I
“Fucanoli” e la “Chiena”, sono due eventi di tradizione pagana, da
tempo acquisiti al patrimonio culturale, folcloristico e religioso
della città di Campagna, che si tramandano e si ripropongono
rispettivamente nei mesi di gennaio e di agosto.
I fucanoli, un’antichissima tradizione conosciuta in tutta la
Campania col nome di “Vampa e Sant’Antuono” che cade il 17
gennaio, rappresenta la celebrazione del trionfo della santità di
S. Antonio Abate.
Durante questa manifestazione il centro storico di Campagna
si ravviva del fuoco delle pire di legna e di fascine che vengono
arse nei diversi quartieri cittadini e, tra il crepitio e il fumo
dei fuochi, si allestiscono invitanti punti di ristoro, dove si
possono degustare le specialità culinarie locali, in un contesto
di suggestiva atmosfera invernale, resa accogliente e calda dai
fucanoli, dall’ospitalità degli abitanti e dagli spettacoli di
canti e balli tipici del territorio campagnanese.
In questo giorno si procede alla benedizione degli animali, dei
quali il Santo è protettore. S. Antonio Abate, che morì nel 356
all’età di 80 anni dopo aver vissuto tanti anni della sua vita tra
il deserto e la povera gente, non a caso, nell’ iconografia ci
viene raffigurato con un bastone un porcellino e una fiamma, in
quanto protettore anche del fuoco. Si
racconta che il Santo, su richiesta degli uomini, si sia recato
all’Inferno dove sia riuscito ad impossessarsi del fuoco, grazie
all’aiuto del suo porcellino e del suo bastone.
Infatti il porcellino, scorazzando con furia e creando scompiglio
tra i diavoli, permise al Santo di bruciare la punta del suo
bastone di férula, un legno con midollo spugnoso che continua a
bruciare di nascosto, senza che al di fuori si veda. Appena fuori
dall’Inferno il Santo agitando il bastone, che riprendeva ad
ardere, pronunciò le seguenti parole: “Fuoco, fuoco per ogni loco
e per tutto il mondo”. Da quel momento, con grande contentezza
degli uomini ci fu il fuoco sulla terra e S. Antonio tornò nel suo
deserto a pregare. |
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La
“chiena” è invece la festa dell’acqua, si tiene nel mese di
agosto e consiste nel deviare il corso del fiume Tenza nelle
strade del centro storico dando così la possibilità ai turisti e
agli abitanti locali di rinfrescarsi dal caldo estivo attraverso
giochi di acqua, “la secchiata”, e assistere alle
manifestazioni artistiche che sono legate al tema della chiena o
che si svolgono nell’acqua.
In questo periodo il centro storico si riempie di turisti,
visitatori e anche di curiosi che possono ammirare, oltre alla
chiena, le manifestazioni culturali ad essa legate, mostre
d’arte, allestimento di artigianato locale, sagre, fiere e
mercati, spettacoli teatrali e musicali per tutto il mese di
agosto che ha il suo momento “clou” il giorno 15 con la festività
della Madonna di Avigliano e le celebrazioni ad essa legate. |