YAEL KANAREK

Questo articolo è stato preso dalla rivista periodica "Firma" di Diners Club del numero di Marzo 2004

La poesia di un viaggio virtuale tra romanticismo e nuovi media : Questa la NET.ART della giovane artista americana.Come l'anonimo viaggiatore di cui narrano le vicende,l'arte di Yael Kanarek è un ponte costruito sulla linea di confine tra due mondi : La narrazione e la tecnologia,il viaggio e la memoria.

 

 

La sfida creativa di Yael Kanarek,giovane ed emergente artista americana di origine israeliana,è questa : Conciliare una sensibilità artistica,per sua stessa definizione,romantica (svincolando il termine dalla sua accezione amorosa ),con il mezzo espressivo più rappresentativo della vocazione tecnologica dell'era contemporanea,la Net.Art.

Nel 1995,abbandonando tele e pennelli e abbracciando questa nuova forma di espressione artistica,che scopre essere in grado,tra l'altro,di dar voce alla sua inclinazione letteraria,Yael Kanarek sceglie di dar vita ad un'opera d'arte costruita intorno a elaborazioni digitali multimediali ( applicazioni web,software,musica digitale,e-mail )che,nello spazio virtuale di internet,trova la più compiuta realizzazione e,al contempo,la naturale sede espositiva,affrancata dal sistema delle gallerie d'arte tradizionali e inserita in un nuovo circuito di creazione e fruizione,basato sull'interazione con un pubblico ormai pienamente partecipe del processo artistico.

Nasce allora il primo nucleo del mondo della Meraviglia,complesso progetto in costante evoluzione,microcosmo sospeso tra la nostalgia del passato e la forza attrattiva del nuovo e quindi del futuro,la cui parte testuale,ispirandosi al tema del viaggio,si pone nel solco di una secolare tradizione letteraria che vanta illustri predecessori,da Omero a Dante fino ad esempi cronologicamente più vicini,tra cui vale la pena citare Lewis Carroll (Alice nel paese delle meraviglie)per l'esplicito riferimento contenuto nel titolo dell'opera.

www.worldofawe.net

"Sto guardando dietro di me.Cercando di sbirciare attraverso il varco che ho appena attraversato col mio corpo.Posso ancora vedere la Sesta Strada e la sua complessa struttura a scacchiera.Avvolta nella nebbia però.Il rumoreassordante dei due mondi contigui che si urtano l'un con l'altro è qui rimpiazzato da una quiete profonda.Un vento soffia costantemente con un lieve sussurrio.Sono nel deserto dell'alba/tramonto".

Inizia così il Mondo della Meraviglia di Yael Kanarek con una porta che si apre improvvisamente davanti ad un anonimo viaggiatore,dalla Sesta Strada di Manhattan verso il sogno.Il sogno si ambienta in un mondo fatto di sconfinati deserti digitali,cullato da un vento incessante,che conosce solo albe e tramonti (Sunset/Sunrise) perchè situato perennemente al confine tra la notte ed il giorno;e il sogno,come testimoniato dalle più antiche leggende,a partire dal mito degli Argonauti,è un viaggio iniziatico alla ricerca di un "tesoro" nascosto.

Nel rispetto della consuetudine romanzesca che spesso pone come antefatto narrativo il ritrovamento di un vecchio manoscritto,anche qui si parte dal rinvenimento del diario scritto dal viaggiatore durante le sue peregrinazioni( The Traveler's Journal ),contenuto in un computer portatile da lui stesso costruito utilizzando alcuni componenti elettronici trovati a Silicon Canyon,estesa e desolata vallata dove si distende un cimitero per vecchi computer ormai in disuso.

Nel diario,attualmente articolato in due capitoli ma in continuo aggiornamento,oltre alla cronaca del viaggio sono contenute le lettere d'amore scritte ad un amante lontano e la descrizione degli insoliti "strumenti di navigazione"utilizzati nell'attraversamento del mondo desertico (la Mappa,il super anello moodRingBaby,la Lente d'ingrandimento )alla ricerca di un tesoro che cambia continuamente di posto,lasciando dietro di sè solo piccole tracce simili a caramelle.

moodRingBaby,2002,interfaccia tridimensionale

Intorno al nucelo testuale dell'opera costituito dal diario,autentico motore del pulsante del progetto creativo e affascinante architettura interdisciplinare che spazia dalla rappresentazione,in grafica tridimensionale,dei paesaggi che si aprono dinanzi agli occhi dell'attonito viaggiatore (vedi Nowheres ),al sottofondo musicale dell'opera (Music for Woa,nato dalla collaborazione con Yoal Gal),fino alla ricostruzione,attraverso un'interfaccia a tre dimensioni (realizzata con lo studio architettonico Bnode) del prototipo di un "super giocattolo concettuale"gia descritto nel diario,il moodRingBaby( mRB ),singolare ibrido nato dalle ceneri dei magici anelli dell'epos popolare e del più recente Tamagotchi,in grado di raccogliere sollecitazioni dall'esterno,di narrare storie,di interesse un dialogo con il viaggiatore solitario,di alleviare la sua solitudine.

E poi,ancora,una net.dance interattiva(frutto della cooperazione con la ballerina ed il regista Evann Siebens)e la possibilità,per i visitatori online,di testimoniare la propria presenza nel sito attraverso una reale mappatura grafica che si sovrappone ai paesaggi desertici,con l'annotazione del nome,la data,l'orario della navigazione e la seguenza con la quale sono state sfogliate le diverse pagine web,o di ricevere nella propria casella di posta elettronica una delle lettere d'amore(The Love Letters Dispatcher).L'ultima creazione siglata dall'artista(con il contributo di Luiz Perez e per la parte musicale di Yoal GalRoam,un'elaborazione grafica digitale,a tre dimensioni,che propone un'ipnotica sequenza di paesaggi montuosi dai profili acuminati e dalle forme aguzze,disseminati di alcuni lacerti del corpo umano(occhi,dita,narici,seni),mentre la voce di un soprano intona un'ode amorosa ispirata ad una delle lettere scritte dal viaggiatore,con l'accompagnamento di un inconsueto strumento musicale(il vecchio videogame Atari800XL).

World of Awe,nell'indagare le possibili connessioni tra mondo reale e mondo virtuale,si configura così come un caleidoscopico contenitore,nel quale si conciliano,in una veste attuale e personale,le suggestioni della tradizione letterarie,dell'opera in musica,del racconto e della fotografia di viaggio,della moderna tecnologia elettronica.

Vi si incontrano immensi deserti e fiabesche montagne simili a castelli di sabbia,lì s'ode costantemente la voce del vento,colonna sonora di una narrazione in grado di spaziare dal realismo magico della cronaca allo stile epistolare dell'Ottocento,lì il paesaggio digitale si fonde con l'elemento umano in un ininterroto fluire spazio-temporale che attraversa la linea di demarcazione fra realtà esteriore e interiorità.

Dai deserti metafisici alle forme taglienti della natura umanizzata,dalla sofferenza per un amore lontano alla dichiarazione di fedeltà ad un floppy disk,dalla memoria alla scoperta,dalla ricerca allo smarrimento,dalla tradizione all'innovazione,da Manhattan al Mondo Della Meraviglia,rimane,in conclusione,il segno di un'operazione artistica in grado di offrire soluzioni insperate,nella sua capacità di coniugare dimensioni liriche e tecnologiche,recando in sè l'inconfondibile autografia dell'artista e la virtualità di infiniti contesti.

"Siamo fatti della stessa meteria di cui sono fatti i sogni...".

(William Shakespeare)

"Mi volto e guardo la vastità del deserto dell'alba/tramonto...cosa abbia in serbo per me lo ignoro...seguirò le tracce del tesoro perduto.Una volta trovato porterò con me un po' del suo splenore per illuminare il mio mondo terreno".

(Yael Kanarek)

"Chi dice romantico dice arte moderna,cioè intimità,spiritualità,colore,aspirazione verso l'infinito espressi con tutti i mezzi che le arti offrono".

(Charles Baudelaire)

 

Due domande per l'artista...

*Quali motivazioni ti hanno spinto a intraprendere questo progetto?

La volontà di evadere e la possibilità di creare un mondo diverso.Un ruolo importante lo hanno poi rivestito gli stimoli e le suggestioni letterarie(Borges,Garcìa Màrquez,Calvino,le storie bibliche)e la consapevolezza circa la sotterranea corrispondenza che lega l'aspetto morfologico di alcuni "luoghi fisici" all'elaborazione di particolari leggende e storie ad essi legate e,dall'altra parte,la capacità dell'immaginazione artistica di trasfigurarli.

*Cosa rappresenta Internet per un'artista dei nuovi media?

Internet è,contemporaneamente,il mezzo e il canale della mia arte,e ha reso quest'ultima indipendente da uno spazio fisico e da un rapporto individualizzato col fruitore assicurandole,al contempo,una diffusione immediata e globale,pur mantenendo la possibilità di una lettura personale dell'opera.In un mondo che ha perso il gusto della ricerca e che non ha più frontiere,Internet può farti sentire molto piccolo ma,al contempo,spalancarti un universo che diventa sconfinato nella tua immaginazione.Questo è il fenomeno Internet e la sua capacità di essere,al tempo stesso,una realtà materiale,concreta(l'indirizzo di posta elettronica,il sito web)e una virtuale,immaginaria.Questa è la novità e la straordinarietà.

 

*BIOGRAFIA DELL'ARTISTA*

Yael Kanarek nasce nel 1967 a New York da padre americano e madre israeliana.Dal 1970 al 1991 vive in Israele,poi fa ritorno a New York dove attualmente vive e lavora.A partire dal 1995 da vita al progetto multimediale World of Awe per il quale riceve numerosi riconoscimenti,tra i quali i premi : New York Foundation Media Arts 2001.Nel 2000 ottiene la Alternative Museum Digital Commission,mentre nel 2002 porta a termine il secondo capitolo dell'opera commissionatole dal San Francisco Museum of Modern Art,e,nello stesso anno,crea un net.dance interattivo in collaborazione con Evann Siebens,patrocinata da Turbolence.org.

Nell'Ottobre 2002 World of Awe vince il premio CNRS/UNESCO Lewis Carrol Argos di Parigi e,nel 2003,Yael Kanarek risulta prima classificata nel concorso internazionale Netizens_webprize,The International Net Art Competition di Roma.

L'artista americana è anche ricercatrice e,in tale veste,è stata artista "in residenza"ad Harwestworks,dove ha collaborato con Yoal Gal alla realizzazione della colonna sonora di World of Awe,e presso l'atelier Eyebeam di New York,che sponsorizza The Upgradel,mensile online del quale l'artista americana è curatrice,dove si incontrano artisti e teorici dell'arte dei nuovi media.

Versioni di World of Awe sono state acquisite e compaiono,tra l'altro,nell'archivio del Rhizome Artbase e nella Razorfish Collection del San Francisco Museum of Modern Art.

Citazioni,interviste e articoli su Yael Kanarek sono comparsi in numerosi cataloghi,periodici e riviste online come: New York Times,Le Monde Interactif,Tema Celeste,Art News Paper Magazine,The Industry Standard,Wired News,Journal News,ArtByte.com,Flash Art Italy,Cyberp@is Mensual di El Pais e Arts Online del New York Times.

 

...Un commento a caldo...

 

Ad essere sincero,prima di leggere questo articolo su questa rivista,non conoscevo affatto l'artista Yael Kanarek;Dapprima mi aveva colpito questo nuovo modo di intendere l'arte,in una manera totalmente innovativa e originale,dopo,ragionando e rileggendo meglio quello che avevo davanti ho capito quanto l'artista sia stata fortemente legata a delle letture importanti(tra queste anche Calvino)che l'hanno portata ad avere una propria immaginazione e una sensibilità molto romantica e,quindi,atemporale;ovvero fuori tempo.Leggendo poi le domande e sopratutto poi le risposte dell'artista,ho potuto capire meglio la sua formazione;una formazione dovuta anche alla sua cultura.La cosa che più mi piace sottolineare sta nel fatto che Yael Kanarek vede internet come un fantastico mondo in cui,sì,c'è da aver paura per via della sua vastità;ci si perde e ci si sente minuscoli dentro la rete;ma è pur vero che solo la rete può darti una valanga di quantità di informazioni che abitualmente non potremmo mai ricavare;su questo concetto ho deciso di commentare quanto scritto;perchè tutto si rispecchia in quello gia detto in aula,dove l'informazione ha raggiunto il suo picco con Internet.La straordinarietà sta nel fatto di avere tutto e niente al tempo stesso.

 

"La maggior parte di noi si porta dentro,da sempre,un viaggio,che non è semplice vita o vacanza,ma un sogno.E va crescendo a poco a poco,con un complicato processo,costruendosi una delicata architettura senza tempo".

(Maruja Torres)

 

B A C K home

per info. -- Alessandro Santoriello-- santos1979@virgilio.it