In
pochi anni nella provincia di Salerno sono aumentati eventi civili
e manifestazioni artistiche e culturali capaci di attirare
personaggi del mondo della cultura, del cinema, della musica,
dello sport, e soprattutto migliaia di turisti; sono state inoltre
riscoperte e fatte rivivere feste e tradizioni che erano state
dimenticate.
In una terra come la nostra, così complessa, variegata, ricca di
contraddizioni, in cui è difficile separare con certezza il sacro
dal profano, folklore e religiosità sono così strettamente legati,
da essere difficilmente distinguibili.
Le principali tradizioni popolari salernitane affondano le loro
radici nei miti pagani, nella leggenda, talvolta nel mistero, e
sono spesso caratterizzati dall’amore per una religiosità che il
più delle volte diventa motivo di oblio e di speranza: oblio delle
quotidiane difficoltà dell’esistere, speranza in un risolutivo
intervento provvidenzialistico.
Oltre al giorno della festa patronale, nel mondo cittadino e
rurale salernitano sono particolarmente sentite le feste cicliche,
cioè quelle che ricorrono secondo scadenze legate al volgere
dell’anno cosmico e dell’anno liturgico della chiesa cattolica, e
che ancora continuano a coinvolgere sentimentalmente, spesso a
livello di inconscio anche coloro che per ragioni di lavoro sono
costretti a vivere lontano da questa terra.
Ancora oggi, durante le processioni la statua del Santo viene
adornata di doni in gioielli e denaro o inghirlandata di fiori;
come nei tempi più antichi ancora oggi il popolo accorre in massa
per venerarne la potenza e invocarne la protezione, recando
oggetti votivi dalle forme più svariate, in un rito direttamente
collegato con quello di Cerere, divinità pagana protettrice delle
messi e dell’abbondanza, e di Mercurio, simbolo della virilità e
della fecondità.
Nei pellegrinaggi verso i santuari sparsi nel territorio
salernitano, si esprime l’animo popolare, si rivivono gli antichi
riti, si offre una grande occasione di incontro tra micro-culture,
a volte tra loro lontane, che trovano periodicamente una feconda
possibilità di scambi culturali.
Il nostro breve viaggio tra eventi, manifestazioni storiche,
feste, folklore e tradizioni popolari salernitane, attraverso la
gestualità e i riti legati a queste occasioni di incontro, servirà
a ricordarne nel tempo lo stato attuale, come testimonianza di una
parte della nostra storia il cui significato etico ha segnato la
nostra vita e sarà trasmesso fecondamente ai nostri figli. |