6.7.4. Il castello di Ascea

Il castello, situato sulla collina di Castellammare della Bruca, sarebbe stato costruito dagli abitanti della zona per difendersi dalle incursioni barbariche, Nel periodo longobardo è comunque già una delle più sicure roccaforti del Cilento.
Nel periodo svevo fu concesso in feudo prima a Gualtiero de Cicala e poi a Rinaldo di Avella.
Successivamente passò ai Lancia, ai Del Giudice, ad Amelio del Balzo, ai Capano, ai Sanseverino e alla casa dell'Annunziata.

Il castello era costituito da un'alta torre cilindrica, la grande torre sul promontorio dell'antica Velia, intorno al quale si sviluppava un complesso di torri più piccole unite da cortine, che ha per sfondo lo stupendo paesaggio cilentano che degrada verso il mare con i suoi dossi a volte brulli e a volte coperti da folta vegetazione.
La torre risalente all'VIII secolo, fu completamente rifatta nel XIII, in occasione della guerra del Vespro, allorquando i signori di Capaccio Andrea e Baffilo del Giudice erano i feudatari della zona, e le diedero alla stessa l'attuale configurazione caratterizzata dalla sovrapposizione cilindrica con la base a tronco di cono e il coronamento archeggiato su mensole di pietra sagomate: elementi che distinguono la torre dalle preesistenze altomedievali della zona.

Figura 6. 24. Castello di Velia