5.2. IL DUOMO DI SALERNO |
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Il
Duomo, che sorge nel cuore dell'antica Salerno, rappresenta una
delle più alte espressioni dell'architettura romanica della
Campania. |
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Figura 5. 9. La Porta dei leoni |
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Con la demolizione delle chiese di S. Maria
degli Angeli e di S. Giovanni Battista e le donazioni delle
famiglie patrizie salernitane si ricavarono i suoli su cui fu
edificata la nuova cattedrale reimpiegando colonne, capitelli,
architravi e lastre marmoree dei templi pagani della città. La
sua realizzazione avvenne in tempi brevissimi: già nel 1081 fu
terminato il primo nucleo rappresentato dalla Cripta, in cui
vennero riposte le spoglie di S.Matteo, e dei Santi e Martiri
salernitani. |
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Figura 5. 10. Campanile |
Figura 5. 11. Portale interno |
La facciata esterna, in stile neoclassico,
presenta un portale, alla cui base si notano un leone ed una
leonessa che allatta il suo piccolo (da qui il nome Porta dei
Leoni), simboli della potenza della Chiesa e della Carità, e un
architrave formato da un unico blocco di marmo scolpito, che
rappresenta un'elegante sintesi dell'arte ellenistica, orientale
e bizantina. All'estremità dell'architrave si notano una
scimmia, simbolo dell'eresia messa fuori dal Tempio, e un leone
rampante, simbolo della potenza di Dio. Sui bordi
dell'architrave una scritta in latino ricorda la pace tra
Roberto il Guiscardo e suo nipote Giordano, principe di Capua. |
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Figura 5. 12. L'atrio |
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Alla Basilica si accede attraverso tre porte
che si aprono sul pronao, delle quali solo quella centrale è di
bronzo, fusa a Costantinopoli nel 1099 e donata da un devoto di
nome Landolfo Butromile. Essa presenta 54 riquadri, dei quali 46
contengono una croce greca e le altre 6 presentano icone
raffiguranti S. Paolo, S. Pietro, S. Simeone, Gesù benedicente,
S. Matteo e la Vergine. |
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La navata centrale, separata dalle navate
minori da un duplice ordine di 11 grandi colonne incorporate da
grandi pilastri, presenta, all'altezza dell'arco della porta
bronzea, una bellissima lunetta in mosaico dell'XI secolo,
rappresentante S. Matteo benedicente. |
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Figura 5. 13. Abside delle crociate |
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Figura 5. 14. Ambone destro | Figura 5. 15. Ambone sinistro |
La navata minore di destra presenta, nella
lunetta, un affresco di Angelo Solimena, raffigurante la Madonna
col Bambino tra S. Agata e S. Caterina d'Alessandria,
protettrice della Scuola Medica Salernitana; un bellissimo
altorilievo in stucco del XV secolo, raffigurante la
crocifissione; un sarcofago romano del IV secolo con scena
raffigurante il trionfo di Bacco e Arianna; un affresco ad olio
di Andrea Sabatini, raffigurante i Re Magi; un affresco di
Francesco Solimena, raffigurante S. Gennaro e sei cappelle. |
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Figura 5. 16. Lunetta a mosaico | |
Figura 5. 17. Cripta |
Figura 5. 18. Cripta |
Attraverso due scale marmoree si accede alla
cripta, ideata dall'arcivescovo Alfano ed aperta al culto nel
1080, quando vi fu trasferito il corpo di S. Matteo. Essa ha
perduto lo stile originario romanico per acquisire, per opera di
Domenico Fontana lo stile barocco, che le conferisce un aspetto
di grande bellezza e di austera solennità. Al centro della
cripta, un elegante e ricco baldacchino, ornato dagli stemmi dei
reali di Spagna, sormonta la tomba di S. Matteo, mentre le
reliquie dei Santi Martiri Salernitani, Caio, Fortunato e Ante,
sono conservate in una cappella. |
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