Chiesa di San Michele

::Chiesa di San Michele::

Al centro dell'articolata piazzetta, sorge la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. Questo sacro luogo venne consacrato il giono 8 maggio 1513 e chiamata San Michele alla Serpentara, per un fatto che accadde l'otto maggio del 1511, nella chiesetta di Santa Maria Maddalena. Mentre si stava celebrando, due serpenti attraversarono l'altare, facendo cadere il calice.
In memoria di questo fatto, si edificó piú a valle, in segno di protezione, la chiesa dell'Arcangelo Michele. Il prospetto si presenta privo di ogni riferimento archittettonico, mentre l'interno, a nave unica é adorno da finte cappelle a nicchie di discreto effetto.
Lo spazio absidale é dominato dall'altare principale, sul quale si sviluppa una grossa nicchia, contenente la statua di San Michele.

In seguito al terremoto dell’Irpinia del 1980, anche la festa di San Michele Arcangelo nella città di Airola era andata in disuso, in quanto la chiesa parrocchiale intitolata al principe degli Arcangeli era stata chiusa al culto per i gravi danni subiti a causa del sisma. Giovedì, 29 settembre 2005, la festa, dopo 25 anni, è stata ripristinata e svolta in un clima di gioia, di fede e di culto ritrovato. Con un triduo di preghiere, predicato dal parroco, padre Stefano Pompilio, religioso passionista di Monteoliveto, i fedeli della Parrocchia di San Michele a Serpentara, si sono preparati alla festa del 29 settembre. Vari i momenti spirituali in programma per la giornata, conclusa con la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal Superiore provinciale dei Passionisti di Napoli e la processione della statua del Santo per le principali vie della parrocchia.
La comunità cristiana di San Michele, da circa 30 anni è affidata alle cure pastorali della locale comunità passionista di Monteoliveto. Praticamente la festa in onore di San Michele non è stata mai celebrata. Cosa che è avvenuta il 29 scorso per la prima volta dopo tanti anni di chiusura dell’artistico luogo di culto dedicato al Santo, molto venerato nella città di Airola, che ha avvertito, in diverse circostanze dolorose della sua storia, la speciale protezione di questo Arcangelo.
La partecipazione è stata corale e sentita da parte del popolo di Dio, che così si riappropria di un’altra significativa e sentita festa religiosa, che rischiava di andare definitivamente perduta. E sono stati soprattutto i giovani ed i ragazzi a partecipare alle celebrazioni liturgiche e alla processione in onore del Santo, portato a spalla proprio dai più giovani della piccola comunità parrocchiale, che ingloba alcuni rioni del centro storico di Airola, tra i quali santa Caterina e San Carlo. In quest’ultima chiesa, la parrocchia, intitolata a San Michele ha operato praticamente dal terremoto in poi, fino alla riapertura di detta Chiesa parrocchiale di San Michele a Serpentara, avvenuta con la benedizione del Vescovo di Cerreto-Telese-Sant’Agata de’ Goti, monsignor Michele De Rosa, il 4 settembre 2005.



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