6.3.3. Il castello di Sarno

Alle pendici del monte Sarno, un contrafforte dell'Appennino Campano, si collocano i ruderi dell'antico castello di Sarno, con avanzi delle mura di cinta e di sei torri, delle quali due probabilmente di origine romana, mentre le altre sono longobarde e normanne.
Durante la congiura dei baroni fu teatro di aspre lotte tra Ferrante d'Aragona e il feudatario del castello, il conte Francesco Coppola, ritenuto uno dei principali cospiratori. Costretto alla resa dopo un assedio del castello, il conte, prima perdonato, fu poi condannato a morte.
Il castello ospitò Carlo I, Renato d'Angiò e Ferrante d'Aragona che provvidero, ciascuno a suo tempo, a restaurarlo e a fortificarlo. Fu preferito da Alfonso I per i suoi incontri segreti con la bella Lucrezia, a cui sembra che lo donasse. In seguito ospitò Jacopo Sannazzaro che qui compose il poemetto Salices.

 

Figura 6. 6. Il castello di Sarno