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DOMENICA 16 OTTOBRE 2OO5
Invece ai Ferrovieri
inaugurata la”casa”
del gruppo Giuriolo
(m. e b) Gli alpini dei
Ferrovieri trovano casa in parrocchia. Ieri pomeriggio nel campo
dietro la chiesa di Sant’Antonio è stata inaugurata la
nuova sede del gruppo che conta 102 soci ed è intitolata
ad Antonio Giuriolo. penna nera vicentina e partigiano
ucciso,durante la seconda guerra mondiale sull’appennino
bolognese. Erano presenti. oltre ai rappresentanti dei gruppi di
Vicenza. il sindaco Enrico Hullweck, Il presidente. dell’Ana
vicentina Giuseppe Galvanin. ma anche il gruppo alpini di
Lizzano in Belvedere (Bologna) dove Giuriolo fu ucciso. Madrina
della manifestazione la nipote Luciana Giuriolo, intervenuta
insieme al fratel1o Pierantonio. a sua volta
alpino.
<è commovente –commenta- che a sessant’anni dalla morte di mio
zio lo si voglia ricordare per la generosità e il senso
civico e sociale che ha testimoniato con la morte. E dedicargli
un gruppo e una sede alpina sono il modo migliore perché
quest’arma ha spirito d’onore, amor di patria ed una grande
disponibilità nell’aiutare il mondo d’oggi>
Soddisfatto il capogruppo Renato Basso che ha ricordato
come la sede che era un locale mensa dei ragazzi durante i
campeggi, sia stata offerta dalla parrocchia:<Quest’occasione
riunisce il secondo anniversario dalla fondazione, l’adunata di
zona e, appunto, l’Inaugurazione della sede, che ha iniziato ad
attirare un gruppo di giovani.>
Galvanin, che ha potuto annunciare la freschissima decisione di
tenere l’adunata 2007 a Cuneo, ha sottolineato che questo
giovane gruppo, nato nel 2003. 136° nella sezione di Vicenza va
a completare il quartiere. <Un paese –osserva- è più completo
quando c’è anche la sede alpina, perché la presenza delle penne
nere da tranquillità e sicurezza. L’obiettivo degli alpini è
infatti ritrovarsi per parlare tra cittadini e programmare
attività per la zona aiutando il paese o chi ha bisogno.> La
giornata, accompagnata dalla banda di Vivaro Dueville, (nella
foto) si è conclusa con un concerto dei cori Ana di
Creazzo e Piccole Dolomiti.
Tratto dal Giornale di Vicenza di Domenica 16 Ottobre 2005 |
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Adunata ai “Ferrovieri”
Adunata di zona “Vicenza città”,
inaugurazione della sede del Gruppo “A. Giuriolo”, 2°
Anniversario di fondazione del Gruppo: questi sono i temi che il
15 ottobre hanno portato nel quartiere dei “Ferrovieri” a
Vicenza le penne nere, e non solo.
Bandiere e gagliardetti di Associazioni d’Arma, il Sindaco di
Vicenza, il Vessillo Sezionale con il Presidente Galvanin e il
C.D.S., più di quaranta gagliardetti della Sezione, c’era anche
quello di Lizzano in Belvedere, paese dell’Appennino dove è
caduto Toni Giuriolo, le rappresentanze delle varie squadre di
Protezione Civile, alcuni reduci a bordo di due automezzi, e il
Gruppo “Giuriolo” hanno aperto la manifestazione sfilando per le
vie del quartiere accompagnati dalle note del Corpo Bandistico
di Vivaro.
Dopo l’alzabandiera e la Messa al campo celebrata da Mons. Dal Lago, Parroco
di S.Antonio ai Ferrovieri, ha preso la
parola il Capogruppo Renato Basso, che ha espresso l’orgoglio e
la commozione di tutti i suoi alpini, ringraziando oltre agli
intervenuti anche tutti coloro che hanno collaborato al restauro
della “baita” ed alla riuscita della giornata, e in particolare
Don Gianni, che ha concesso l’uso del prefabbricato.
Il Sindaco di Vicenza ha ricordato il suo attaccamento alle
penne nere, rafforzato dal ricordo di quei ragazzi che hanno
dato la vita per la Patria, dalla gelida Russia agli altipiani
dell’Africa.
Il nostro Presidente ha elogiato l’operato degli Alpini
Vicentini, della nostra Protezione Civile, sempre presente; con
le sue parole ha dato forza e orgoglio al Gruppo “Giuriolo”.
È seguita la benedizione della sede e il taglio del
nastro con la presenza della madrina Luciana Giuriolo Todescan,
nipote del Cap. Toni Giuriolo.
Infine un ringraziamento: alla popolazione del quartiere, che ha
partecipato con entusiasmo, addobbando le case e le vie con il
tricolore e con simboli alpini, applaudendo al passaggio dei
nostri Gruppi.
Tratto dall'Alpin fà grado di Dicembre 2005
pag. da 16 a 17 |
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I nostri
giovani, le nostre donne.
Federico, Gianluca, Michele, Fabio, Genea, Antonio, Sofia, Ivan,
Matteo sono i nomi di ragazzi pronti per la visita di leva o con
la borsa in mano in partenza per qualche caserma per fare la
naja.
No, nessuna visita, niente naja, oggi non si fa più. Ma questi
giovani sono stati qui con noi, alpini del “Giuriolo”, qui ad
aiutarci a preparare l’Adunata del 15 ottobre, a portare i
volantini per le case, a distribuire i manifesti in città, a
predisporre quello che serviva per la cerimonia. Loro non sanno
e non sapranno
forse mai cosa significa partire per fare il soldato, cosa
significa avere il cappello in testa, ma sono stati qui con noi.
Mentre ci aiutavano hanno ascoltato e riso nel sentire le nostre
espressioni “da caserma”, hanno partecipato attivamente a
realizzare quello che per il gruppo “Giuriolo” era un traguardo
difficile e importante. I nostri figli, i nostri giovani amici,
con i capelli lunghi, con i capelli corti, con le braghe larghe,
con l’orecchino, con il giubbotto con le scritte, sono stati qui
con noi, hanno lavorato con noi, con gli Alpini! È
senza dubbio un buon segno, una speranza per questo mondo un po’
distorto. I nostri ragazzi hanno capito, i nostri ragazzi ci
sono. Grazie ragazzi, grazie a tutti, di cuore. E che dire delle
nostre donne, le nostre mogli. Nell’ombra, dietro le quinte, in
silenzio, hanno preparato tutto, dalle tendine per la sede, al
rinfresco per tutti, dalla mattina alla sera tardi, senza sosta,
instancabili, sempre con il sorriso. Non credo che vi
dimenticherete del 15 ottobre 2005 ai Ferrovieri. Neanche noi.
Tratto dall'Alpin fà grado di Febbraio 2006 pag.
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