Aermacchi Brezza - Dati di produzione e modifiche |
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In questa pagina riporto le poche notizie che ho raccolto dai documenti in mio possesso e informazioni ricevute circa la produzione del Brezza. |
PERCHE' IL BREZZA |
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L'Aermacchi
nel 1961,
poco dopo la fusione con la Harley Davidson, abbandona i modelli
ormai ritenuti obsoleti, come anche lo scooter Zeffiro, e si
concentra sulle motociclette di piccola e media cilindrata. Si
racconta che durante le prove su banco tesi a migliorare il
rendimento del motore, ormai in stato avanzato di sviluppo, fu
testata anche la marmitta della Vespa GS che si rivelò ben adatta
alle caratteristiche del motore. Ma nel tentativo di adattarlo
allo spazio disponibile sotto pedana si dovette procedere a
modificarne le forme. Si
racconta inoltre, che il primo esemplare definitivo fu mandato in
Inghilterra per essere sottoposto alle valutazione
dell'importatore. Avvenne che una mattina l'ing. Bianchi chiede
alle maestranze chi avesse lavorato allo scooter, al quale la
maggior parte nicchiavano temendo di venirsi accollate
responsabilità su qualche difetto. L'indice fu puntato
all'unanimità verso al più giovane, arrivato da poco in azienda,
il tecnico Elio Bagnoli (scomparso nel 2013). L'episodio
è probabilmente spiegabile con dall'adozione in un primo entro di
un impianto elettrico che prevedeva l'alimentazione della luce
dello stop collegando la massa della bobina di alimentazione delle
puntine attraverso l'interruttore dello stop e la relativa
lampadina. |
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Si ha motivo di credere ('informazione è ancora in fase di verifica) fosse già presente al salone di Bruxelles del 1963 (che si svolgeva tipicamente tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio) nella versione di preserie, ovvero coi cerchi ruota dell'Agrati Capri, con clacson piccolo in C.A. e impianto elettrico senza batteria. Ci si riferisce alla foto a lato che non è ancora stata datata. Comunque, sicuramente è presentato in Italia in occasione della 41° fiera Campionaria di Milano, tenutasi dal 12/04 al 3/05 del 1963. Per
il mercato italiano fu omologato l'11 aprile 1963 con IGM numero
3076-OM. |
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Come si
sa i livelli di produzione rimarranno comunque molto limitati, la
maggior parte concentrata nel biennio 1963/64. |
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Il numero di telaio è solitamente punzonato sul profilato verticale sul lato destro del telaio, accessibile togliendo il cofano. Inciso dal basso verso l'alto nello lo spazio tra il bullone del perno del forcellone posteriore ed il supporto del tampone del pedale d'avviamento. Dai modelli costruiti da luglio 1963 (circa telaio 160700÷160800) è spostato sotto la pedana destra del passeggero, non sarà pertanto necessità di togliere il cofano per la lettura. |
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Stranamente
il Brezza non riporta il numero di motore, sono presenti solo le
sigle di
abbinamento
dei
semicarter in fase di lavorazione
e assemblaggio.
Si trovano stampigliati lungo la giunzione in prossimità del
fissaggio posteriore al
telaio, nella zona sotto il filtro di aspirazione. |