Più
di mille anni fa Amalfi, la splendida cittadina sulla Costiera
Amalfitana, viveva uno dei momenti più felici della sua storia
repubblicana. Era l’epoca in cui la città acquisiva vigore
economico e peso politico, soprattutto grazie alle figure più
rappresentative, i Duchi, che si alternarono in quel periodo alla
guida di una delle più intrepide repubbliche marinare. |
Nella sua storia Amalfi, annovera moltissimi
Duchi, e continuerà a farlo almeno fino a quando l’idea di
rispolverare il “Capodanno Bizantino” non avrà un epilogo.
Si tratta di uno straordinario evento storico-culturale, giunto
alla sua terza edizione, ideato dallo storico Giuseppe Pagano che,
nel 1999, ebbe la felice intuizione di rievocare l’investitura dei
Duchi di Amalfi, riproponendo fatti e vicende tipiche di un
lontano periodo.
Una celebrazione che, dall’839 e fino agli inizi del 900, si
svolgeva il 1° settembre, data questa che in epoca bizantina
coincideva con l’inizio dell’anno; da qui la denominazione di
Capodanno Bizantino, cui appunto è legato l’annuale conferimento
del titolo di Duca di Amalfi e insigne Maestro del Diritto, in
virtù di quel potere giuridico che la massima espressione
dell’aristocrazia repubblicana riceveva all’atto dell’investitura.
Quest’anno la giuria, presieduta dal professore Giuseppe Acocella,
ha individuato nel presidente dell’Autority per l’Antitrust
Giuseppe Tesauro, già ordinario di Diritto delle Comunità Europee
presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di
Napoli, il nuovo Duca di Amalfi, che succede a Pietro Rescigno e
Paolo Grassi nominati nelle precedenti edizioni. La rievocazione
del Capodanno Bizantino animerà per tre giorni la cittadina
costiera (dal 31 agosto al 2 settembre), con appuntamenti ricchi
di fascino come i giochi medioevali, tra cui la “Lotta” che
proporrà lo scontro tra due concorrenti armati di bastoni
posizionati su una piattaforma galleggiante; il “Palio” con giochi
di acqua e di terra a cui partecipano le contrade di Amalfi; gare
di abilità natatoria e i classici “Tiro con l’arco” e “Tiro con la
fune”. |
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Il momento clou della manifestazione è
rappresentato dalla sfilata del corteo storico in costumi d’epoca
da Atrani verso Amalfi, al termine della cerimonia d’investitura
prevista alle ore 17.00 in punto, proprio come avveniva in epoca
repubblicana, presso la cappella palatina di San Salvatore dé
Birecto ad Atrani. Un corteo che, dopo essersi riunito in piazza
Duomo, si trasferirà nel Salone Morelli del Comune ove il nuovo
Duca di Amalfi e Gran Maestro del Diritto terrà il suo primo
discorso. |