30. Agosto 2007

La fine e l’inizio:

L’inizio di una Nuova Era e la fine della falsità e dell’illusione.

Ora, ognuno nel profondo del proprio essere, sperimenta la Divinità.

Divinità che non è teoria fantascientifica, ma concreta realtà, vera appartenenza e manifestazione cosciente.

Segni che stupiscono, ma che in fondo il cielo ci mostra giorno per giorno, tutti i segni a disposizione per capire e comprendere che esiste finalmente qualcos’altro.

Prima sembrava tutto giungere a noi come la fine dei tempi, ma molti ora sono nella condizione di creare o meglio dire co-creare una nuova realtà, una nuova dimensione terrestre basata su principi che rispecchiano l’essenza dell’Anima della Terra, dei Regni, e delle persone che la abitano.

L’essere di Luce, perché illuminato dall’intelligenza Universale e dall’Amore, manifesta con forza interiore il cambio di dimensione, interagendo con coscienza negli avvenimenti previsti dal Piano Divino.

Come in ogni periodo di crisi, arriva il momento d’abbandonare la visione dei palazzi d’oro, per rivivere l’oro interiore. Un emanazione lucente ci da il benvenuto per irradiare ulteriore conoscenza e ulteriore speranza ad un futuro che sembra incerto. Le persone sono perfettamente sintonizzate nelle diverse aree geografiche per compiere un preciso volere, per realizzare l’equilibrio e attendere il salto vibrazionale della Terra.

 

21. Agosto 2007

Centratura:

Processo d’evoluzione che avviene nel tempo, non in modo istantaneo. Istantaneità che dipende però dal grado di consapevolezza di chi si pone alla ricezione d’informazioni, presenti queste nell’onnipresenza dell’intelligenza universale.

Intelligenza che richiede attenzione, ovvero stadio passivo e disinteressato di coscienza che permette l’ascolto delle frequenze e delle energie. Ovviamente queste energie non vivono solo negli “Ashram” (vedi templi di preghiera).

Spiritualizzare la materia o meglio Terra in cui si vive significa a quel punto divenire antenna, persona capace di creare la propria realtà mediante adeguata attenzione, tramite Spirito-Anima, Mente e Corpo.

I tempi che consentono la spiritualizzazione della materia dipendono allora da questi fattori, unendoli avviene l’alchimia. Negando l’esistenza e la possibilità d’essere ricettivi, si rallenta il processo d’evoluzione.

Ricettività che non dipende da termini, ma da quell’essere presente nell’intimo, dal Sé. Ciò include il totale abbandono dei termini più frequentemente utilizzati dalla dualità, che richiamano l’appartenenza all’èlite, luogo dove si fonde il potere dualistico.

Spiritualità è termine che muta, perché integrato finalmente il concetto, e la vibrazione della parola stessa. Ricercare la propria integrità, diventare intatti nell’espressione e nella manifestazione del Sé, permette l’estinzione della manipolazione negativa, così come quella positiva, che è infondo trasmissione ed influenza su Anima, corpo e mente in modo forzato e non naturale (corsi, conferenze, seminari ecc.).

Tagliando o togliendo le influenze esterne, da cose, persone e situazioni, si avvia il libero accesso alla propria vera natura, al Sé Cosmico, alla personale Fonte, che realizza nell’immediato la creazione auto-cosciente, cioè flusso naturale di coscienza che sa dove, come e quando agire.

 

9. Agosto 2007

Dopo il tramonto:

Gli occhi parlano la lingua del silenzio, e per quanto un essere in cammino veda ed osserva il proprio destino, accoglie con enorme gioia lo splendore di un’anima tramite sguardo diretto, tramite l’emanazione di se e quindi proiezione.

Riconoscersi e trasmettersi nel silenzio per divenire emanazione silenziosa dell’intelligenza.

Emanazione che non richiede molto, pochi istanti di totale abbandono, appartenenze d’anime e non di sangue, eternità che non si compra, ma che vi può accedere, colui che esausto dell’enormità delle parole, trascende il linguaggio del corpo, e inizia nel vivere nutrendosi di Luce.

Luce è stadio di coscienza superiore, elevato, perché già sperimentato il sottile, come traccia del movimento sferico. Riconoscere Luce è una possibilità futura, lontana da oggi, quanto la distanza dal Sole.

Ricordando la nostra vera appartenenza, svanisce infine l’identificazione dell’esteriore essere in manifestazione.

 

 

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