AIROLA (BN) : Risorse Storico - Artistiche - Luoghi di Interesse RISORSE STORICO - ARTISTICHE - LUOGHI D'INTERESSE Il nucleo antico di Airola si sviluppa intorno al Castello. Il Castello é posto a circa 380 metri sul livello del mare, occupa con le sue strutture la sommità della collina di Monteoliveto. E' raggiungibile per due strade carrabili che dal centro del paese portano una alla chiesa della Santissima Addolorata e l'altra sulla collina di Monteoliveto. Il Castello, pur avendo perduto molte delle sue strutture originarie, rimane suggestivo ed è collocato in una posizione incantevole. Alcuni teorizzano la sua esistenza già nel X secolo, come punto di fuga dei cittadini dagli assedi barbari. Al di là di questa ipotesi, è certo che esso si presenta come il monumento più antico di questa cittadina. Ospitò il conte Rainulfo, fiero avversario del re delle Due Sicilie, Ruggiero I. Airola è una cittadina tranquilla con gente cordiale ed accogliente, immersa nel verde, offre al visitatore un clima salubre. Alla fine del ' 700 venne elevata a rango di città regia dai Borboni, quale premio per aver ceduto le sorgenti del Fizzo, le cui acque, immesse nella condotta che passa per i maestosi Ponti della Valle di Maddaloni, opera del Vanvitelli, vanno ad alimentare le scenografiche cascate della Reggia di Caserta. Per popolazione é il tredicesimo comune della provincia di Benevento, ma é uno dei primi per bellezza di luogo, per fabbricati, per viabilitá, per eleganza di vita; ha rinomati locali che continuano la vecchia tradizione gastronomica e moderni impianti sportivi. E' ricca di edifici di notevole interesse storico e architettonico, che testimoniano un passato illustre, e di numerose chiese fra cui la più importante e di grande interesse, nel centro del paese, é la chiesa della SS. Annunziata, costruita nel 1562, alla quale nel XVIII secolo venne arricchita di un elegante campanile e di una splendida facciata su disegno del Vanvitelli, l'impronta del quale si nota anche negli ambienti interni, dove sono custoditi vari capolavori, e la sacrestia. All'interno sono ospitate un'Annunciazione di scuola napoletana del '600 e opere di Francesco de Mura del '700. Molte delle opere pittoriche della chiesa sono state trasferite, dopo il terremoto del 1980, nel Museo Civico. Di notevole interesse sono anche la Chiesa di San Carlo, la Chiesa di San Pasquale, il Monastero S. Maria Regina Coeli e, sul Colle di Monteoliveto, il Convento e la Chiesa di San Gabriele Arcangelo della metà del secolo XVII. Presso il Tennis Club vi è un'area attrezzata per caravan e camper. Ma il Tennis Club dispone anche di campi sportivi, di tre piscine all'aperto dotate di idromassaggio, scivoli e trampolini, un bar, una pizzeria e un ristorante. Un vero e proprio parco acquatico che può diventare un punto di riferimento per le escursioni nella zona e, al tempo stesso, un punto di relax e di ristoro per chi sta viaggiando in Airola e dintorni. Percorsi Naturalistici: Area attrezzata "Madonna della Neve". Museo Civico Camper services Chiese: Chiesa SS. Annunziata - Maria SS. Addolorata - S. Maria del Carmine - Immacolata Concezione - S. Carlo - Palazzo Montevergine Maria SS. Addolorata Questo complesso è certamente il più antico di Airola. Le prime tracce si rilevano intorno alla seconda metà del XIV secolo; sorse per volontà di Giacomo Della Leonessa, signore della terra di Airola. Ospitò i frati Verginiani del XVII secolo. La facciata presenta in forma alterata lo stile gotico e termina con un timpano. L’interno anche se non ricco si pre-senta semplice e armonioso. L’unica navata termina con un abside e sull’altare maggiore domina un bel quadro dell’Addolorata del Solario, pittore di scuola napoletana. S. Maria del Carmine Questo complesso fu costruito dai Monaci Benedettini di Montevergine. Sull'ingresso del portico della Chiesa, dedicata alla Madonna del Carmine, vi sono due statue marmoree di S. Guglielmo e S. Benedetto. Il portico è decorato con medaglioni di santi. L’interno della Chiesa è di stile neoclassico forse il più armonioso di tutta la Valle Caudina: tre navate sei altari laterali e un pregevole altare maggiore. L’intero complesso oggi ospita il Municipio, la caserma dei Vigili, una Scuola. Immacolata Concezione Edificata nella seconda metà del XVI secolo. Sorse per volere di D. Ferrante Caracciolo, duca di Airola, per la quale donò 2.000 ducati con testamento datato 1594. Espresse chiaramente che la chiesa fosse intitolata: Chiesa della Concezione della Madre di Dio. L’edificio non presenta forme architettoniche di rilievo. Di grande pregio è il quadro della Concezione che proviene dalla casa Caracciolo e apparteneva alla cappella del Castello. S. Carlo Nel 1629 la duchessa Isabella G. in Caracciolo, introdusse in questa chiesa il culto di S. Carlo. La vecchia chiesa dedicata alla SS. Croce prese il nome del Santo. L’insieme architettonico classicheggiante si presenta semplice e lineare. Palazzo Montevergine - sede della Casa Comunale - Fu edificato nel 1608 dai monaci Benedettini della Congregazione di Montevergine, il monastero nato per ospitare la comunità dei religiosi si sviluppa su due ali con a centro la Chiesa del Carmine. Con il decreto di Gioacchino Murat nel 1809 (sanciva l'abolizione dei conventi con rendite) i Virginiani, che vi abitavano furono costretti a lasciare la Chiesa e il monastero e si ritirarono nella casa madre della loro Congregazione. Il 13 marzo 1820 l'intero palazzo Montevergine fu ceduto al Comune di Airola. Dal 1890 l'ala sud del palazzo è adibita a caserma dei Carabinieri, l'ala nord, da poco più di un decennio è destinata a uso pubblico, vi sono ospitati gli uffici comunali, il comando della polizia municipale, un istituto professionale, la protezione civile e la Pro loco. Maria SS. Addolorata S. Maria del Carmine Monastero: S. Maria Regina Coeli Con la Bolla pontificia (una lettera papale solenne, di solito scritta su pergamena, in lingua latina) di Urbano VIII si completa l’iter del monastero che trasformava in un monastero di clausura il conservatorio delle donne vergini di S. Maria Regina Coeli. L’edificio sacro, voluto dal duca Ferdinando Caracciolo sin dal 1593, venne completato nei primi anni del XVII secolo. Nel 1866 i beni delle monache, confiscati e ceduti al Comune, furono messi all’asta. Le religiose, con le offerte dei fedeli, riuscirono a riprendersi le loro proprietà. Il 15 aprile 1932, il Papa Pio XI concesse le religiose diventassero monache clarisse con l’osservanza della prima regola di S. Chiara. Attualmente, vivono 11 monache che si ispirano alla Regola di Santa Chiara dal 1932; mentre dal 1620 il monastero era luogo di preghiera e di incontro delle terziarie francescane. Il monastero delle Clarisse di Airola è uno dei più antichi dell'Italia Meridionale ed in particolare della Campania. La grande ed unica navata con cappelle laterali è coronata dal transetto e dal coro che gli conferiscono la forma di croce latina. Di notevole interesse artistico è la cappella interna dei Carafa ornata da magnifici affreschi. Il 14 maggio del 1620 Francesco Caracciolo, Duca di Airola, recitando queste parole: "Monastero di donne monache che nella mia terra di Airola si avrà di erigere sotto il titolo della Santissima Assunzione della gloriosa Vergine Maria", volle un monastero di monache francescane terziarie. Punto di riferimento spirituale per la città di Airola e l'intera Valle Caudina, fin d'allora, ancora oggi attesta la presenza francescana nel Sannio in termini continuativi. Infatti, il monastero, nel corso dei secoli e dei vari eventi bellici, sismici e di calamità di vario genere non è stato mai abbandonato, né senza monache. Nonostante la crisi che interessa anche il settore femminile della vita consacrata, le 11 monache, due sono di recente ingresso, svolgono un'attività spirituale e missionaria di ampia portata per la popolazione di Airola e il Sannio. La Chiesa, che sorge nel cuore della città, è aperta per l'adorazione eucaristica, per la celebrazione della liturgia, per iniziative spirituali promosse dalle stesse monache o da altre istituzioni ecclesiali del territorio. Anche il monastero è stato aperto ai fedeli. Alcuni locali sono destinati all'accoglienza per gruppi di giovani che vogliono vivere un periodo di spiritualità a contatto con il carisma francescano e clariano. Come dire, che le clarisse in risposta alle attese dei tempi moderni accolgono volentieri le sfide della società e cercano un dialogo sincero soprattutto con i giovani e quanti sono legati ad una visione di fede della propria esistenza o sono alla ricerca di Dio e della propria vocazione. Le monache, infatti, svolgono anche una sorta di direzione spirituale per quanti si rivolgono a loro per chiedere consigli e lumi per bene agire nella vita quotidiana, soprattutto familiare e relazionale. ~Segnala il Sito~ Regola di Santa Chiara