10.4.15. LA FESTA DELLA MADONNA DELLA NEVE A CAMPORA

In molti luoghi legati alla terra per economia e per tradizioni, il 5 agosto, festa della Madonna della Neve, è l’occasione per chiudere con solennità il periodo del raccolto.
Come accade per molte feste religiose, anche questa viene utilizzata nell’intento di attribuire significati “cristiani” a feste pagane preesistenti, scandite dalle stagioni e strettamente legate alla cultura contadina e agreste.

La festa della Madonna della Neve risale ai primi secoli della storia della Chiesa, quando la Vergine apparve nel sonno del calore estivo, il 5 agosto del 356, ad un nobile romano e ad un Papa contemporaneamente, indicando sulla sommità del colle Esquilino a Roma, miracolosamente imbiancato di neve, il luogo dove si sarebbe dovuta costruire la chiesa a Lei dedicata: la futura Basilica di Santa Maria Maggiore, il più grande tempio mariano al mondo. A Campora, un ridente e ameno paese, circondato da boschi ricchi di funghi e da suggestivi paesaggi, situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, il 5 agosto si celebra la festa più importante del paese, in onore della Madonna della Neve. In tale occasione tutti i montanari, contadini e residenti della zona, compresi gli emigrati rientrati da ogni parte del mondo, si riversano nel piccolo centro cilentano per pregare e invocare la protezione della Vergine sulla montagna nella prossima stagione invernale e per propiziare nuovi e fecondi raccolti.

Figura 10. 43. Madonna della Neve

Una festa silenziosa: la gente di Campora non “rappresenta” la festa, ma la “vive”, avendo conservato quei valori e quelle motivazioni religiose che da secoli si sono profondamente radicati nella tradizione liturgica della comunità locale.
I festeggiamenti della Madonna della Neve hanno inizio nei primi giorni di agosto. Per alcuni giorni è un susseguirsi di canti, spettacoli, concerti e riti religiosi. Il 5 di agosto, culmine della festa, la statua della Madonna, uscita trionfalmente dalla chiesa-madre, viene portata in processione fino alla cappella posta sulla sommità di una ripida salita; il corteo gira tre volte intorno al piccolo edificio, con grande devozione e partecipazione popolare.
La preziosa statua della Madonna della Neve, realistica nelle sue fattezze, non tradisce mistici rapimenti ma dà l’impressione di voler raffigurare una madre qualunque, dall’espressione semplice e buona; è scortata nella processione dalla statua di S. Nicola, patrono di Campora, e dalle statue di S. Vito, S. Giuseppe e Santa Lucia, nonché dai numerosi fedeli e dalla banda musicale che sin dal mattino sfila per le vie del paese.
I festeggiamenti in onore della Madonna della Neve si concludono a notte inoltrata, dopo le manifestazioni canore e folcloristiche, con fuochi pirotecnici, tra la gioia di bambini e adulti.

Figura 10. 44. San Nicola Patrono di Campora