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Brou-Hamon-Quimbert - Garçons Sans-souci
Charles Quimbert, Mathieu Hamon e Roland Brou o, rispettando l’ordine alfabetico, “Brou-Hamon-Quimbert”: è questa l’origine della sigla “BHQ”, che indica il trio composto da questi tre cantanti bretoni specializzati nel repertorio tradizionale della Bretagna orientale. Roland Brou è un insegnante, e vive vicino Nantes; Mathieu Hamon è un agricoltore, originario della stessa regione, mentre Charles Quimbert è uno psicologo con la propria attività a Rennes. Questo nella vita “normale”: nella loro vita “parallela” si tratta invece di tre cantanti che costituiscono la quintessenza della musica vocale bretone. Tutti e tre autodidatti, Brou-Hamon-Quimbert cantano, si diceva, il repertorio della Bretagna orientale (“Pays Gallo”), repertorio per la quasi totalità composto da brani con testi in lingua francese.
I tre cantanti frequentano la scena musicale bretone ormai da molto tempo, e la loro fama è grande in tutta la Bretagna, innanzitutto nel ruolo di solisti: è relativamente facile infatti ritrovare i loro nomi su molti album di musica bretone (pubblicati da Coop-Breizh, Dastum e Chasse-Marée). Solo da qualche anno i tre hanno deciso di unire le loro forze e iniziare ad esibirsi nell’audace formula del trio senza alcun accompagnamento, formula che ha incontrato il plauso incondizionato della critica d’oltralpe. Ad un paio di anni fa risale l’album di esordio del trio, Trois P’tits Oiseaux, salutato dai consensi di pubblico e critica. In questi giorni viene invece pubblicato il secondo CD di Brou-Hamon-Quimbert, intitolato Garçons Sans-souci, un vero e proprio tuffo della durata di quasi un’ora nella tradizione musicale bretone, registrato per di più quasi interamente dal vivo, a rendere in misura ancora maggiore la magia di una musica autenticamente popolare. È un disco audace, si diceva, e si deve dare atto alla casa discografica Coop-Breizh di affrontare con disinvoltura i rischi di un’operazione del genere: all’alba del terzo millennio non sono molti i dischi in circolazione cantati “a cappella” senza alcun tipo di accompagnamento se non, saltuariamente, il battito dei piedi dei tre artisti sul palcoscenico o le voci “di rimbalzo” del pubblico. Eppure è un disco affascinante, sia per una evidente sincerità e autenticita di fondo, che per la sua diversità da tutto quello che oggi è facile ascoltare sintonizzandosi su qualsiasi stazione radio: è un canto, per così dire, quasi primordiale, che ci riporta piacevolmente alle tradizioni contadine di quella regione della Bretagna. In Garçons Sans-souci Charles
Quimbert, Mathieu Hamon e Roland Brou si esibiscono in vari tipi di canto, dal
solistico, a Presentiamo questo mese Garçons Sans-souci ai lettori di Keltika con uno dei suoi brani più tipici, per cadenza e struttura, della tradizione bretone, “Voilà Le Branle”, un tipico chant à danser, ovvero un canto che accompagna una danza tradizionale in cerchio. Il trio Brou-Hamon-Quimbert può essere contattato presso l’indirizzo di posta elettronica esta-fete@libertysurf.fr. La casa discografica Coop-Breizh è invece rintracciabile all’indirizzo email coopbreizh@wanadoo.fr.
Testo di Alfredo De Pietra Copyright © New Sounds 2000
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