non ho nessuna notizia. Spero bene, prego molto e piango sovente, non riesco a darmi pace. Voglia iddio conservarmeli e mi dia la forza di sopportare queste amarezze e un giorno andremo uniti a ringraziarlo. | ||
17 Luglio 1944 32 giorni di prigionia | ||
Vicino al mio banco di lavoro c'è un giovane, certo Amadio. Abita a Genova e proviene anche lui dalla San Giorgio. E' un buon operaio, cordiale e di compagnia. E' della bassa Italia e come tutti i suoi compaesani ama la sua famiglia. Mi parla sovente della sua piccina, una bimba di cinque anni che mi mostra in foto. Tutta la sua amarezze è il pensiero di essere lontano dalla sua famiglia. L' ho visto di notte alzarsi e chiamare un nome di donna, forse nel sogno vedeva la sua bambina e l'accarezzava. Ma purtroppo questi sono solo sogni e a noi tutti hanno tolto i baci dei nostri figli. Ho visto più volte i suoi occhi arrossati e bagnati da una lacrima e ho sentito la sua voce farsi rauca, ma il pensiero di un presto ritorno di noi lavoratori, schiavi di un destino crudele ci bastava. | ||
18 Luglio 1944 33 giorni di prigionia | ||
Abbiamo avuto un acconto di 10 R.M. Ho scritto a casa e attendo sempre una risposta. Ho comprato un poco di pane a borsa nera ma è molto caro 100 pence al kg. Le sigarette invece vanno 10 pence l'una. non sono italiani ma non rimangono indietro. | ||
19 Luglio 1944 34 giorni di prigionia | ||
Nella notte allarme aereo come al
solito. Anche qui abbiamo quelli che se ne vogliono stare in letto ma se succede
qualcosa sono i primi a fare del panico. Tra questi c'è un certo Marangon,
uno di quei babecchi(1) grandi e grossi che potrebbero rovesciare il mondo ma non
combinano altro che disastri. Parla solo di mangiare e mangia come uno struzzo, è
sposato e ha una bimba di tre anni (1) grosso babbeo |
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20 Luglio 1944 35 giorni di prigionia | ||
La radio ha comunicato di un attentato a Hitler, che è rimasto leggermente ferito. Fra i suoi generali qualcuno è rimasto ucciso. | ||
21 Luglio 1944 36 giorni di prigionia | ||
Nella notte il solito allarme. Il mio compagno Sacco di 25 anni, che soffre di mal di cuore, si è molto spaventato. E' di quelli che a casa venivano tenuti nel cotone e qui le storte si devono lasciare da parte. Egli è infatti ammalato più di immaginazione che nella realtà. La più grave malattia che veramente ha è il mal di schiena se c'è da lavorare perché se può agguantare una porzione in più il suo cuore non ne soffre affatto. Ha paura di morire e di non rivedere più i suoi genitori. Domanda a tutti notizie di Genova e si riempie il cervello di stupidaggini e annoia gli altri con le sue manie di malanni. Ha un aspetto di parroco di campagna, specialmente quando indossa la cappa nera da lavoro. Però è buono ed educato. | ||
22 Luglio 1944 37 giorni di prigionia | ||
Nel pomeriggio sono stato al lago a fare il bagno. | ||
23 Luglio 1944 38 giorni di prigionia | ||
Domenica - Ho scritto a casa. sono stato a Spandau West città vicino a Berlino a circa 20 minuti di autobus dal lager. E' una bella cittadina con un canale navigabile e anche questa città è distrutta dalle incursioni aeree | ||
24 Luglio 1944 39 giorni di prigionia | ||
Aspetto sempre posta ma ho paura che non ne riceveremo. Anche gli altri prigionieri non ricevono posta e così anche i civili francesi. | ||
25 Luglio 1944 40 giorni di prigionia | ||
Ho scritto a casa con la speranza che almeno loro ricevano le mie lettere | ||
26 Luglio 1944 41 giorni di prigionia | ||
Ho cambiato con i russi 20 sigarette per un chilo e mezzo di pane. Hanno il campo vicino al nostro ma hanno cucine separate. sono qui con donne e bambini alcuni anche in fasce. | ||
27 Luglio 1944 42 giorni di prigionia | ||
Sono stato al cinema del campo ma i film francesi non mi soddisfano. | ||
28 Luglio 1944 43 giorni di prigionia | ||
Oggi abbiamo avuto la paga. 60 R.M. ma non sono neanche sufficienti per pagare il mangiare della quindicina e le altre piccole spese che si rendono necessarie | ||
29 Luglio 1944 44 giorni di prigionia | ||
Domenica - Lavorato sei ore e mezza. al pomeriggio dopo aver riposato un poco sono stato con Amadio a fare merenda in una birreria dove c'è un orchestrina francese e un bel giardino. siamo poi andati a fare una passeggiata nel bosco. | ||
30 Luglio 1944 45 giorni di prigionia | ||
Nessuna novità | ||
31 Luglio 1944 46 giorni di prigionia | ||
Abbiamo chiuso il mese. Io ho totalizzato 192 ore di lavoro | ||