Associazione Esposti Amianto

e ad altri rischi ambientali del Veneto

 
 

 

COMUNICATO

 

INCONTRO DELL’AEA VENETA PRESSO IL MINISTERO DEL LAVORO DELL’11/10/01

 

Padova 12 ottobre 2001

 

                              Giovedì scorso, presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, con la partecipazione di uno dei legali dell’Associazione, avv. Cisternino, si è svolto il programmato incontro di una rappresentanza dell’AEA del Veneto, con l’ufficio della segreteria del sottosegretario, on. Brambilla.

                              L’Incontro aveva come oggetto la discussione su alcune vicende applicative della legge 257/92, art. 13 comma 8, relative ad aziende dell’alta padovana e della provincia di Treviso (stabilimento di Cittadella di Ine spa e stabilimento di Castelfranco Veneto di Fervet Spa).

 

                              Pur nella assenza del sottosegretario, dovuta ad un grave lutto familiare che lo aveva appena colpito, si è avuto modo di evidenziare:

 

                              -relativamente ai dipendenti della Ine spa di Cittadella,

 

le gravi carenze dell’istruttoria condotta dalla Contarp-Inail. In particolare si è sottolineato la necessità di estendere anche al settore, la procedura che, attraverso atti di indirizzo emanati a livello ministeriale, ha consentito l’attribuzione del beneficio, già in via amministrativa, a numerosi lavoratori di ambiti nei quali, con ogni probabilità, le condizioni dell’ambiente di lavoro non erano diverse da quelle presenti all’interno dello stabilimento Ine di Cittadella.

                              Si è sottolineata inoltre la necessità di una riapertura della procedura in tempi ristretti, al fine di evitare, nei procedimenti di appello pendenti avanti al Tribunale di Padova, l’emissione di sentenze negative che farebbero venir meno i benefici previdenziali già erogati.

                              Sul punto, in assenza dell’autorità politica, unica competente a decidere in ordine alla riapertura di quella procedura, i responsabili della segreteria del sottosegretario si sono impegnati a riferire all’onorevole Brambilla e a dare riscontro alla richiesta, quanto prima.

 

-Relativamente ai dipendenti dello stabilimento di Castelfranco Veneto della Fervet spa,

 

 si è discusso delle difficoltà di applicazione che l’atto di indirizzo emanato dal precedente governo, sta incontrando.

                              La mancata corrispondenza fra qualifiche indicate nell’atto di indirizzo e qualifiche inserite dal datore di lavoro nei curricula, sta impedendo il rilascio di dichiarazioni di esposizione da parte della sede Inail di Treviso e ciò anche nei casi in cui è evidente che, al di là della diversa denominazione, le mansioni esercitate sono le medesime.

                              Si è richiesto quindi di intervenire presso l’Inail perché, magari coordinando la propria attività con le utili indicazioni che possono provenire dal datore di lavoro, venga superato quanto prima l’assurdo empasse.

                             

                              Al di là delle difficoltà applicative dell’atto di indirizzo così come emanato, si è comunque sottolineata la necessità di estendere il periodo di riconoscimento dell’esposizione almeno fino al 1992 (non diversamente da quanto già fatto nel settore della manutenzione degli impianti industriali).

                              Non si comprende infatti bene il perché della limitazione del periodo di riconoscimento al solo 1990, quando un sostanziale mutamento delle condizioni di lavoro all’interno della Fervet si è verificato solo in corrispondenza dell’entrata in vigore della legge 257/92.

                              Oltre alla assoluta mancanza di giustificazione della limitazione al 1990 del periodo di esposizione riconosciuta, si è ricordato la gravità delle conseguenze cui quel criterio, erroneo, ha condotto.

                              Presso lo stabilimento Fervet di Castelfranco Veneto, sono state effettuate numerose assunzioni nelle prime settimane e nei primi mesi del 1980 e, pertanto, numerose decine di lavoratori non si vedranno riconosciuto alcun beneficio, pur mancando poche settimane o pochi giorni al raggiungimento della soglia dei 10 anni.

 

                              Anche sul punto, trattandosi di decisione che compete all’autorità politica, l’ufficio di segreteria del sottosegretario, si è impegnato a riferire quanto prima all’on. Brambilla.

      Si inoltre  posto il problema dei ferrovieri dell’Officina delle Grandi Riparazioni di Vicenza, cge dopo l’incontro con il ministro Maroni, lo stesso aveva promesso un incontro presso  la sede del ministero del Lavoro.

La d.ssa Pisoni ha affermato che poiché era assente il Sottosegretario Brambilla e quindi in assenza di Autorità politica la questione deve essere  riposta.

                              All’incontro hanno partecipato, anche l’ing. Altarocca per la Contarp e il dott. Maci, per l’Inail.

 

                                                                                              l’AEA del Veneto