4.18. MUSEI DELLE CIVILTÀ CONTADINE

Moio della Civitella
Un antico torchio Realizzato con il patrocinio e concorso finanziario del comune di Moio, è una interessante iniziativa didattica per le scuole. Il museo costituisce3 una completa e spettacolare attività della cultura del mondo rurale.
Comprende sei sezioni: 

  • Sezione domestica: si può visitare la casa del contadino con gli ambienti rustici e gli attrezzi usati in cucina, la stanza da letto e il mulino in pietra;

  • Sezione cerealicola: si possono ammirare l'aratro a chiodi, la zappa e attrezzi vari per la lavorazione del grano;

  • Sezione vinicola: di particolare importanza sono un'antica cantina , una gigantesca botte e attrezzi vari per la vendemmia;

  • Sezione tessile: accoglie un ricchissimo corredo di attrezzi, che mette in evidenza l'importanza, nel passato, di questo settore per l'economia della zona;

  • Sezione olivicola: sono presenti svariati strumenti per la lavorazione dell'olio, in particola un torchio in legno del XVII secolo;

  • Sezione storico-religiosa: in bacheche è contenuta una serie di fotografie, quadri e cartelloni raffiguranti personaggi e vicende locali del secolo scorso.

Ortodonico Cilento
Ubicato in un antico frantoio in disuso, conserva frantoi, torchi, ziri e numerosi altri attrezzi utilizzati per il lavoro dei campi e per le attività domestiche. Ad essi si sono aggiunti costumi e foto d'epoca che rappresentano un mosaico di storia e di vita vissuta.

Roscigno Vecchia
Ubicato nel centro abitato di Roscigno Vecchia, conserva attrezzi da lavoro dei contadini, degli artigiani e molti altri oggetti di uso comune, un tempo anche nelle abitazioni, ma oggi ormai scomparsi.

Vatolla
Ubicato nell'antico Palazzo De Vargas, conserva oltre duemila pezzi della testimonianza agricola e artigianale del paese e contiene illustrazioni dei cicli di lavorazione dei prodotti tipici del luogo.