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Dominique Riviere: Plus Loin
Solo qualche mese addietro ci eravamo
occupati di un chitarrista come Art Edelstein, la cui popolarità nel mondo della “Il mio ingresso nell’ambito della musica celtica è abbastanza recente. Ho iniziato a suonare la chitarra, come la maggior parte dei chitarristi, da autodidatta, scoprendo i primi accordi all’età del liceo. A quell’epoca cantavo, suonavo la chitarra elettrica e il basso elettrico in varie band. In seguito ho approfondito la conoscenza del basso elettrico, e ho fatto svariate tournée nell’ambito del varietà accompagnando molti cantanti francesi. Ho anche una discreta pratica di contrabbasso jazz, essendomi esibito in quest’ambito al fretless bass. Un bel giorno…mi sono imbattuto nelle sonorità celtiche del cittern di Gerald Trimble, costruito dal liutaio Stephan Sobell. Non conoscevo affatto quel tipo di suono e di strumento, ma fu subito una grande emozione per me. Cominciai a fare delle ricerche, anche perché sono un appassionato di liuteria, e alla fine riuscii ad incontrare Stephan Sobell, cui commissionai subito un cittern. Naturalmente cominciai ad interessarmi ai principali interpreti di questa musica, e fu così che scoprii Martin Simpson (anche lui, per inciso, suona una chitarra Sobell), che per me fu un vero e proprio shock: quel suono, quell’incredibile ricchezza e varietà del suo stile musicale…splendido! Avendo a casa una chitarra Lowden (di recente ho commissionato a Stephan Sobell anche una chitarra) cominciai ad accarezzare l’idea di realizzare alcuni arrangiamenti di brani della tradizione celtica, oltre ad alcune mie composizioni alla chitarra. Nel frattempo avevo fatto conoscenza con Soïg Siberil durante alcune registrazioni discografiche per un cantante, in cui io suonavo il cittern. Il suo approccio del tutto particolare alla musica bretone mi ha spinto ulteriormente a proseguire in questa direzione, e a parte questo ormai Soïg Siberil è diventato un mio amico. Comunque la mia ricerca musicale nel mondo della cosiddetta Celtic guitar non si è fermata: apprezzo particolarmente Al Petteway (grande compositore), Steve Baughman (la sua tecnica del frailing è del tutto particolare), Tom Long, che in qualche modo identifico con un certo Celtic blues, se mi si passa il termine; David Surrette; John Hicks come flatpicker, Tony McManus e Robin Bullock (un multistrumentista molto versatile), solo per citarne alcuni. Ho continuato però nel frattempo a suonare il cittern, e anzi in seguito ho acquistato un bouzouki di marca Andy Tobin; attualmente suono anche l’accordion. Questo approccio da multistrumentista mi ha tuttavia consentito di lavorare nei più svariati àmbiti musicali. La mia attività principale è ad esempio la registrazione audio: mi sono specializzato nella tecnica di registrazione “nomade”, come mi piace chiamarla. Ho progettato uno studio di registrazione mobile, perché ho notato che molti preferiscono registrare nel proprio ambiente, senza passare necessariamente da uno studio di registrazione tradizionale. C’è da dire che la tecnologia di cui disponiamo consente di ottenere ottimi risultati, in questo campo: ho lavorato con alcuni chansonnier, ma anche per opere teatrali, come ad esempio per il festival di Avignone, pochi mesi fa; commedie musicali (in Francia e in Svizzera) e gruppi coristici. Ferma restando questa attività, la principale per me, ho continuato nel corso del tempo a coltivare la mia “passione celtica”. Ho insegnato in alcuni stage, specialmente in Svizzera, servendomi di diversi arrangiamenti personali che avevo trascritto in intavolatura. Ma se proprio devo essere sincero, non pensavo di arrivare a realizzare un CD: non ne vedevo l’utilità, pensavo che esistessero già tanti dischi di ottima qualità…
L’auto-presentazione di Dominique Rivière termina per ora a questo punto. Andando a considerare questo CD di esordio, Plus Loin è innanzitutto un album godibilissimo: semplice nella concezione, gradevole all’ascolto, artisticamente valido e tecnicamente ben registrato. Parlandone con Art Edelstein (sempre lui!), ce lo aveva descritto in termini di “hot picker” ovvero di un ottimo fingerpicker, e non si può che essere d’accordo con il chitarrista americano. Le influenze artistiche sono abbastanza evidenti, ed identificabili, come afferma lo stesso Rivière, in Siberil e Baughman ma anche in Martin Simpson e Davey Graham. Il materiale sonoro di questo disco di esordio si riallaccia quasi totalmente alla tradizione musicale bretone, come del resto dimostrato dai due brani che Dominique Rivière ci ha regalato per la nostra compilation mensile, “Koast Ar C’hoat” e “Trad Breizh”, entrambi riarrangiati con gusto e semplicità. Attualmente Plus Loin può essere ordinato direttamente presso il sito web di Dominique Rivière: http://surf.to/riviere , il cui indirizzo email è Riviere-dom@wanadoo.fr I nostri lettori che suonano la chitarra potranno richiedere inoltre presso lo stesso sito un volume contenente le intavolature dei brani presenti sul CD.
Intervista di Alfredo De Pietra © New Sounds 2000 |