Il nocciolo è un
arbusto cespuglioso e raramente un albero, con foglie verdi ovali,
un poco acuminate e doppiamente dentate e rugose, che appartiene
al genere Coryllus, secondo alcuni della famiglia delle Betulacee,
secondo altri delle Fagacee, assai diffuso nella nostra flora
spontanea ed anche largamente coltivato, soprattutto nel
meridione, per la produzione dei frutti, detti nocciole o avellane
( da Abella, oggi Avellino ove questa pianta era conosciuta e
coltivata).
Le piante sono monoiche con fiori maschili e femminili posti in
diversi punti della medesima pianta: i primi, grigiastri e poi
gialli alla maturazione, leggermente spostati all’estremità dei
rami, formano lunghe e pendule infiorescenze; i secondi, posti
alle ascelle delle foglie, formano piccole infiorescenze simili a
gemme, circondati da braticole villose che si accrescono nel
frutto avvolgendolo in modo da formare un involucro carnoso alla
base e fogliaceo all’apice, detto cupola. |
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Il frutto è un grosso achenio a pericarpo legnoso dal colore
rosso mattone striato, contenente di norma un solo seme, detto
appunto la nocciola.
Nella provincia di Salerno la coltivazione del nocciolo viene
praticata da tempi immemorabili.
Nelle valli dell’Irno e del Picentino, in particolare nei
comuni di Galvanico, Castiglione dei Genovesi, Fisciano, Giffoni
Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Rovella, San
Cipriano Picentino e parte dei territori di Acerno, Baronissi,
Montecorvino Pugliano, Olevano sul Tusciano e San Mango Piemonte,
si registra la presenza di una particolare e antica varietà di
nocciola detta “tonda di Giffoni”.
La tonda di Giffoni, un achenio indeiscente di peso medio pari
a 2,5 grammi con guscio di medio spessore e nucule in numero di
2-4 per gruppo, dalla polpa bianca e consistente, è per qualità e
gusto aromatico, la regina delle nocciole.
Nel 1997, su proposta dell’associazione Produttori, ha
ottenuto, con regolamento CEE N. 2325, il marchio IGP (Guce N.
L322/33 del 25/11/97).
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Per le sue caratteristiche organolettiche e nutritive, per la
sua forma tonda e per la sua pelabilità, la rendono
particolarmente adatta alla trasformazione industriale.
Oltre a costituire, insieme al cioccolato, un ingrediente
fondamentale di torroni, gianduiotti, cioccolatini, croccanti e
gelati, le nocciole di Giffoni sono utilizzate intere, in polvere
o in pasta per farciture, torte e pasticcini.
Nei dolci o come frutto, infornata o al naturale, considerata
un’ottima integrazione alimentare per i più piccoli e gli sportivi
e consigliata in gravidanza per l’alto contenuto di potassio, la
nocciola di Giffoni ha conquistato nel tempo un posto di
eccellenza tra gli alimenti tipici del Mediterraneo,
rappresentando anche un elemento chiave per lo sviluppo
dell’economia agroalimentare salernitana. |