6.4.2. Il castello di Sala Consilina

Da circa mille anni, con la sua possente mole, il castello di Sala Consilina corona l'abitato della città e domina il Vallo di Diano dall'alto dei suoi 819 m. sul livello del mare.
Non si hanno notizie sicure della sua fondazione, ma è comunque certo che, intorno all'anno mille, costituitosi il ducato di Salerno, Roberto il Guiscardo iniziò la costruzione fortificata nella parte più elevata di Sala, dotandola di una cinta muraria, che nei secoli successivi fu prolungata e munita di torri di guardia circolari e quadrate a difesa e sorveglianza del territorio.
Il castello subì la distruzione e l'incendio una prima volta nel 1246 dalle truppe di Federico II di Svevia e successivamente nel 1497 ad opera di Ferrante d'Aragona che intese in tal modo eliminare il pericolo derivante dalla formidabile struttura della fortezza e costringendo alla fuga il principe Sanseverino.
Si racconta che in un bastione fossero state murate vive la moglie e la figlia dell'avversario sconfitto, lasciando nel muro alcuni piccoli fori per l'aria e prolungare in tal modo la lenta agonia. Ricostruito dal principe Filomarino, venne nel 1550 in signoria del nipote principe Carafa, messo a morte dai salesi per il suo carattere dispotico e sanguinario. Dopo tali eventi non vi furono nel Vallo altri episodi bellici e, dal XVII secolo in poi, il castello di Sala perse la sua funzione difensiva e fu, con gli anni, abbandonato.

Figura 6. 12. Castello di Sala Consilina

Il tempo e ancor più il terremoto del 1857 hanno procurato notevoli danni alla struttura.
Attualmente è possibile vedere solo i ruderi dei cinque recinti fortificati con al centro il mastio con un'altissima torre e il tratto di cortina interrotto da torri cilindriche che dominano, dall'alto e a distanza, l'abitato di Sala.