7.10. OASI DELLE GROTTE DEL BUSSENTO DI MORIGERATI

Figura 7. 29. Il Monte Cervati Figura 7. 30. Il fiume Bussento
Nel parco Nazionale del Cilento, tra il Golfo di Policastro e il massiccio del Cervati, si trova l’Oasi delle Grotte del Bussento, un ambiente incontaminato del territorio cilentano, di 207 ettari di superficie, di particolare valore naturalistico e paesaggistico, gestito, dal 1995, dal WWF in convenzione con il comune di Morigerati.
Il Bussento, che nasce dalle falde del monte Cervati, attraversando un territorio di natura prevalentemente calcarea, crea, nel suo percorso, un ambiente ipogeo fluviale di particolare bellezza costituito da gole, valli fluviali e fenomeni carsici vari, e forma, ove il fiume si inabissa tra Caselle in Pittari e Morigerati, un imponente inghiottitoio detto la Grotta del Bussento.
Ed è proprio grazie a questo particolare inabissamento del fiume che si è originato un sistema di grotte percorribile per circa 600 metri, con cascate, grandi salti e laghi sotterranei, ancora oggi non del tutto esplorate, che rappresentano un’attrazione per i turisti, che hanno l’opportunità di ammirare un percorso affascinante.
Il fondo della gola del fiume Bussento offre un ambiente suggestivo in cui la vegetazione è caratterizzata dalla presenza di Muschi e Felci e, tra gli alberi, di Salici e Ontani. In alto, in posizione dominante sul vallone si estende una lecceta ben conservata. Sui versanti esposti a nord il Leccio si accompagna alla Roverella, al Carpino e al Frassino, mentre sul versante opposto, più esposto al sole del sud, predominano la macchia mediterranea e piante amanti del clima caldo-arido come l’euforbia arborea, l’ampelodesma e il lentisco.
La presenza di molte specie animali, alcune delle quali in via di estinzione, conferma l’importanza di conservare integro l’ecosistema del fiume Bussento; la fauna acquatica è caratterizzata dalla presenza di Trote, di Gamberi e Granchi di fiume, e si possono individuare i segni del passaggio della Lontra. Nel bosco di Leccio si possono incontrare invece le tracce di mammiferi quali l’Istrice, il Gatto selvatico e il Lupo.
Tra gli uccelli significativi sono i rapaci come il raro Astore, il Gheppio, il Nibbio bruno, il Nibbio reale, e l’altrettanto imponente Corvo imperiale.