10.5.11. LA FESTA DEL FUOCO E DELL'ACQUA A CAMPAGNA

I “Fucanoli” e la “Chiena”, sono due eventi di tradizione pagana, da tempo acquisiti al patrimonio culturale, folcloristico e religioso della città di Campagna, che si tramandano e si ripropongono rispettivamente nei mesi di gennaio e di agosto.
I fucanoli, un’antichissima tradizione conosciuta in tutta la Campania col nome di “Vampa e Sant’Antuono” che cade il 17 gennaio, rappresenta la celebrazione del trionfo della santità di S. Antonio Abate.
Durante questa manifestazione il centro storico di Campagna si ravviva del fuoco delle pire di legna e di fascine che vengono arse nei diversi quartieri cittadini e, tra il crepitio e il fumo dei fuochi, si allestiscono invitanti punti di ristoro, dove si possono degustare le specialità culinarie locali, in un contesto di suggestiva atmosfera invernale, resa accogliente e calda dai fucanoli, dall’ospitalità degli abitanti e dagli spettacoli di canti e balli tipici del territorio campagnanese.
In questo giorno si procede alla benedizione degli animali, dei quali il Santo è protettore. S. Antonio Abate, che morì nel 356 all’età di 80 anni dopo aver vissuto tanti anni della sua vita tra il deserto e la povera gente, non a caso, nell’ iconografia ci viene raffigurato con un bastone un porcellino e una fiamma, in quanto protettore anche del fuoco. Si racconta che il Santo, su richiesta degli uomini, si sia recato all’Inferno dove sia riuscito ad impossessarsi del fuoco, grazie all’aiuto del suo porcellino e del suo bastone.
Infatti il porcellino, scorazzando con furia e creando scompiglio tra i diavoli, permise al Santo di bruciare la punta del suo bastone di férula, un legno con midollo spugnoso che continua a bruciare di nascosto, senza che al di fuori si veda. Appena fuori dall’Inferno il Santo agitando il bastone, che riprendeva ad ardere, pronunciò le seguenti parole: “Fuoco, fuoco per ogni loco e per tutto il mondo”. Da quel momento, con grande contentezza degli uomini ci fu il fuoco sulla terra e S. Antonio tornò nel suo deserto a pregare.

La “chiena” è invece la festa dell’acqua, si tiene nel mese di agosto e consiste nel deviare il corso del fiume Tenza nelle strade del centro storico dando così la possibilità ai turisti e agli abitanti locali di rinfrescarsi dal caldo estivo attraverso giochi di acqua, “la secchiata”, e assistere alle manifestazioni artistiche che sono legate al tema della chiena o che si svolgono nell’acqua.
In questo periodo il centro storico si riempie di turisti, visitatori e anche di curiosi che possono ammirare, oltre alla chiena, le manifestazioni culturali ad essa legate, mostre d’arte, allestimento di artigianato locale, sagre, fiere e mercati, spettacoli teatrali e musicali per tutto il mese di agosto che ha il suo momento “clou” il giorno 15 con la festività della Madonna di Avigliano e le celebrazioni ad essa legate.

Figura 10. 61. La chiena