6.6.7. Il castello di S. Nicola de Thoro-Plano a Maiori

Fin dall'alto medioevo la città di Maiori, che rappresentò il baluardo difensivo del lato orientale del territorio amalfitano, era protetta dal castello S. Angelo costruito nel IX secolo che riuscì ad arrestare la prima invasione dei Longobardi prima di essere distrutto nell'839 dal principe salernitano Sicardo.
Dopo la morte di Sicardo si rese necessario provvedere a nuove opere difensive per proteggere gli abitanti di Maiori contro le incursioni dei saraceni. 

I Piccolomini, feudatari dell'epoca, fecero costruire un nuovo castello sul colle che domina dall'alto le contrade Accola e Carpineto che fu chiamato Thoro-Plano. Più che un castello, esso costituiva una rocca, capace di ospitare gli abitanti della città su una superficie di 7500 mq. compresa tra le mura.
La fortificazione racchiudeva un'antica chiesa a tre navate dedicata a S. Nicola de Thoro-Plano, caserme e ricoveri capaci di ospitare una folta guarnigione, magazzini e cisterne, mentre l'approvvigionamento idrico era assicurato da una sorgente che sporgeva sul lato di ponente. Attualmente conserva ancora la forma originaria con un perimetro poligonale a sette angoli che si sviluppava per circa 550 metri. Le cortine merlate, munite di feritoie e contrafforti, sono intercalati da nove piccole torri cilindriche alte circa otto metri.

Figura 6. 21. Maiori: Castello di S. Nicola de Thoro-Plano