Note Storiche Relative al Mese di Giugno del 1944

Italia

1 Marzo 1944


01 Giugno 1944





04 Giugno 1944

05 Giugno 1944





9 Giugno 1944


14 Giugno 1944

16 Giugno 1944

17 Giugno 1944

20 Giugno 1944

25 Giugno 1944

30 Giugno 1944

Proclama del Prefetto Basile che prelude a tutti gli avvenimenti descritti nel diario
(vedere sotto il proclama)
In seguito allo sfondamento della linea Gustav, il feldmaresciallo Kesselring, comandante il Gruppo d’armate C, ordina alla 10à e 14à armata di ritirarsi combattendo fino alla linea gotica, una linea fortificata che taglia trasversalmente l’Italia dal Mar Ligure (tra La Spezia e Viareggio) fino all’Adriatico all’altezza di Pesaro, passando a nord di Lucca e Pistoia per scendere quindi a sud di San Marino e risalire poi fino all' altezza di Pesaro.
Unità della 5à armata USA convergono su Roma.
Mentre le ultime retroguardie tedesche abbandonano la capitale, nei sobborghi meridionali entrano i primi reparti del gen. Clark: alle ore 19,15 l’88à divisione americana raggiunge Piazza Venezia.
Ingresso trionfale a Roma delle truppe alleate, sorprese dall’accoglienza entusiastica riservata loro dalla popolazione che non solo saluta il ritorno della libertà, ma anche la fine della guerra, delle persecuzioni, delle deportazioni e, forse, della fame. Il re Vittorio Emanuele III, secondo gli impegni presi, lascia il regno nelle mani del figlio Umberto di Savoia, che ne assume la luogotenenza generale.
Il presidente del Consiglio dei Ministri italiano, maresciallo Pietro Badoglio, si dimette. Viene incaricato di formare il nuovo governo del regime luogotenenziale lvanoe Bonomi.
Al centro dello schieramento alleato la 6a divisione corazzata sudafricana (XIII corpo) entra ad Orvieto senza combattere
Reparti tedeschi e repubblichini rastrellano a Genova 2000 operai nei Cantieri Ansaldo, Siac, Meccanico e San Giorgio che sono avviati alla prigionia in Germania 
Unità del Corpo di Spedizione francese sbarcano all’Isola d’Elba e ne iniziano l’occupazione.
La 6a divisione corazzata (X corpo britannico), entra a Perugia senza incontrare resistenza.
La 36à divisione del IV corpo americano conquista il porto di Piombino senza combattere.
La 34à divisione continua la battaglia per la conquista di Cecina.
 

Francia

03 Giugno 1944

06 Giugno 1944

08 Giugno 1944

10 Giugno 1944
13 Giugno 1944

 
19 Giugno 1944
26 Giugno 1944
Il Comitato Francese di Liberazione Nazionale si proclama governo provvisorio della Repubblica.
Nelle prime ore del mattino gli Alleati sbarcano in Normandia, sulle coste settentrionali della Francia: si realizza la gigantesca operazione “Overlord”.
Unità della 82à divisione aviotrasportata e della 4à divisione (VII corpo USA) iniziano ad avanzare in direzione di Cherbourg.
Militi delle SS distruggono per rappresaglia il villaggio di Oradour
Alle 3,30, dalle rampe situate sulla costa della Manica, si inizia il lancio delle V1 tedesche (dalla lettera iniziale di Vergeltungswaffen, cioè “armi da rappresaglia”) suI territorio inglese.
Inizia l’attacco finale delle divisioni americane contro Cherbourg
Saltano le fortificazione di Cherbourg e gli Americani entrano in città
 
Germania 13 giugno 1944 Hitler lancia la prima V1 sull' Inghilterra
 
Russia 06 Giugno 1944

11 Giugno 1944

14 Giugno 1944

20 giugno 1944


25 Giugno 1944

26 Giugno 1944
104 B-17 “Fortezze Volanti” e 42 P-5l della 15a Forza aerea USA, decollati da basi nell’URSS, effettuano un’incursione sull’aeroporto di Galati in Romania.
Prosegue l’offensiva contro la linea Mannerheim, il Fronte di Leningrado penetra per 25 km nelle linee finlandesi,su un fronte di 50 km.
La 23a e la 21a armata sovietica del Fronte di Leningrado avanzano nell’Istmo di Carelia, dopo aver sfondato la parte avanzata della linea Mannerheim.
Le armate russe del Fronte di Leningrado (Govorov) conquistano Vijpuri (Vìborg), garantendo cosi la sicurezza di Leningrado e aprendo alla flotta sovietica il Golfo di Finlandia.
Nel settore centrale, dove più infuria la battaglia, i sovietici circondano Vitebsk intrappolando 5 divisioni tedesche 
I Sovietici conquistano Vitebsk e Zlobin.
 
Nuova Guinea 01 Giugno 1944

07 Giugno 1944

25 Giugno 1944

30 Giugno 1944
Sull’isola di Biak, gli americani riprendono l’offensiva per estendere nuovamente la testa di sbarco
Su Biak, il 186° regg. fanteria USA, con l’appoggio degli aerei e delle artiglierie, occupa l’aeroporto di Mokmer 
I nipponici evacuano nottetempo la zona di Biak, nel centro dell’isola, dove erano stati isolati dagli americani.
Ha termine la fase principale delle operazioni nell’Isola di Biak.
 
Birmania
Cina
01 Giugno 1944


02 Giugno 1944
07 Giugno 1944
10 Giugno 1944

14 Giugno 1944
16 Giugno 1944
18 Giugno 1944

25 Giugno 1944
Due reggimenti della 9à divisione cinese attraversano il Salween. Dopo avere tanto tergiversato, Chiang Kaishek si è finalmente deciso a impiegare forze adeguate in Birmania.
Ha inizio il vero e proprio assedio della guarnigione nipponica di Myitkyina
Sul fronte del Salween, l’88à divisione cinese raggiunge la periferia est di Lung-ling. 
I nipponici avanzano con 5 divisioni lungo il fiume Liu-yang e minacciano l’importante centro di Changsha, a nord di Canton.
Nella valle di Mogaung, i cinesi stringono il cerchio intorno a Kamaing.
Reparti della 50à divisione cinese conquistano Kamaing, nella valle di Mogaung.
Truppe nipponiche conquistano Changsha, importante centro nella zona centro-occidentale del paese.
Sul fronte del Salween, i nipponici infliggono una sanguinosa disfatta al 261° reggimento dell’87à divisione cinese nella zona di Lung-ling
 
Thailandia 05 Giugno 1944 Le “Superfortezze” B-29 del XX Gruppo da bombardamento USA compiono la loro prima missione attaccando Bangkok.
 
Isole
Marianne
12 Giugno 1944


14 Giugno 1944



16 Giugno 1944

17 Giugno 1944


23 Giugno 1944

27 Giugno 1944

30 giugno 1944
Gli aerei delle portaerei della Task-Force 58 proseguono le incursioni contro gli obiettivi militari nipponici di Saipan e altre isole delle Marianne, distruggendo alcuni aeroporti.
Mentre il convoglio d’invasione delle Marianne (operazione “Forager”) si avvicina agli obiettivi, due squadre USA con 7 corazzate,11 incrociatori e 26 cacciatorpediniere, al comando rispettivamente dei contrammiraghi Oldendorf e Ainsworth, bombardano le installazioni giapponesi di Saipan e Tinian.
Una squadra di corazzate, incrociatori e cacciatorpediniere americani, al comando del contramm. Ainsworth, bombarda le installazioni nemiche nell’Isola di Guam
Le divisioni Marines compiono qualche progresso sia a nord che a sud della testa di sbarco, ma non riescono ad avanzare all’interno a causa della tenace resistenza nipponica.
Vani attacchi americani contro il Monte Tapotchau, sui cui fianchi i nipponici sono fortificati in caverna.
Gli americani conquistano alcune posizioni nel settore della Cima Purple Heart, a ovest di Monte Tapotchau
I comandi USA decidono di effettuare il 21 luglio lo sbarco su Guam: vi parteciperanno le truppe ora impegnate a Saipan
 
Giappone 15 Giugno 1944 Superfortezze Volanti” B-29 del 20° Bomher Command USA effettuano, partendo dalla Cina, la loro prima incursione sul Giappone, sganciando oltre 200 t di bombe sulle acciaierie di Yawata, nell’Isola di Kyushu.
 
Filippine 19 Giugno 1944





20 giugno 1944

Sono di fronte la grande flotta nipponica al comando del viceamm. Ozawa, con 9 portaerei, e la Task Force 58 dell’amm. Spruance, con 15 portaerei. La Task Force 58 non è ancora riuscita a localizzare la flotta nemica, ma nei cieli delle Marianne si svolgono furiose battaglie aeree fra i velivoli decollati dalle portaerei USA e quelli nipponici, provenienti sia dalle portaerei, sia da basi a terra. I nipponici perdono ben 400 aerei, gli americani 130.
La Task Force 58, individuata la posizione della flotta nipponica, la attacca con bomhardieri in quota e in picchiata e aerosiluranti,nonché con i sommergibili. I nipponici perdono 3 portaerei (Shokaku, Taiho, Hiyo), 2 cacciatorpediniere e 1 petroliera, e hanno 3 portaerei, 1 corazzata, 3 incrociatori, 1 cacciatorpediniere e 3 petroliere gravemente danneggiate.
Gli americani perdono 130 aerei, di cui 57 abbattuti dal nemico e 73 finiti in mare per esaurimento del carburante o perché non sono stati in grado di ritrovare, nell’oscurità, le portaerei. Hanno 2 portaerei, 2 corazzate, 1 incrociatore pesante e 2 cacciatorpediniere danneggiati. Ozawva ordina una rapida ritirata, e gli sforzi degli americani per individuarne la posizione risultano vani. Dopo questa grande vittoria di Spruance e Mitscher, i nipponici si rendono conto che la sorte della guerra è segnata.

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  Genova 1° marzo 1944

PROCLAMA

DEL PREFETTO FASCISTA BASILE

 

Agli operai

un ultimo avviso
del Capo della Provincia

Le misure delle autorità in caso di sciopero bianco
o di allontanamento dal lavoro

Lavoratori,

c’è un vecchio proverbio che dice: Uomo avvisato è mezzo salvato. Vi avverto che qualora crediate che uno sciopero bianco possa essere preso dall’Autorità come qualcosa di perdonabile, vi sbagliate, questa volta.

Sia che incrociate le braccia per poche ore, sia che disertiate il lavoro, in tutte e due i casi un certo numero di voi tratti a sorteggio verrà immediatamente, e cioè dopo poche ore, inviato, non in germania, dove il lavoratore italiano è trattato alla medesima stregua del lavoratore di quella Nazione nostra alleata , ma nei campi di concetramento dell’estremo Nord, a meditare sul danno arrecato alla causa della Vittoria: di una Vittoria da cui dipende la redenzione della nostra Patria disonorata non dal suo popolo eroico ma dal tradimento di pochi indegni.

Il capo della Provincia
Carlo Emanuele Basile

 

 
     
 

Carlo Emanuele Basile
(Milano 21 ottobre 1885 - Stresa VB 1º novembre 1972)

Barone, laureato in giurisprudenza all'Università di Torino nel 1909 e poi in lettere, uomo politico, giornalista e romanziere.
Sindaco (poi podestà) di Stresa dal 1914 al 1927 e ancora dal 1931 al 1935, volontario nella prima guerra mondiale (e poi nella guerra di Spagna), esponente fascista dal 1922, fu segretario del Fascio di Stresa (1923-1925), segretario federale di Novara (1926-1929) e di Torino (1928-1929), membro del Direttorio nazionale del PNF (1929-1930) e ricoprì vari altri incarichi di partito.
Deputato alla Camera dal 1929 al 1943.
Membro del Consiglio direttivo dell'Associazione italiana biblioteche dal 1930 al 1933, come rappresentante del Partito nazionale fascista, non risulta aver mai partecipato alle sue attività.
Aderì alla Repubblica di Salò e ricoprì la carica di prefetto di Genova nel 1943-1944 e di sottosegretario alle Forze Armate dal 1944.
Condannato nel dopoguerra per collaborazionismo, fu poi amnistiato e svolse ancora attività politica nel Movimento sociale italiano.