Jon Harvison
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Jon Harvison – Knight’s Gambit 

Va decisamente contro corrente, il cantautore inglese Jon Harvison: in una scena folk sempre più caratterizzata da spinte in avanti e in cui è sempre più forte la tendenza al “tutto nuovo”, all’audace rielaborazione dei classici e alle composizioni originali, ci troviamo questa volta in presenza di un cantautore di buon successo che decide di incidere un album interamente dedicato alle ballad tradizionali. E fin qui siamo ancora nell’ambito della normalità. Ciò che invece desta maggiore sorpresa è soprattutto “il modo” in cui Harvison decide di affrontare – oggi – questo patrimonio tradizionale: niente effetti speciali, niente lustrini e decorazioni, ma al contrario una proposta lineare, semplice, quasi spartana. E va detto subito, il risultato complessivo di questo lavoro – stiamo parlando del CD Knight’s Gambit – è un album affascinante, dal sapore delle buone cose antiche.

La pubblicazione di Knight’s Gambit, nei primi mesi del 2002, ha in effetti avuto nel circuito folk britannico il classico effetto “sasso nello stagno”. Sì, proprio perché Jon Harvison si era negli ultimi anni guadagnata una buona reputazione come cantautore, per giunta affascinato dalle sonorità del jazz e del rock, e pertanto tutto ci si sarebbe aspettato da lui tranne che un album così rigorosamente tradizionale.

Jon Harvison è essenzialmente un chitarrista e un cantautore. Originario dello Yorkshire, Jon vive oggi a Keighley, nello Yorkshire occidentale, sul versante orientale delle Pennine Hills. La sua carriera musicale nasce con la composizione di alcuni brani per una band di jazz-rock, un ambiente musicale da cui però Harvison si allontanerà progressivamente per concentrarsi sulla creazione di materiale finalizzato all’accoppiata voce-chitarra. Alcune sue composizioni originali, come “Dance With Me”, “Blown Away” e “Heavy Horses”, sono oggi interpretate da un buon numero di artisti, a testimonianza della validità delle doti creative di Harvison.

Soprattutto a partire dal 1995 Jon si è quindi guadagnato una solida reputazione come abile entertainer e cantautore nel circuito dei folk club britannici. Dal 1997 Harvison affianca alla attività solistica anche quella in duo con il suonatore di fiddle e bouzouki Dave Moss e con il fiddler Saskia Tomkins.

A quanto pare la passione per il mondo delle ballad tradizionali nasce nel cantautore inglese dopo l’incontro con uno dei grandi del folk britannico, il compianto Peter Bellamy, verso la fine degli anni ’80. È lo stesso Harvison a raccontarci, nelle note di copertina di Knight’s Gambit, delle motivazioni di questa sua passione per la musica tradizionale: “Ho iniziato a suonare nei folk club a partire dal 1987, a dire il vero con una scarsa conoscenza del mondo della musica tradizionale. L’incontro con Peter Bellamy si rivelò per me estremamente interessante. Lui mostrava di gradire le mie composizioni, ma mi spinse ad aprire gli occhi sul mondo della canzone tradizionale, incoraggiandomi ad ascoltare le opere dei nostri predecessori. Fu proprio a partire da quel momento che iniziai ad essere interessato alla musica folk, e questo CD testimonia questo mio interesse. In esso ho voluto rendere omaggio a queste grandi canzoni senza tuttavia rinnegare il mio stile di cantautore, sviluppatosi in tanti anni di attività. In questo CD potrete quindi ascoltare alcuni brani i cui titoli saranno per voi familiari, ma eseguiti probabilmente in un modo per voi inconsueto”.

In effetti, scorrendo i titoli di questo Knight’s Gambit, ci si imbatterà in alcuni classici del folk britannico come “Black Is The Colour”, “Lord Randal”, “Ramble Away”, “Lord Gregory” e “The Unquiet Grave”, ma va detto che arrangiamenti simili, così semplici, intensi e personali, ci presentano queste vecchie canzoni da un punto di vista assolutamente inedito, facendo “piazza pulita” di tutta una serie di sovrastrutture sonore che accompagnano da sempre i nostri ricordi di questi vecchi classici.

Così ad esempio la celeberrima “Black Is The Colour” è interpretata a mò di lamento sul sottofondo di un basso continuo, fornito da un sintetizzatore, mentre la melodia di “The Unquiet Grave” si leva su un suono compatto, fornito da un inedito tappeto costituito da concertina, fisarmonica, chitarra elettrica e drone sintetizzato, con un effetto complessivo solenne e allo stesso tempo inquietante.

Ad accompagnare Jon Harvison in Knight’s Gambit è un gruppo di musicisti di sicuro valore: Damien Barber alla concertina, Saskia Tomkins (fiddle, viola, violoncello, tastiere elettroniche), Simon Care (fisarmonica), David Ledsam (basso), Dana Robinson (backing vocal) e il celebre polistrumentista Steafan Hannigan al bouzouki, basso, tabla, flauto, bodhrán, uilleann pipes e Scottish small pipes. Lo stesso Hannigan ha provveduto anche alla produzione di Knight’s Gambit.

Gli stessi arrangiamenti hanno un aspetto veramente particolare, con gli strumenti che entrano ed escono in modo estemporaneo, anche a prescindere dalla melodia, piuttosto che (classicamente) seguire passo-passo la linea melodica, e lo stesso lavoro di registrazione e masterizzazione ha prediletto le sonorità ovattate tipiche di molti dischi degli anni ’60 e ‘70.

La prima cosa che colpisce all’ascolto di questo album è comunque la potente voce di Jon Harvison, espressiva e ricca di sfumature, che fa contrasto con uno stile chitarristico semplice ed essenziale, ma assolutamente non banale e comunque rigidamente nella tradizione del classico English style.

Abbiamo scelto per i lettori di Keltika uno dei brani più “mossi” di Knight’s Gambit, “Navvy Boots”, ovviamente un vecchio classico il cui testo originale risale al 1850. In esso la band di musicisti che accompagnano Jon Harvison suona al meglio, riuscendo a conferire a questa ballad il sapore scanzonato che probabilmente essa doveva avere quando venne scritta: un brano dal sapore particolare, tratto da un album realmente differente dallo standard del consueto disco di ballate tradizionali.

Knight’s Gambit può essere ordinato direttamente presso il sito web della casa discografica di Jon Harvison, la Offspring Records: www.offspringrecords.co.uk

 

                                                                                              Testo di Alfredo De Pietra

Discografia

Lonely As The Moon (1995) DOCD01

High Diving (1998) DOCD02

Knight’s Gambit (2002) OFFCD107

 

Jon Harvison – Knight’s Gambit - Offspring Records OFFCD00107

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