Associazione Esposti Amianto

e ad altri rischi ambientali del Veneto

 
 

 

 

alla    C. A.                 Marco De Salvo direttore INPS

                                                                                              Direzione Regionale  per il Veneto

                                                                                              Dorsoduro 3500/D

                                                                                              30123 Venezia

 

Vicenza  2 aprile 2001

 

 

Egregio direttore

 

 

In risposta alla Sua del 30 marzo scorso, a  nome mio e a nome e per conto degli altri ferrovieri, che sotto firmano, in attesa di pensione da parte Vostra Le confermiamo che siamo ben lieti che Lei si sia fatto vivo; avremmo, però, apprezzato molto di più se lo avesse fatto molto tempo prima, soprattutto dopo che il Suo subordinato dr. Parisi   ci ha scritto una lettera di tutt’altro tenore, così avremmo capito subito con chi avevamo a che fare  e ci saremmo comportati diversamente  e tutta la vicenda, forse, si sarebbe evoluta in modo diverso.

Ci siamo fidati di Voi; forse siamo degli ingenui e non dovremmo credere nella legge e nello stato di diritto, pazienza, ma Le assicuro che non accadrà più.

Le cose che Lei ci racconta, con qualche inesattezza, le conosciamo bene, pertanto il sollecito verbale, per il quale Lei si è gentilmente prodotto in una pregevole lettera ricca di spiegazioni era  semplicemente per chiederLe delle cose molto banali e semplici:

a-       Perché nonostante una sentenza esecutiva di primo grado ed un ricorso perso in appello per bloccarne l’esecutività siete ancora inadempienti e quindi fuorilegge?

b-       Perché siete così convinti che in uno stato di diritto sono tutti uguali meno Voi dell’Inps, tanto da disattenderne le leggi?

Con le domande si potrebbe continuare a lungo ma pensiamo che queste siano sufficienti.

Gradiremmo, se Lei fosse così gentile, di poterci dare la risposta di persona, a noi ci andrebbe bene, giovedì 5 p.v., alle ore 10.00,  presso la sede Inps di Vicenza, così avremmo l’occasione di salutare il dr. Moglianesi, una persona gentile e simpatica che noi apprezziamo molto, non fosse per altro perché è stata l’unica persona della dirigenza Inps che è venuta a trovarci e parlare con noi, diciamo così, nella “tana del leone”. Se Lei non ha nulla in contrario avremmo piacere di invitare il Prefetto di Vicenza. Questa lettera, sempre se Lei non ha nulla in contrario, la vorremmo inviare per conoscenza al ministro del lavoro on. C. Salvi, al direttore generale dell’Inps dr F. Trizzino, alla sen. On. E. Salvati, al sen. On. E. Ronchi ed alla stampa.

 

A proposito dell’art. 147  della l. 388/2000, che vi privilegia ulteriormente dai comuni e miseri mortali ci risulta che esso fissa in 120 giorni dalla notifica del titolo esecutivo il tempo che deve trascorrere prima  di poter procedere ad esecuzione forzata; per quello che ci risulta il titolo esecutivo è la sentenza del 20 luglio, e la notifica è stata effettuata il 3 novembre dell’anno scorso: Ovviamente, come prevede l’art, 147 L. 388/2000 si procederà al pignoramento presso la sede di Vicenza; comunque l’atto è stato già consegnato all’Ufficiale giudiziario e quindi presto sapremo chi ha ragione

 

                                                                                                                          Cordialità

              C. Mandosio