IL TEATRO DEI BURATTINI
DI
MARIO MAGONIO

 
 

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 La prima notizia riguardante il ritorno della maschera del burattino Baciccia,
maschera del Teatro Genovese del tardo ottocento già in uso nel Teatro
 delle Marionette, risale all'inverno del 1943 durante l'ultimo conflitto quando,
 in un campo di concentramento Nazista, un giovane prigioniero allietava
 le serate in camerata dei suoi compagni di sventura con una vecchia calza
imbottita e dipinta come un burattino. La voce era quella con la tipica cadenza
genovese di un pescatore della Foce.... appunto quella di Baciccia
 (in genovese Giovanni Battista) al quale Mario Magonio aggiunse il casato
 della Radiccia quasi a rivendicarne le origini popolane diventando

Baciccia della Radiccia

Ma il vero primo Teatro dei Burattini di Mario Magonio risale al lontano 1947 anno in cui nell'oratorio della Chiesa di Nostra Signora delle Vigne, nel centro della vecchia Genova, ogni Domenica pomeriggio si teneva uno spettacolo di Burattini per i piccoli della Parrocchia.

Animatori di questa piccola compagnia di Burattini, in quell'oratorio che già nel secolo scorso aveva ospitato prestigiosi Teatri di Burattini e Marionette, erano
Mario Magonio e un giovane e promettente curato
Don Francesco Urbano da
pochissimo tempo assegnato alla Parrocchia.

Già appassionato di Teatro e fantasioso il primo, giovane brillante ed estroverso il secondo, crearono subito una coppia ideale che ribolliva di idee.
Con vecchie teste di tappi della Val Gardena costruirono dei burattini, cucirono personalmente i vestiti e con pittura e pastelli disegnarono le scenografie del piccolo Teatro: un esterno-castello, un interno-casa, un bosco incantato
 e quanto serviva per la loro prima commedia che insieme scrissero.

Il testo originale è purtroppo andato perduto, ma rimane notizia che i personaggi
centrali della storia erano Baciccia della Radiccia e la moglie
Texinin le cui
baruffe, in stile commedia di Gilberto Govi, divennero proverbiali nel piccolo
mondo dei bambini e dei relativi genitori che diventarono assidui 
frequentatori di quegli spettacoli.
Prezzo del biglietto di entrata in valuta del tempo : solo Lire 10.

Successivamente nel 1951, constatato l'enorme successo, decisero di realizzare
 un Nuovo Grande Teatro di Marionette (vedi
Marionette e Burattini) dalle
 ragguardevoli dimensioni di 3 metri x 2 metri con un ponte alto 2,5 metri
da terra che poteva accogliere fino a tre burattinai.
Le scenografie furono ridisegnate per adattarsi a quel diverso tipo di spettacolo,
le marionette, quasi tutte manovrate da 7 fili ciascuna, erano alte 80 cm e le nuove commedie, alcune tratte dal repertorio favolistico classico come
Pinocchio e Cenerentola, ebbero un grandissimo successo di pubblico.
Ma tutto questo non esaltavano l'anima artistica del buon Magonio che trovava più spontanei, intriganti e vivaci i cari vecchi Burattini.

La fama del suo piccolo Teatro divenne notissima in città e quando,
 nel 1953,
Fratel Fiorenzo Direttore della Scuola dei Fratelli delle Scuole Cristiane
 
Negrone Durazzo gli prospettò l'occasione di iniziare una serie di appuntamenti 
Teatrali con i genitori e gli allievi della Scuola, colse l'occasione
 per ritornare ai vecchi cari Burattini: suo Primo Amore.

Venne ricostruito un nuovo Teatro , il cui proscenio arrivava a misurare
4 mt. x 3 mt,
le Maschere dei Burattini vennero restaurate , i costumi si impreziosirono,
 le scene si arricchirono di effetti luminosi e sonori, la Compagnia arruolò nuovi
 elementi raggiungendo il primato di presentare otto Burattini in scena contemporaneamente. Il successo fu grandioso, la sala raccoglieva ad ogni
 spettacolo oltre 500 persone, e le recite si rinnovarono ogni Giovedì 
alle ore 21.00 per oltre tre anni scolastici.

In quell'occasione gli ultimi 15 minuti della recita furono dedicati agli adulti con
 le gustose scenette tra moglie e marito di Baciccia e Texinin, che divennero 
quindi un divertente appuntamento per i nonni e i genitori che affollavano la sala trasformando l'occasione dello spettacolo in un vero appuntamento mondano.

Grazie ad una donazione di nuove teste di Burattini, appartenute in precedenza alla preziosa collezione del padre dell'On. Taviani, nuovi personaggi e caratteristi si
 aggiunsero al cast iniziale con nuovi sontuosi costumi in velluto e broccato:
 Il
Duca di Gorgonzola con il fidato servo negro Tommy, la bellissima Principessa Lisetta, Barudda il grande amico tartaglione di Baciccia, Pipia l'astuto contadino e Pinocchio importato in compagnia perché amato dagli spettatori più piccoli.

La maschera di Baciccia della Radiccia imperversò a Genova per tutti gli anni 60/70.
 Non esisteva compleanno nella famiglie più nobili e ricche di Genova che non 
offrisse per i piccoli invitati uno spettacolo di Burattini, non esisteva una
 manifestazione culturale o benefica che non vantasse la presenza del 
piccolo Teatro del Mago Magonio.

Nel 1974/75 in collaborazione con il nascente Teatro della Tosse del grande
 Tonino Conte si organizzarono rappresentazioni nelle scuole di Genova e Provincia
 e gli spettacoli, animati anche dalla presenza di giovani attori del Teatro della Tosse, raggiunsero successi insperati.

Nel 1976 con la collaborazione di una nota attrice Angela Valle e con la supervisione amministrativa di Angela Lazzeroni detta Tata fondarono la
Compagnia Teatrale La Giostra
che integrava allo spettacolo di Burattini attori in carne e ossa interpretati sul
 proscenio in un continuo dialogo con i burattini dalla bravissima Angela Valle, e dalla piccola nipotina di soli 4 anni
Cristina Magonio.

La modernizzazione dello spettacolo risultò gradita ai piccoli spettatori che
 continuarono ad amare Baciccia, la bravissima Angela che interpretava la buona
 Fata Angelina o la Pagliaccina Angelocchia e la piccola nipotina Cristina, ballerina di danza classica, in un bianco tutù di velo.

.....gli anni passavano e il buon Magonio continuava a lavorare e
a divertire il suo giovane pubblico....

Mario Magonio negli anni 1980 inizia a frequentare, dopo le faticose serate teatrali, la Antica Trattoria Colombo di Borgo Incrociati. Questa trattoria, fondata nel 1957, era il punto di incontro serale del vivaio di attori, cantanti e cabarettisti della Genova
 di quegli anni, ed è proprio a quei tavoli che, mentre si gustava una genuina
 specialità genovese dell'amico Colombo, nascevano nuovi incontri, battute,
 commedie e nuove idee di collaborazione.

Nonostante i quasi 90 anni suonati Mario Magonio e Angela Valle continuano nel 2000 a presentare i loro Burattini con la stessa passione e lo stesso
 amore per il loro piccolo pubblico che li ha spronati da decenni a calcare le scene......

Mario Magonio è morto il 25 settembre 2009 vicinissimo al traguardo dei 100 anni


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Lo spettacolo continua ...!

 
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