4.11. IL MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA LUCANIA OCCIDENTALE DI PADULA

Il Museo Archeologico della Lucania Occidentale, sorto nel 1957 grazie all'opera di Venturino Panebianco, è collocato in quattro sale appositamente attrezzate, presso la Certosa di Padula.
In esso sono conservati oltre 15.000 reperti archeologici provenienti dalle necropoli del Vallo di Diano e in particolare da Sala Consilina e Padula.
Nelle prime due sale sono esposti i corredi funerari della prima metà dell'età del ferro (secc. IX-VIII a.C.) con le caratteristiche ceramiche decorate a figure geometriche, armi dell'età del bronzo, fusi e fibule di diverse forme. Al visitatore è inoltre offerta una vasta esposizione di corredi funerari dei secc. VII e VI a.C. nei quali accanto al ricchissimo repertorio di ceramiche indigene con decorazioni geometriche, appaiono vasi, coppe ioniche, aryballoi corinzi, balsamari del VI secolo, kylikes attiche a vernice nera e coppe a figure nere.
Nelle altre due sale sono esposti i corredi tombali dei secoli VI e V a.C. rinvenuti nei pressi di Padula con vasi attici a figure rosse e nere, rytha a teste femminili e sileniche; ma anche corredi del IV secolo a.C. con vasi a figure rosse di provenienza lucana e campana e ceramiche a vernice nere.

Figura 4.40. Una vetrina

Non mancano oggetti di periodi successivi rinvenuti tra Atena Lucana e Sala Consilina, come le antefisse ellenistiche, una base onoraria con dedica a Esculapio e vari frammenti di mosaici provenienti da una villa romana nei pressi di Padula.
Nel chiostro dell'antico cimitero dei monaci si trovano alcuni capitelli del III e II secolo a.C. provenienti da Teggiano e alcune iscrizioni e statue di età romana provenienti da Atena Lucana.