Il
Parco Diecimare, istituito con legge regionale n° 45 del 29 maggio
1980, si estende su una superficie di circa 220 Km2 lungo la linea
spartiacque delle colline nord-orientali del comune di Cava de’
Tirreni.
Fanno parte del Parco le seguenti località : Pennera, Vallone del
Falco, Casa Longo, Pettaiarella, Falone, Monte Caruso e una
piccola parte della valle Diecimare. Dal Centro Visite, situato
all’ingresso del Parco, partono quattro sentieri:
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il “sentiero natura”, ideale per le
scolaresche;
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il “sentiero del Falco”, lungo il quale è
possibile osservare i rapaci;
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il “sentiero del Bosco” che si percorre
completamente all’ombra;
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il “sentiero dei Due Golfi” da cui è possibile
osservare sia il Golfo di Napoli che quello di Salerno.
Al centro del Parco è presente un piccolo Museo
Naturalistico e una mostra sui prodotti tipici dell’area. |
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Lungo il percorso “Natura” sono state create
l’area didattica del Bombo per lo studio degli insetti e la casa
delle api ove è possibile ammirare le api al lavoro.
All’interno del bosco sono state realizzate l’Aula Verde e il
Giardino delle Orchidee dove è possibile ammirare questi splendidi
fiori.
Il territorio, fondamentalmente integro, mira alla conservazione
del suo patrimonio boschivo che annovera specie arboree
colonizzatrici come l’Ontano napoletano, e specie miste come
l’Abete bianco, il Cipresso, il Castagno oltre al Faggio, al
Carpino, all’Olmo e al Frassino. Un’eccezione è la presenza
dell’Agrifoglio, albero che normalmente vive a quote superiori.
Il bosco, che ammanta la spigolosa Forcella di Cava, presenta un
ambiente unico e tutto da scoprire, rispetto a quello steppico e
brullo del Monte Caruso.
Infatti la macchia che si trova lungo le sue pendici, costituita
per lo più da sempreverdi quali il Mirto, il Leccio, il Lentisco,
l’Olivastro, l’Erica, il Ginepro e la Ginestra, forma delle isole
dove gli animali trovano cibo e rifugio.
La macchia è circondata dalle essenze caratteristiche degli
ambienti steppici meridionali quali il Finocchio selvatico, la
Carota selvatica, l’Asfodelo bianco, il Cisto rosa e quello
bianco. Questa miscela di essenze garantisce una incredibile
presenza di farfalle, insetti e insettivori. Il Macaone, una
elegantissima e variopinta farfalla presente soprattutto nei mesi
primaverilicostituisce il simbolo del Parco.
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Le sezioni boschive di Pennera, Pettaiarella e Monte Careno presentano
una flora erbacea molto interessante e variegata che comprende
l’Orchidea Italica con foglie lanceolate e fiori rosei, l’Orchidea Simia
con foglie ovali e fiori rosei, l’Orchidea Militare con fiori in spiga
ovoidi di colore rosa-pallido, l’Orchidea Maculata, l’Ofride Apifer, l’Ofride
Bombilifera e l’Ofride Gialla.
In primavera i prati del Parco sono popolati da numerose piante
aromatiche e medicinali quali il Timo, la Ruta, la Lavanda, le
Borragine, il Crescione e tantissime altre.
Le fioriture violacee di Crochi insieme a quelle celesti dell’Anemone
appennina trasformano il sottobosco in un tappeto coloratissimo.
L’elemento faunistico che caratterizza il Parco è rappresentato dai che
vivono e nidificano lungo le pendici del Monte Careno: il Gheppio, la
Poiana, il Falco pellegrino, lo Sparviero, il Barbagianni, l’Allocco e
la Civetta.
Tra i tronchi del Castagno è possibile ascoltare il tambureggiare del
Picchio verde, del Picchio rosso maggiore e il Rampichino.
Tra i passeriformi che popolano il Parco annoveriamo il Fringuello, la
Cincia, la Cutrettola, il Passero e la Capinera.
Avvistamenti eccezionali si possono fare durante i periodi di migrazione
allorché specie rare come il Gruccione, l’Upupa, il Rigogolo e il Cuculo
sostano nel Parco.
I mammiferi presenti nell’area sono rappresentati dal Tasso, dal Riccio,
dall’Arvicola, dalla Donnola, dalla Volpe, dal Cinghiale, dalla Talpa e
dalla Lepre.
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