8.25. L'ARTE POPOLARE CILENTANA |
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Questi ultimi tempi sono stati caratterizzati da una ricerca
spasmodica non solo di opere d’arte o di pezzi di antiquariato ma
anche di prodotti artigianali di qualità. |
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8.25.1. L’intaglio del legno |
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Un notevole contributo culturale all’arte popolare cilentana
l’ha dato certamente Francesco Coccaro di Sacco con la sua
produzione artistica di legno intagliato. Le sue opere, che
rappresentano scene profondamente umane, propongono a cicli i
momenti salienti della vita dell’uomo: dagli episodi biblici alle
scoperte scientifiche, dagli uomini illustri alle favole di Esopo,
dai personaggi della mitologia ai temi della cristianità a lui
particolarmente cari. |
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Figura 8. 105. | Figura 8. 106. |
8.25.2. L’intaglio della pietra |
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Carmine Astore di Orria, nella difficile arte di intagliare la
pietra locale (l’arenaria cilentana), ha fatto emergere, con le
sue raffigurazioni che rievocano il passato, intriso di memorie e
di immagini simboliche, la cultura dei miti popolari nel Cilento. |
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8.25.3. La rappresentazione della civiltà contadina |
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Michele del Verme di Prignano Cilento, appassionato studioso di
storia locale e profondo conoscitore della realtà socio-culturale
del luogo, ha dedicato gran parte della sua vita a ritrarre la
vita contadina, riproducendo su tela i diversi momenti della vita
rurale. |
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8.25.4. L’arte di intrecciare i vimini |
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Giuseppe Ferro, che trascorre gran parte del tempo libero in una piccolissima bottega a Galdo Cilento, è conosciuto in tutta la provincia per la sua straordinaria abilità nel ricavare dal legno di castagno oggetti di ornamento. I rami di castagno, opportunamente trattati col calore di un forno, divengono fra le sue mani dei vimini sottilissimi che prendono le forme frutto della sua fantasia: abat-jour, portagioie, canestri, borsette anche di piccolissime dimensioni. A differenza di altri che usano canne, salici o altri tipi di vimini, Giuseppe Ferro è l’unico ad usare il legno; le locali manifestazioni culturali e sagre sembra non possono fare a meno della sua presenza, tanto i suoi piccoli capolavori attirano. |
Figura 8. 107. Un intrecciatore di vimini |
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8.25.5. L’architettura rurale antica |
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Domenico di Marco, un giovane artigiano della pietra di Agnone
Cilento, esprime la sua passione nel costruire in miniatura, con
pietre e calce, e curati nei minimi particolari per renderli il
più possibile simili agli originali, ponti, case rurali, edicole e
case gentilizie. |
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8.25.6. I mosaici di ciottoli |
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Guerino Calzerano di Castelnuovo Cilento, che ha dedicato gran parte della sua vita a rivestire con mosaici di ciottoli le pareti interne ed esterne delle case, e i muri delle vie e dei vicoletti del paese, ha lasciato un’impronta artistica non indifferente nel territorio cilentano. Egli ha voluto rendere, con le sue opere, solennità e bellezza ad alcuni angoli del suo paese, quasi a voler allontanare dalla memoria le brutture del mondo che ha conosciuto durante le sue mille peregrinazioni. |
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8.25.7. I muocci del presepe |
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A Pollica, la professoressa Lina Pinto si è imposta all’attenzione dei cultori dell’arte per come riesce a modellare i personaggi del presepe. La tecnica compositiva è simile a quella utilizzata dai maestri pastorai napoletani: testa, mani e piedi di creta e il corpo di stoffa e paglia rivestito con abiti finemente modellati e ricamati che riproducono gli antichi costumi cilentani. I personaggi così ottenuti vengono utilizzati per il presepe a Natale e poi esposti a Pollica nel mese di agosto durante la festa paesana. |
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8.25.8. L’intarsio del legno |
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Michele Benvenga, di Sassano, inizia giovanissimo a manifestare
la passione per l’arte, soprattutto per il disegno, l’intaglio e
l’intarsio del legno. L’amore per il legno è di antica tradizione
familiare. È infatti vivo in Benvenga, il ricordo del padre
falegname, da cui eredita la conoscenza dei materiali e le
tecniche di lavorazione che perfeziona negli anni grazie a
continui studi e ricerche, tecniche che esaltano la plasticità dei
materiali; la delicatezza delle linee e la dolcezza nelle forme
sono prerogative innate in Michele Benvenga che con la sua arte è
conosciuto in diverse regioni d’Italia. Una sua recente opera in
massello di noce ed ulivo ha arricchito la chiesa ortodossa di
Santa Maria Assunta nel paese di Cività (CS), un’opera che i
civitari possono ammirare e mostrare con orgoglio. |
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