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LETTERA APERTA AGLI ESPOSTI ALL’AMIANTO
Negli ultimi tempi si osserva una notevole attività,
parlamentare e non, nel voler modificare la legge n. 257 del 27 marzo 1992,
soprattutto la parte che riguarda le misure a favore di lavoratori esposti.
La vuole cambiare soprattutto il Governo (disegno di legge del sottosegretario Brambilla)
le cui intenzione sono palesemente quelle di vanificare completamente
l’applicazione dei benefici pensionistici previsti dai comma 7 e 8 dell’art.13.
Tenteremo sinteticamente di
spiegare perché.
PER RINFRESCARE LA MEMORIA
Nella precedente
legislatura, cominciata nel 1996, esistevano in parlamento ben 17 progetti
di legge di modifica delle leggi 257/92 e 271/93; alcuni migliorativi ma la
maggior parte peggiorativi.
Al senato, precisamente
all’11a Commissione, erano stati unificati in un unico progetto
di legge, il cui relatore era stato nominato il sen. Tapparo. Inizialmente
tale disegno di legge unificato era pessimo, ma grazie anche ad una serie
di emendamenti elaborati da questa associazione e con il contributo
fondamentale dei senatori più sensibili ai problemi dei lavoratori esposti, il progetto di legge
venne radicalmente modificato in meglio. Si è ormai al marzo 1999, sembrava
che il disegno di legge unificato e migliorato fosse avviato ad una rapida
approvazione, quando irrompe con prepotenza il presidente della Confindustria che manifesta la contrarietà su tale disegno di legge,
ritenendolo troppo “oneroso” per il padronato. L'allora presidente della
Commissione on. Smuraglia ed altri senatori della maggioranza seppur criticando
il comportamento della confindustria per l’interferenza si allineano di
fatto alle posizione della stessa: salvarono la faccia ma il disegno di
legge venne irrimediabilmente affossato.
Bisogna aspettare un anno
(marzo 2000) perché si possa parlare ancora di disegno di legge sui
lavoratori esposti. La discussione procede stancamente finché il relatore
sen. Tapparo si dimette è viene sostituito dal senatore Battafarano. Il
nuovo testo elaborato da Battafarano (dicembre 2000), anche se riprende
alcuni contenuti del disegno di legge affossato nel marzo dell’anno
precedente, nella sostanza, va incontro alle aspettative della Confindustria;
fortemente penalizzante per i lavoratori esposti, viene inoltre inventato un
meccanismo di validità temporale, per cui i lavoratori che non producono
domanda di riconoscimento dell’esposizione all’amianto perdono il diritto
del riconoscimento previdenziale. L’AEA, con l’aiuto dei senatori sopra
citati, nel tentativo di migliorare il testo Battafarano, elaborava degli
emendamenti migliorativi. Si respira ormai aria elettorale e nonostante che
il primo progetto di legge di modifica della l. 257/92 fosse stato
presentato dai senatori Salvato, Carcerino e Marino fin dal maggio 96, la
maggioranza di sinistra, sebbene avesse avuto 5 anni a disposizione, perde
irrimediabilmente l’occasione per varare una legge che avrebbe reso un pò di giustizia ai
lavoratori esposti.
GLI INDIRIZZI AMMINISTRATIVI DI CARON E
GUERRINI
Nel frattempo, i governi
della XIII legislatura D’Alema ed Amato, tramite i sottosegretari al lavoro
Caron prima e Guerrini poi, in accordo con i sindacati CGIL, CISL, UIL, i
loro patronati, le organizzazioni Padronali, nonché INPS e INAIL elaborano
degli indirizzi amministrativi per il riconoscimento d’ufficio di lavoratori
esposti all’amianto, appartenenti a specifici comparti e mestieri. Se la
scelta governativa ha da una parte permesso a molti lavoratori esposti di
godere delle previste e sacrosante erogazioni previdenziali, dall’altro ha
creato delle grosse ingiustizie negando ad altri migliaia di lavoratori che
hanno subito esposizioni all’amianto uguali se non superiori. Il risultato
è stata una enorme discriminazione tra lavoratori esposti, alimentando, di
conseguenza, i già numerosi ricorsi alla magistratura.
IL GOVERNO BERLUSCONI ED IL DRAMMA DEI
LAVORATORI ESPOSTI
Con la XIV legislatura e
l’avvento di una nuova maggioranza che esprime un governo di centro destra
della CdL, sia le organizzazioni padronali che lo stesso governo hanno
tentato di mettere in discussione gli indirizzi amministrativi dei
governi precedenti (Ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato da parte delle
società), la conseguenza è che per un certo periodo, l’INPS sospese le
prestazioni pensionistiche quei
lavoratori che hanno avuto il riconoscimento di esposti all’amianto in base
agli indirizzi amministrativi. La situazione venne successivamente risolta,
positivamente, con un intervento ad hoc del governo.
GLI APPETITI DELLA CONFINDUSTRIA
Nella presente legislatura,
sull’argomento amianto sono stati presentati finora decine di progetti di legge,
molti dei quali riguardano la modifica della legge 257/92, alcuni sono
buoni, ma molti sono pessimi, tra questi, quello presentato dal senatore Battafarano ed altri (n. 349), il quale è grosso modo uguale a quello
elaborato dal senatore, quale relatore, alla fine della precedente
legislatura.
Per la Confindustria il
testo Battafarano non è più sufficiente, vuole molto di più: i benefici
previdenziali così come previsti dalla legge 257/92 devono scomparire; ecco
pronto, quindi un primo disegno di legge governativo elaborato dal sotto
segretario al lavoro Brambilla, il quale aveva già minacciato di vararlo
come collegato alla finanziaria. (2001); Il testo governativo oltre a dimezzare i
benefici previdenziali (2 o 3 mesi per ogni anno di esposizione) inserirebbe
altri pesanti limiti, per cui ben pochi lavoratori esposti potrebbero
usufruire della contribuzione supplementare per andare in pensione. Il
tentativo, fortunatamente, va a vuoto; intanto l'11a Commissione
del senato, presidente l'on Fabbri, dopo aver espletato l'audizione delle
parti sociali, tra cui anche la Cub ed l'Aea, nel luglio 2002 elabora un
testo unificato; anche questa volta il solito sottosegretario
Brambilla riesce a peggiorare il non brillante testo unificato:
il cosiddetto articolato Brambilla, che viene fatto proprio dall'11a
Commissione. Siamo arrivati alla fine del 2002. Da quella data il nuovo
testo unificato giace, in attesa di essere rispolverato, presso l '11a
Commissione del senato.
L’AEA
aprile
2003
In tabella sono riportati,
in ordine cronologico, documenti relativi ai testi unificati ed
all'iniziative dell'Associazione
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