FONDAZIONE DEL GRUPPO - 4 ottobre 2003

 
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Invece ai Ferrovieri
inaugurata la”casa”
del gruppo Giuriolo

(m. e b) Gli alpini dei Ferrovieri trovano casa in parrocchia. Ieri pomeriggio nel campo dietro la chiesa di Sant’Antonio è stata inaugurata la nuova sede del gruppo che conta 102 soci ed è intitolata ad Antonio Giuriolo. penna nera vicentina e partigiano ucciso,durante la seconda guerra mondiale sull’appennino bolognese. Erano presenti. oltre ai rappresentanti dei gruppi di Vicenza. il sindaco Enrico Hullweck, Il presidente. dell’Ana vicentina Giuseppe Galvanin. ma anche il gruppo alpini di Lizzano in Belvedere (Bologna) dove Giuriolo fu ucciso. Madrina della manifestazione la nipote Luciana Giuriolo, intervenuta insieme al fratel1o Pierantonio. a sua volta alpino.
<è commovente –commenta- che a sessant’anni dalla morte di mio zio lo si voglia ricordare per la generosità e il senso civico e sociale che ha testimoniato con la morte. E dedicargli un gruppo e una sede alpina sono il modo migliore perché quest’arma ha spirito d’onore, amor di patria ed una grande disponibilità nell’aiutare il mondo d’oggi>
Soddisfatto il capogruppo Renato Basso che ha ricordato come la sede che era un locale mensa dei ragazzi durante i campeggi, sia stata offerta dalla parrocchia:<Quest’occasione riunisce il secondo anniversario dalla fondazione, l’adunata di zona e, appunto, l’Inaugurazione della sede, che ha iniziato ad attirare un gruppo di giovani.>
Galvanin, che ha potuto annunciare la freschissima decisione di tenere l’adunata 2007 a Cuneo, ha sottolineato che questo giovane gruppo, nato nel 2003. 136° nella sezione di Vicenza va a completare il quartiere. <Un paese –osserva- è più completo quando c’è anche la sede alpina, perché la presenza delle penne nere da tranquillità e sicurezza. L’obiettivo degli alpini è infatti ritrovarsi per parlare tra cittadini e programmare attività per la zona aiutando il paese o chi ha bisogno.> La giornata, accompagnata dalla banda di Vivaro Dueville, (nella foto)  si è conclusa con un concerto dei cori Ana di Creazzo e Piccole Dolomiti.

Tratto dal Giornale di Vicenza di Domenica 16 Ottobre 2005

 
   


Adunata ai “Ferrovieri”

Adunata di zona “Vicenza città”, inaugurazione della sede del Gruppo “A. Giuriolo”, 2° Anniversario di fondazione del Gruppo: questi sono i temi che il 15 ottobre hanno portato nel quartiere dei “Ferrovieri” a Vicenza le penne nere, e non solo.
Bandiere e gagliardetti di Associazioni d’Arma, il Sindaco di Vicenza, il Vessillo Sezionale con il Presidente Galvanin e il C.D.S., più di quaranta gagliardetti della Sezione, c’era anche quello di Lizzano in Belvedere, paese dell’Appennino dove è caduto Toni Giuriolo, le rappresentanze delle varie squadre di Protezione Civile, alcuni reduci a bordo di due automezzi, e il Gruppo “Giuriolo” hanno aperto la manifestazione sfilando per le vie del quartiere accompagnati dalle note del Corpo Bandistico di Vivaro.
Dopo l’alzabandiera e la Messa al campo  celebrata da Mons. Dal Lago, Parroco di S.Antonio ai Ferrovieri, ha preso la parola il Capogruppo Renato Basso, che ha espresso l’orgoglio e la commozione di tutti i suoi alpini, ringraziando oltre agli intervenuti anche tutti coloro che hanno collaborato al restauro della “baita” ed alla riuscita della giornata, e in particolare Don Gianni, che ha concesso l’uso del prefabbricato.
Il Sindaco di Vicenza ha ricordato il suo attaccamento alle penne nere, rafforzato dal ricordo di quei ragazzi che hanno dato la vita per la Patria, dalla gelida Russia agli altipiani dell’Africa.
Il nostro Presidente ha elogiato l’operato degli Alpini Vicentini, della nostra Protezione Civile, sempre presente; con le sue parole ha dato forza e orgoglio al Gruppo “Giuriolo”.
È seguita la benedizione della sede e il taglio del nastro con la presenza della madrina Luciana Giuriolo Todescan, nipote del Cap. Toni Giuriolo.
Infine un ringraziamento: alla popolazione del quartiere, che ha partecipato con entusiasmo, addobbando le case e le vie con il tricolore e con simboli alpini, applaudendo al passaggio dei nostri Gruppi.

Tratto dall'Alpin fà grado di Dicembre 2005 pag. da 16 a 17

 
   


I nostri giovani, le nostre donne.

Federico, Gianluca, Michele, Fabio, Genea, Antonio, Sofia, Ivan, Matteo sono i nomi di ragazzi pronti per la visita di leva o con la borsa in mano in partenza per qualche caserma per fare la naja.
No, nessuna visita, niente naja, oggi non si fa più. Ma questi giovani sono stati qui con noi, alpini del “Giuriolo”, qui ad aiutarci a preparare l’Adunata del 15 ottobre, a portare i volantini per le case, a distribuire i manifesti in città, a predisporre quello che serviva per la cerimonia. Loro non sanno e non sapranno forse mai cosa significa partire per fare il soldato, cosa significa avere il cappello in testa, ma sono stati qui con noi. Mentre ci aiutavano hanno ascoltato e riso nel sentire le nostre espressioni “da caserma”, hanno partecipato attivamente a realizzare quello che per il gruppo “Giuriolo” era un traguardo difficile e importante. I nostri figli, i nostri giovani amici, con i capelli lunghi, con i capelli corti, con le braghe larghe, con l’orecchino, con il giubbotto con le scritte, sono stati qui con noi, hanno lavorato con noi, con gli Alpini! È senza dubbio un buon segno, una speranza per questo mondo un po’ distorto. I nostri ragazzi hanno capito, i nostri ragazzi ci sono. Grazie ragazzi, grazie a tutti, di cuore. E che dire delle nostre donne, le nostre mogli. Nell’ombra, dietro le quinte, in silenzio, hanno preparato tutto, dalle tendine per la sede, al rinfresco per tutti, dalla mattina alla sera tardi, senza sosta, instancabili, sempre con il sorriso. Non credo che vi dimenticherete del 15 ottobre 2005 ai Ferrovieri. Neanche noi.

Tratto dall'Alpin fà grado di Febbraio 2006 pag. 25

 
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