8.23. L'ARTE DELLA PIROGRAFIA

Oggi che l’arte popolare si va riscoprendo, si è riusciti anche a valorizzare la produzione di quegli artisti che raramente nella nostra provincia hanno trovato il modo di esprimersi attraverso i canali ufficiali.
Il mondo dei “senza storia” che non trova altra collocazione nella società se non con la fatica quotidiana, ha sempre cercato nell’espressività dell’immagine, nella rappresentazione del passato, nella profusione di motivi ornamentali dai colori tenui o vivaci, la possibilità di elevarsi ad una dignità spirituale esternando i propri sentimenti e le proprie aspirazioni nel raffigurare l’antico come desiderio di conoscenza, e di celebrare le bellezze della natura e delle cose che hanno rappresentato i punti di riferimento della vita sociale della nostra comunità.
Gaetano Rispoli di Salerno dedica gran parte del suo tempo libero a realizzare opere grafiche che riproducono monumenti, chiese, vicoli, piazze e fontane della Salerno antica.

Figura 8. 101. Gaetano Rispoli: Acquedotto Figura 8. 102. Gaetano Rispoli: Piazza Flavio Gioia

Tra le sue opere più importanti meritano di essere menzionate: il castello di Arechi, la Bastiglia, il vicolo di Castelterracena, piazza Flavio Gioia con l’antica fontana, un caratteristico angolo di via Guaimario IV, l’acquedotto medioevale di via Arce e la fontana di Via S. Benedetto.
La tecnica utilizzata dal Rispoli è quella della pirografia (dai termini greci che indicano il fuoco e il disegno) che consiste nell’incidere un disegno, un’immagine o una creazione della fantasia con uno stilo metallico, in genere d’acciaio, a punta incandescente su legno, osso, cuoio, pelle, velluto o altro materiale.