7.6. RISERVA NATURALE ORIENTATA "VALLE DELLE FERRIERE"

La riserva naturale orientata “Valle delle ferriere”, istituita con D.M. 29/3/72, è inserita tra le 41 biogenetiche italiane censite dal Consiglio d’Europa ed attualmente di proprietà del Ministero delle Risorse Agricole Alimentari e Forestali. La riserva, che si estende su una superficie di circa 455 ha., è situata nel versante amalfitano della penisola sorrentina in un’ampia valle tra i monti di Scala e il vallone Grevone, al confine tra Amalfi e Agerola.
Questa valle, una volta sede dei corpi di fabbrica (detti anche Ferriere) che servivano per la lavorazione artigianale della famosa carta di Amalfi, esposta a sud e protetta dai venti freddi, costituisce un ecosistema tipico delle zone subtropicali, riproducendo in pratica un ambiente naturale caratterizzato da elevata piovosità ed assenza di escursioni termiche.
La natura del luogo si presenta ombrosa, sempre immersa nel fitto verde della vegetazione, con una notevole ricchezza di acque provenienti dalle montagne sovrastanti e che formano un infinito numero di piccole e grandi cascate, di rivoli, salti, vasche e torrenti.
In tale contesto straordinario trova l’habitat ideale sul fondovalle la formazione di un bosco misto costituito da Castagno, Ontano napoletano, Carpino nero, Roverella, Acero e Leccio. Ma la vegetazione che ha consentito alla Valle delle Ferriere il riconoscimento di Riserva Naturale Orientata, è rappresentata dalle specie rare di felci quali la Lingua cervina dalle lunghe foglie lobate e lucide e la Woodwardia Radicans risalente ad epoche antichissime, che crescono e sopravvivono solo in questo ambiente.

Figura 7. 17. Cascata del torrente Canneto
Figura 7. 18. Picchio

Lungo il sentiero che costeggia il torrente Canneto vivono singolari animaletti come la Salamandra dagli occhiali e la Salamandra pezzata, ma anche il Rospo comune e la Rana appenninica. Nei boschi, nelle macchie e selle rupi si trovano il Falco pellegrino, che in questa zona nidifica, lo Sparviero, il Merlo, la Ghiandaia e il Picchio.
Nella riserva l’accesso è consentito, previa autorizzazione del Corpo Forestale dello Stato, solo per motivi di studio, per fini educativi, per escursioni naturalistiche, per compiti amministrativi e di vigilanza, restando vietata qualsiasi altra attività.