LE PERUCHET
Près de 4000 marionnettes originaires du Monde entier, sont les Hôtes permanents du Théâtre du Peruchet. Vous pourrez y admirer : les états de la Marionnette à travers le Monde et les époques ; y découvrir les différentes Techniques de Manipulation : à Gaine - à Tringle - à Fils Au Musée, se côtoient des Marionnettes provenant de nombreuses contrées lointaines ! La plus ancienne, venant des Indes a 150 ans ! Les Marionnettes italiennes évoquent la Commedia dell' arte ; les minuscules marionnettes Anglosaxonnes ; les peaux souples et fines aux décors et personnages colorés du Théâtre d'ombre d'Orient ; un ballet de danseurs Tibétains ; les Marionnettes au visage laqués venues de Chine ...et tant d'autres... Mais bien sûr, aussi, les Marionnettes de chez nous , traditionnelles ou récentes, au visage de bois plus ou moins travaillé... plus ou moins coloré... ou de papier mâché... Aprés avoir " dormi " de nombreuses saisons, soigneusement rangées dans des caisses...(sans toutefois se disputer ! ... malgré leur franc parlé...) faute de place pour les exposer... Les Marionnettes élirent enfin domicile dans une annexe (construite spécialement pour elles) contigue à la salle de spectacle. Sitôt la porte du Musée franchie... vous entrez dans la grotte d'Alibaba... avec mille et un scintillements et des trésors sous forme de personnages merveilleux et fantastiques ! L'accès au Musée est gratuit pour les spectateurs, enfants et adultes ! Le Musée peut également être visité sur rendez-vous
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Il Museo sorge in una zona di
straordinario fascino, a Villainferno di Cervia, sul limitare delle antiche Saline
Etrusche, in parte ancora in funzione, in parte paradiso avifaunistico inserito
nel Parco del Delta. Si arriva al Museo dalla strada "Cervese" che
collega Forlì al mare, oppure dal casello autostradale di Cesena, scendendo verso
la statale Adriatica. Un modo divertente di raggiungere il Museo è
l'attraversamento delle Saline in bicicletta, magari muniti di un binocolo I fondi e le collezioni Orari di apertura |
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Visitando il museo del Teatro dei Burattini di Mosca si può vedere la storia del teatro dei burattini dalla nascita della maschera rituale ai più sofisticati burattini di oggi. Tutti i paesi sono presentati nel museo, tutti i tipi dei vari teatri; - quello indiano basato sulla grande opera "Mahabharata", ed il teatro sull'acqua, e "Vertep" polacco, e tanti, tanti. Il museo ha una enorme collezione, perciò oltre al museo stabile, è itinerante .Le mostre mobili sono richieste da tutti i paesi, perciò viaggia molto con le mostre di carattere generico oppure, a richiesta, tematico. Il personale del museo inoltre svolge attività di studio e di insegnamento. Da anni il teatro è un grande amico e punto di riferimento per tutti i teatri del paese e per tutti i burattinai del mondo. Informazioni per il pubblicoGli spettacoli per bambini cominciano alle ore 10.00,
11.00, 14.00.
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BZZ | La
nuova collezione nasce non a caso a Parma, città che vanta una lunga tradizione
nel settore, e che, soprattutto, ha dato i natali alla famiglia Ferrari, la
principale esponente a livello nazionale della creazione dei burattini. Si deve
infatti a Italo
Ferrari, nato a Casalfoschino di Sissa nel 1877 e allievo dell'illustre
maestro Francesco Campogalliani, l'ideazione nel 1914 del burattino Vladimiro
Falesi meglio noto come Bargnòcla
per il grande bernoccolo a forma di osso di prosciutto che campeggia sulla sua
fronte. Il calzolaio Vladimiro, dal caratteristico modo di parlare, ha mantenuto
inalterata nel tempo una dirompente carica satirica continuando a divertire ancora
oggi, a distanza di quasi un secolo, intere generazioni La
tradizione della nobile arte di burattinaio è proseguita con il figlio di Italo,
Giordano Ferrari (1905 - 1987), abile intagliatore ed anche attento ed
appassionato ricercatore al quale si deve la neonata collezione che porta il suo
nome e che, grazie all'interessamento del Comune di Parma, ha trovato un'apposita
sede all'interno dei Musei Civici di San Paolo. La raccolta comprende circa 1500
pezzi tra burattini e marionette, 400 fondali scenografici, 200 copioni e circa
400 volumi sul teatro di figura. A ciò si devono aggiungere delle vere e proprie
rarità come alcune opere del Settecento e dell'Ottocento ed un'interessante serie
di pupi siciliani. La
ricchezza del "Castello dei Burattini", però, non si esaurisce qui.
Infatti, oltre ad includere una parte propriamente espositiva, atta ad ospitare
anche mostre tematiche temporanee, il Castello comprende un settore destinato alla
promozione di attività teatrali e culturali offrendosi al visitatore come un vero
e proprio laboratorio teatrale vivente in continuo rinnovamento. |
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