9.7.12. IL CARCIOFO BIANCO DEL VALLO DI DIANO

Il carciofo bianco del Vallo di Diano è un prodotto tipico del Basso Tanagro, la cui coltivazione pur praticata, allo stato attuale, soltanto in pochi ettari di terreno, situati nei comuni di Pertosa, Caggiano, Auletta e Salvitelle, costituisce una potenziale e rilevante risorsa per lo sviluppo economico del territorio.
Il carciofo bianco del Vallo di Diano, piccolo nelle sue dimensioni ma di straordinaria qualità, è una pianta erbacea non spontanea derivata dal cardo selvatico, che presenta capolini di colore chiaro a forma ellittica o anche, ma raramente sferica.
La sua parte edule, ovvero quella commestibile, è tenerissima, con “pappo” poco sviluppato sul ricettacolo, un particolare che ne fa un prodotto davvero unico, da salvaguardare e da valorizzare.
La sua raccolta inizia ai primi di aprile e prosegue fino a maggio inoltrato. E’ destinato sia al consumo fresco sia alla conservazione sott’olio, cosa quest’ultima praticata soprattutto a Pertosa e ad Auletta.
La grande richiesta del prodotto, da parte delle industrie conserviere, ha spinto le Comunità Montane della zona del Tanagro e del Vallo di Diano e i vari comuni interessati a sottoscrivere un programma di intesa che prevede la realizzazione di un alto standard qualitativo attraverso attività di selezione delle piante, la conservazione della tipicità della specie e una costante azione di promozione e di sostegno in fase di commercializzazione del prodotto.
Per aumentare la produzione, per i prossimi anni, si dovrà procedere alla messa a dimora di circa 100 mila piantine, mentre resterà costantemente fermo l’obiettivo di aumentare le superfici coltivabili, che dovranno essere individuate nel rispetto del contesto ambientale, senza compromettere o penalizzare la coltivazione di altre specie erbacee quali quelle cereali, foraggiere, orticole e floricole.