Associazione Esposti Amianto

e ad altri rischi ambientali del Veneto

 

 

INGIUSTIZIA E’ FATTA !!!

Come già denunciato, il governo Berlusconi, con un doppio colpo di mano, in questo caso, di doppia fiducia, ha sistemato definitivamente  i lavoratori esposti all’amianto  ed azzerato di fatto tutti i diritti previdenziali previsti dalla legge 257/92 per i lavoratori esposti.

Tramite l’art. 47 del decreto Legge n. 269/03, entrato in vigore il I° ottobre scorso, approvato prima al Senato il  30 ottobre e poi alla Camera il 19 novembre, il governo, sordo a qualunque appello ed incurante delle esigenze di giustizia ed equità verso chi, per responsabilità dei padroni dell’amianto, si ritrova con una speranza di vita inferiore alla media, azzera i loro diritti.

Esultano finalmente i padroni, i quali fin dal 1992, data di entrata in vigore della legge n. 257,  per eliminarla   avevano esercitato pressioni continue sui vari governi che si erano succeduti.

Con il governo Berlusconi hanno trovato l’interlocutore giusto e  subito sono stati accontentati.

I lavoratori esposti all’amianto, non solo loro, hanno perduto per sempre una delle poche norme, che seppure piena di contraddizioni, riconosceva loro un risarcimento postumo per i rischi subiti.

In poco tempo, sotto gli occhi di tutti, si è consumata l’ennesima sconfitta dei lavoratori e dei ceti più deboli; ma la cosa che più addolora è che i lavoratori ed i loro rappresentanti, divisi, frastornati e bombardati dalla stampa di regime non hanno saputo o potuto difendere  questa  norma che rappresentava un caposaldo di giustizia e civiltà.

IL GOVERNO BERLUSCONI, COSI’, PUO’ CHIUDERE IL CONTO CON GLI ESPOSTI ALL’AMIANTO, DANNEGGIANDOLI E BEFFANDOLI CON UN PROVVEDIMENTO TOMBALE, CON LA LOGICA DI “CHI HA AVUTO HA AVUTO E CHI HA DATO HA DATO”, RESO ANCORA PIU’ ODIOSO DAL FATTO DI AVER DIVISO I LAVORATORI ESPOSTI IN DUE CATEGORIE: QUELLI CHE AVRANNO LE MAGGIORAZIONI PREVIDENZIALI SE ALLA DATA DEL 2 OTTOBRE SCORSO POSSEDERANNO I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI, COMPRESI QUELLI DOVUTI PER L’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO, ED I LAVORATORI, UGUALMENTE ESPOSTI, CHE ALLA STESSA DATA NON HANNO LA CONTRIBUZIONE  SUFFICIENTE; IN TAL CASO  LE MAGGIORAZIONI PREVIDENZIALI, PER ANDARE IN PENSIONE, NON LE AVRANNO MAI PIU’.

 

PER IL FUTURO NON CI SARANNO PIU’ MAGGIORAZIONI PREVIDENZIALI  PER NESSUNO E GOVERNO E CONFINDUSTRIA POSSONO FINALMENTE AFFERMARE: INGIUSTIZIA E’ FATTA !!

 

Ora ognuno faccia i suoi conti: al governo ed alla confindustria quelli relativi al risparmio ottenuto taglieggiando gli esposti all’amianto; a noi, invece, il conto dei morti che avverranno da qui al 2020, che saranno, purtroppo, 50.000 – 60.000.

 

Ma non è ora il momento di arrendersi: I nostri sforzi  dovranno essere dedicati al miglioramento  dell’intera legge 257/92 ed al risanamento dei  guasti prodotti dall’applicazione dell’art. 47, infamia del governo Berlusconi.

           

 

Firenze, venerdì 21 novembre 2003 

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