Associazione Esposti Amianto

e ad altri rischi ambientali del Veneto

 

 

COMUNICATO

Presentato dalla maggioranza emendamento all’art. 47 D. L.  n. 269

I senatori della maggioranza  di governo  Zanoletti, Fabbri, Morra. Tofani, Trematerra e Vanzo, membri dell’ 11a Commissione lavoro del Senato, hanno presentato un emendamento all’articolo 47 del Decreto Legge governativo n. 269, in vigore dal 1° ottobre, in attesa di conversione in legge, affidato alla 5a Commissione Bilancio del Senato, classificato come disegno di legge n. S 2518.

L’Emendamento, seppure porterebbe migliorie al testo governativo non modifica  la filosofia affossatoria  del comma 8 dell’articolo 13, legge 257 del 27 marzo 1992 (abolizione dell’amianto).

Lo spirito del comma 8, modificato dalla legge n. 271 del 4 agosto 1993, con il quale si riconosceva un risarcimento, seppure tardivo, nei confronti degli esposti all’amianto, per essere stati avvelenati e conseguentemente posto in essere una speranza di vita inferiore agli altri lavoratori, con l’articolo 47, (emendato o meno) del Decreto governativo, viene completamente stravolto e straformato in un “contentino”; una specie di regalia  da  dare in pasto a degli “scrocconi” che mancano del buon gusto  di non tacere e morire senza far chiasso.

L’emendamento proposto dalla maggioranza tenderebbe a risanare le contraddizioni più grossolane  che sarebbero emerse applicando l’art. 47 così com’è, ed a salvare, seppure in modo confuso, il pregresso, riferito sia ai lavoratori già andati in pensione in base alla certificazione Inail riferita agli indirizzi amministrativi; non definisce in modo inequivocabile tutti i pensionamenti verificatisi in base ad una sentenza giudiziaria che ha accertato l’esposizione all’amianto e quindi riconosciuto il diritto alla maggiorazione previdenziale.

Questa parte di emendamento, se non viene meglio esplicato potrebbe portare a dubbi interpretativi che alimenterebbero una montagna di ricorsi giudiziari, tenendo nel limbo e nella sofferenza  moltissimi lavoratori pensionati.

Per tutti i lavoratori che faranno richiesta di riconoscimento dopo l’entrata in vigore della nuova legge  la mazzata è senza scampo:

1.- Il limite minimo per accedere al riconoscimento viene mantenuto ai 10 anni

il coefficiente per ottenere il diritto ad accedere alla pensione viene abbassato da 1,5 a 1,25 per ogni anno di esposizione;

2.- viene introdotto, senza alcuna giustificazione medico scientifico il limite di esposizione delle 100 fibre/litro;

3.- il coefficiente  per la determinazione dell’importo della pensione viene abbassato da 1, 5 a  ad 1,23, per i primi 10 anni, tramite un coefficiente progressivo, riferito ad ogni anno di esposizione con un minimo di 1,05 per i primi 2 anni fino ad arrivare a 1,5 per gli anni superiori al decimo

esempio: i primi 10 anni di esposizione comporterebbero una maggiorazione di 2 anni, e mesi e 18 giorni; mentre per gli anni successivi al decimo resterebbero 6 mesi di maggiorazione per ogni anno di esposizione

In conclusione: la maggioranza dei lavoratori esposti che ancora sono al lavoro, vantano mediamente un’anzianità contributiva media di circa 30 anni; se anche venisse loro riconosciuta un’esposizione all’amianto ventennale dovrebbero lavorare ancora per altri 5 anni, poiché nel frattempo si sarebbe  raggiungendo il 2008, data dalla quale tutte le anzianità contributive per accedere alla pensione saranno portate a 40 anni, della maggiorazione utili al calcolo dell’entità della pensione, pari 7 anni, 3 mesi e 18 giorni, riferita a 20 anni di esposizione, ne potranno utilizzare solo 5 anni poiché l’INPS non liquida anzianità contributive superiori ai 40 anni. Ai lavoratori  che vantano meno anzianità contributiva e meno anni di esposizione  andrà ancora peggio.

COSI’ IL GOVERNO CHIUDE IL CONTO CON GLI ESPOSTI ALL’AMIANTO, DANNEGGIANDOLI E BEFFANDOLI CON UN PROVVEDIMENTO TOMBALE, CON LA LOGICA DI “CHI HA AVUTO HA AVUTO E CHI HA DATO HA DATO” E METTIAMOCI UNA PIETRA SOPRA” “TOMBALE”.      I LAVORATORI ESPOSTI ALL’AMIANTO HANNO ANCORA LA POSSIBILITA’ DI FAR SOPPRIMERE  O MODIFICARE RADICALMENTE  L’ART. 47 CONTINUANDO LE MOBILITAZIONI,  INCENTIVARLE E COORDINARE LE DIVERSE  MANIFESTAZIONI E PROTESTE

 

Firenze, venerdì 17 ottobre 2003           

<<<<<<<<<<Vai al testo dell'emendamento >>>>>>>>>>