Note Storiche Relative al Mese di Aprile del 1945

Italia

01 aprile 1945

05 aprile 1945

09 Aprile 1945



10 aprile 1945
17 Aprile 1945


21 Aprile 1945


22 Aprile 1945

24 Aprile 1945





25 Aprile 1945


26 Aprile 1945

27 Aprile 1945

28 Aprile 1945






29 Aprile 1945











30 Aprile 1945
Durante la notte sul 2 nel settore del V corpo (8à armata britannica) la II brigata Commandos dà il via all’operazione “Roast” per liberare la zona di Comacchio.
Nel settore della 5à armata USA, la 92à divisione dà il via a un attacco in direzione di Massa.
Verso sera l'8à armata britannica del gen. McCreery inizia una grande offensiva con il V corpo britannico del gen. Keightley sul fianco destro e con il II corpo polacco del gen. Anders nel settore di Imola, riuscendo a stabilire delle teste di ponte oltre il Senio
La 92à divisione della 5à armata USA entra a Massa.
L’avanzata delle forze alleate prosegue senza soste: nel settore occidentale, la 92à divisione (5à armata USA) punta verso Sarzana, mentre il IV corpo raggiunge i monti Ferra e Moscoso.
Unità della 5à armata USA avanzano verso Bologna dove entrano poche ore dopo la conquista della città da parte del II corpo polacco dell'8à armata britannica.
Entrano a Bologna anche i gruppi di combattimento italiani Legnano e Friuli.
Mentre il IV corpo della 5à armata raggiunge il Panaro, superando successivamente Modena, il V corpo dell'8à armata britannica raggiunge Ferrara.
Nel settore della 5à armata USA, mentre la 92à divisione riceve l’ordine di procedere in direzione di Genova, il IV corpo punta sull’aeroporto di Villafranca, a sud di Verona. Reggio Emilia viene raggiunta dai reparti della 34à divisione.
Anche il XIII e il V corpo britannico(8à armata britannica) riescono a stabilire alcune teste di ponte oltre il Po, rispettivamente a Gaiaba e Stienta, e a ovest di Pontelagoscuro.
Il Comitato di Liberazione Nazionale ordina l’insurrezione generale nell’Italia settentrionale. Le colonne tedesche in ritirata vengono attaccate dai partigiani che il 25 assumono il controllo di Milano.
Il IV e il II corpo della 5à armata USA raggiungono e superano l’Adige nelle zone di Verona e di Legnago
Esplode l'insurrezione popolare nell' Italia del nord. Le unità della 5à armata USA proseguono l’avanzata nell’Italia settentrionale: la 92à divisione raggiunge Genova.
La 92à divisione americana (5à armata) raggiunge Alessandria. La 1à divisione corazzata del IV corpo USA raggiunge il Lago di Como presso il confine con la Svizzera, mentre Vicenza viene liberata dal II corpo.
Unità del XIII e del V corpo (8à armata britannica) avanzano verso Padova e Venezia.
Catturato dai partigiani mentre si accinge ad abbandonare l’Italia Mussolini viene giustiziato a Giulino di Mezzegra, presso Dongo, sul Lago di Como, assieme alla sua amante CIaretta Petacci e a gerarchi fascisti.
Mussolini viene fucilato dai partigiani italiani
A Caserta il colonnello Schweinitz e il suo aiutante Wenner, in rappresentanza del gen. Vietinghoff, comandante dello Heeresgruppe C in Italia, sottoscrivono il documento che stabilisce la resa incondizionata di tutte le truppe tedesche in Italia a partire dalle ore 13 (ora di Greenwich corrispondenti alle 14 italiane) di mercoledi 2 maggio 1945. Alla firma della resa, oltre a ufficiali americani e inglesi, è presente anche il generale sovietico A.P. Kislenko.
Prosegue comunque l’avanzata alleata nel Norditalia:unità del IV corpo americano raggiungono Milano, che è già stata liberata dai partigiani, mentre il V corpo britannico raggiunge Venezia e la 2à divisione neozelandese del XIII corpo britannico, avanzando in direzione di Trieste, raggiunge il Piave.
I partigiani jugoslavi giungono nei sobborghi di Trieste
La V armata USA entra a Torino senza incontrare alcuna resistenza mentre a est unità del II corpo raggiungono Treviso. Prosegue la marcia delle unità del XIII corpo britannico verso Trieste.
Jugoslavia 6 Aprile 1945 Le truppe Jugoslave conquistano Sarajevo
     
Austria 02 aprile 1945


06 Aprile 1945



09 Aprile 1945

13 Aprile 1945


27 Aprile 1945
Il 2° Fronte ucraino (Malinovskij) raggiunge la piana di Vienna; lo Heeresgruppe Sud (Wòhler) minaccia di disgregarsi. L’avanzata dei russi ha finora mantenuto un ritmo di 25-30 km al giorno
Ha inizio la battaglia di Vienna; i tedeschi fanno saltare tutti i ponti sul Danubio salvo uno. La 2à armata corazzata tedesca e la 6à armata corazzata SS respingono in qualche modo le forze sovietiche nel Wiener Wald e contrattaccano in direzione nord-ovest
Prosegue la battaglia per Vienna, dove le truppe di Tolbuchin conquistano isolato dopo isolato.
Nuovo sfondamento del 3° Fronte ucraino (Tolbuchin) a ovest di Vienna. Dopo selvaggi combattimenti, alle ore 14 la città è completamente conquistata dalle truppe di Tolbuchin e di Malinovskij
Si costituisce un governo provvisorio presieduto da Renner
     
Germania 02 Aprile 1945


04 Aprile 1945

07 Aprile 1945

08 aprile 1945

10 Aprile 1945

11 Aprile 1945



13 Aprile 1945
15 Aprile 1945



16 Aprile 1945








20 Aprile 1945



22 Aprile 1945


23 Aprile 1945

24 Aprile 1945




25 Aprile 1945


27 Aprile 1945

29 Aprile 1945






30 Aprile 1945
La 1à armata francese, impegnata nell’ampliamento della testa di ponte sulla linea Lichtenau-Pforzheim- Ludwigsberg,conquista Karlsruhe e si prepara a occupare la Foresta Nera.
La 1à armata francese conquista Karlsruhe proseguendo quindi in direzione sud-ovest verso Freiburg (Friburgo) e sud-est verso Tùbingen (Tubinga).
A Kònigsberg, la 4à armata tedesca arretra di 1-2 km sotto la spinta dei sovietici, che conquistano 130 isolati, vari stabilimenti e capisaldi
La 5à divisione corazzata (XIII corpo della 9à armata USA) riceve l’ordine di superare il fiume Leine a sud di Hannover.
Il XIII corpo della 9à armata USA conquista Hannover. Nel settore del XVI corpo vengono raggiunte tra le altre le città di Gelsenkirchen, Bochum ed Essen.
Il XX corpo (3à armata USA) avanza nel settore di Weimar, oltrepasando il campo di sterminio di Buchenwald e Bad Sulza, dove c’è un campo di prigionieri alleati. Più a sud, Coburgo si arrende al XII corpo.
Rapida avanzata del XV corpo (7à armata USA) a sud di Norimberga (Nùrnberg).
Le truppe Britanniche entrano in Arnhein
il 1° Fronte bielorusso (Zukov), il 1° Fronte ucraino (Konev) e il 2° Fronte bielorusso (Rokossovskij) si accingono a lanciare la grande offensiva contro Berlino. I tre fronti contano 19 armate, 4 armate corazzate, 3 armate aeree per un totale di 1.600.000 uomini
Alle ore 5 il 1° Fronte ucraino (Konev) apre l’offensiva contro Berlino con un massiccio bombardamento delle posizioni della 4à armata corazzata tedesca (Heeresgruppe Centro) sul fiume Neisse nella zona di Triebel. Alle 7 avanzano i carri armati e le fanterie, che conquistano una testa di ponte oltre il fiume. Forti attacchi anche nella zona di Ratibor (Raciborz). Alle 6,15, dalla testa di ponte oltre l’Oder a Kùstrin (Kostrzyn) il 1° Fronte bielorusso (Zukov) investe il settore tenuto dallo Heeresgruppe della Vistola a nord e a sud di Francoforte sull’Oder. La 33à armata sovietica è quella che compie, a sud della città, i progressi maggiori, avanzando di parecchi chilometri.
Norimberga (Nùrnberg) cade di fronte all’attacco coordinato di 3 divisioni (42à, 3à e 45à) del XV corpo (7à armata USA).Stoccarda viene investita dal II corpo della armata francese assieme al VI corpo della 7à armata americana.
Hitler celebra il suo 56° compleanno nel Bunker della Cancelleria del Reich.
Il 1° Fronte bielorusso (Zukov), ormai alla perif eria di Berlino, raggiunge la linea Fùrstenwalde-Strausberg-Bemnau. Da sud, il 1° Fronte ucraino (Konev) avanza verso nord in direzione di Berlino e verso ovest in direzione di Dresda
Hitler destituisce Hermann Goring e assume ufficialmente il comando della difesa di Berlino; fa annunciare da Goebbels che non abbandonerà la capitale
La 3à e la 28à armata sovietica del 1° Fronte ucraino (Konev), provenendo da sud, penetrano a Berlino e affiancano le forze del 1° Fronte bielorusso (Zukov) che già combattono entro la città. Aspri combattimenti sono segnalati dal comando tedesco a sud di Potsdam, a sud-est di Brandeburgo, alla periferia est e ovest di Berlino.
Berlino è accerchiata. La 5à armata della Guardia (1° Fronte ucraino del mar. Konev) stabilisce il primo contatto con gli americani della 1à armata presso Torgau, a sud di Berlino, sull’Elba. La Germania è spaccata in due.
Il 1° Fronte bielorusso conquista il sobborgo di Spandau, a nord-ovest, Potsdam e Rathenow.
A Berlino, la situazione sta precipitando:durissimi scontri sono in corso intorno al Reichstag e alla Cancelleria, lungo la Potsdamer Strasse e nella Belle-Alliance-Platz. A sud di Cottbus, i tedeschi contengono la pressione sovietica nella zona fra Bautzen e Meissen.
Hitler ordina la prosecuzione della resistenza nella « ridotta alpina » nel Sud della Germania, e designa il grand’ammiraglio Karl Dònitz a suo successore quale capo dello stato.
Alle 15,30, Hitler si toglie la vita nel Bunker della Cancelleria:lo segue nella morte la sua compagna (da lui appena sposata) Eva Braun. Non si hanno più notizie della 9à armata, mentre è perduta ogni speranza che l’armata di Wenck possa raggiungere la città.
Dopo durissimi combattimenti durati tutta la giornata, alle 22,50 3 battaglioni d’assalto della 150à divisione fanteria sovietica conquistano il Reichstag: il tenente Berest e due sergenti piantano la bandiera sovietica sulla statua equestre che rappresenta la Germania in trionfo.
Monaco di Baviera viene conquistata dal XV corpo della 7à armata USA. Prosegue l’avanzata del XXI e del VI corpo verso il confine austriaco nei settori di Garmisch-Partenkirchen e Rosenheim.
     
Olanda 14 Aprile 1945 La I Armata Canadese assume il comando sulla zona dei Paesi Bassi
     
Ungheria 02 Aprile 1945 In Ungheria, la 57à armata sovietica e la 1à bulgara conquistano Nagykanizsa, centro del bacino petrolifero ungherese.
     
Russia 11 Aprile 1945 Viene firmato a Mosca un trattato di amicizia e collaborazione fra URSS e Iugoslavia.
     
Stati Uniti 12 Aprile 1945


25 Aprile 1945
Muore a Warm Springs, in Georgia, il presidente Franklin D. Roosevelt; come vuole la Costituzione, gli succede il vicepresidente Harry S. Truman. Hitler brinda a champagne
Si apre a San Francisco, in California, la Conferenza delle Nazioni Unite sull’organizzazione internazionale. Durerà due mesi.
     
Filippine 02 Aprile 1945
22 Aprile 1945
Sull’Isola di Negros, il 185° fanteria USA conquista Talisay e il suo aeroporto.
Il 10° corpo Usa sbarca a Mindanao tagliando in due le truppe giapponesi
     
Okinawa 01 Aprile 1945







05 aprile 1945










09 aprile 1945

11 Aprile 1945


16 aprile 1945


28 Aprile 1945
La Task Force 51, al Comando del viceamm. Turner dopo una poderosa preparazione di fuoco, inizia lo sbarco della 10à armata USA (gen. Buckner) sulla costa sud-occidentale di Okinawa in prossimità di Hagushi. Lo sbarco avviene alle 8,30. L’operazione è denominata “Iceberg”. L’operazione è condotta da 180.000 uomini combattenti, 1320 navi di ogni tipo, dalla 20à Forza aerea e dall’aviazione tattica dei Marines. Ai 180.000 uomini se ne aggiungono così altri 368.000, per un totale di 548.000: si tratta della maggiore operazione anfibia finora condotta nel Pacifico.
La 10à armata americana è praticamente arrestata dalla resistenza nipponica. Il 22° reggimento della 6à divisione Marines riesce tuttavia a compiere qualche progresso verso nord nella zona dell’Istmo di Ishikawa. I nipponici decidono di lanciare il loro grande attacco kamikaze l’indomani, e di iniziare pure il 6 la disperata operazione “Ten-go” cui parteciperanno le residue forze navali nipponiche ancora in efficienza: la supercorazzata Yamato, da 72.800 t, l’incr. leggero Yahagi e 8 cacciatorpediniere. Questa 2à Flotta, o “Forza speciale d’attacco di superficie”, è al comando del viceamm. Seichi Ito. La supercorazzata, già orgoglio della marina nipponica, dovrà andare ad arenarsi sulla costa di Okinawa e diventare una specie di fortezza inaffondabile. Non vi sarà ritorno: alla nave viene assegnato combustibile sufficiente solo per raggiungere l’obiettivo.
Sbarca sull’isola la 27à divisione fanteria USA. Nel settore nord, reparti della 6à divisione Marines iniziano la penetrazione della penisola di Motobu.
Nelle acque di Okinawa, bombardieri in quota e aerei suicidi nipponici si lanciano contro le navi della Task Force 58, danneggiando gravemente la portaerei Enterprise, la portaerei Essex, 6 cacciatorpediniere e naviglio minore
Alle 8, previo bombardamento aereo e navale, la 77à divisione USA inizia lo sbarco su Ie Shima, a ovest della penisola di Motobu. Lo sbarco avviene sulle coste meridionali e occidentali. Le truppe d’assalto avanzano rapidamente all’interno,
Nella zona meridionale dell’isola, proseguono con violenza i combattimenti lungo la linea Shuri, in particolare sulla Scarpata di Maeda, nella zona della Cresta Kochi e nel villaggio di Kuhazu.
     
Giappone 05 aprile 1945

06 Aprile 1945

07 aprile 1945






13 aprile 1945

15 Aprile 1945
Si dimette il governo presieduto dal gen. Kuniaki Koiso, al cui posto subentra l’amm. Kantaro Suzuki.
Alle ore 16, la 2à Flotta nipponica esce dalla Baia di Tokuyama, diretta a Okinawa.
Nonostante le diversioni e tutte le astuzie messe in atto per ingannare il nemico, la 2à Flotta nipponica viene avvistata dal sommergibile americano Hackleback nello Stretto di Bungo, Quasi prive di copertura aerea, le unità nipponiche sono attaccate da centinaia di velivoli americani alle 12,38, da una nuova ondata alle 13,30 e da ondate successive fin oltre le 14. L’incrociatore Yahagi, colpito da bombe e siluri, affonda per primo. Alle 14,23, centrata da 5 siluri e da innumerevoli bombe, affonda la grande Yamato.
327 superbombardieri B-29 effettuano una pesantissima incursione su Tokyo, radendo al suolo la parte nord-occidentale della città per un’estensione di 18 kmq
I superbombardieri B-29 rinnovano gli attacchi su Tokyo, sganciando 754 t di bombe sul quartiere industriale di Kawasaki, nella parte meridionale della città.
     

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