7.15. PARCO MARINO DI CASTELLABATE

Tra Punta Tresino e Punta Licosa, è situato il Parco Marino di Castellabate, con un’area di circa 5800 ha, istituito nel 1973 e primo del genere in Italia, solo da qualche anno incluso nelle nuove aree di reperimento di zone protette e prossimo ad essere riconosciuto.
Le splendide insenature di Pastina, Marinella e Lago di Punta del Tresino con le sue grotte e cadute, l’incantevole golfo di Santa Maria di Castellabate con la sua scogliera e gli interminabili arenili, la suggestiva S. Marco con il suo porto greco-romano e la placida Licosa, il verde intenso delle colline, l’azzurro del mare e del cielo, fanno di questo lembo della costa cilentana un quadro di fine gusto pittorico. La vegetazione terrestre, immediatamente vicino al mare, è rappresentata soprattutto da specie in grado di resistere a condizioni di elevata aridità e a forti concentrazioni saline, come la Rughetta di mare, l’Eringio, il Papavero della sabbia, il Giglio delle spiagge, la Soldanella e lo Sparto pungente.

Figura 7. 47. Parco Marino di Castellabate

Sui promontori di Punta Tresino e Punta Licosa, oltre alla cosiddetta macchia mediterranea formata da specie legnose che tendono a mantenere un aspetto arbustivo e cespuglioso, rappresentata da Mirto, Lentisco, Erica e Rosmarino, sono presenti il Pino d’Aleppo, inserito tra i biotopi di rilevante interesse vegetazionale, e la Vallonea, una quercia segnalata in Italia solo in Puglia e in Basilicata, oltre che in questi luoghi.
Nello splendido mare, a vaste praterie di Posidonia Oceanica, Albero di Mare e Vidalia, si alternano anfratti e grotte, habitat naturale per la maggior parte delle specie mediterranee. Qui la Cernia maculata o quella bruna, Polpi e Murene, Saraghi, Aragoste, Cicale e Grancevole sono di casa. Tra gli uccelli non è raro imbattersi nel Gabbiano reale, nel Gabbiano roseo, nel Gabbiano corso , nel Beccapesci e nel Mignattino.

Figura 7. 48. Pini d'Aleppo

Figura 7. 49. Gorgonia Figura 7. 50. Stella marina