10.2.7. LA RIEVOCAZIONE DELLO SBARCO DI PISACANE A SAPRI

Come ogni anno, nella prima settimana di agosto la storia torna nella città della Spigolatrice con la suggestiva rievocazione dello sbarco di Carlo Pisacane, che richiama a Sapri e nel Golfo di Policastro storici, letterati, meridionalisti e soprattutto migliaia di turisti.
Un evento storico-drammatico organizzato dal Comune di Sapri che, con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo e Spettacolo della Regione Campania e l’Ente Provinciale per il Turismo, ha saputo costruire un momento di grande spettacolo e al tempo stesso ampliato e amplificato il dibattito culturale sui problemi del Mezzogiorno.
La Manifestazione, una settimana dedicata alla storia, è articolata in un vasto programma culturale che sarà incentrato non solo sulla spettacolarità dello sbarco ma anche su momenti di grande spessore: il triangolare che si svolge al Campo Italia e che vede coinvolti atleti di etnie e religioni diverse; l’attribuzione del premio “Pisacane” a personaggi della comunicazione e della cultura per il loro impegno e professionalità, e del premio “Spigolatrice”, una vera e propria borsa di studio per sviluppare la ricerca sul bel capitano che ammaliò la giovane spigolatrice saprese; l’esibizione in piazza S. Giovanni di gruppi folcloristici, cavalieri, trombonieri e sbandieratori.

Il sabato è la giornata del mito. Essa rievoca la conclusione, il 2 luglio 1857 della tragica spedizione dei Trecento di Carlo Pisacane, commemorati nella poesia la Spigolatrice di Sapri di Luigi Mercantini: “Eran trecento, eran giovani e forti e sono morti”.
Il 25 giugno 1857 Carlo Pisacane e 24 suoi compagni, tra cui Nicotera e Falcone, imbarcatisi su un piroscafo di linea diretto a Cagliari, costrinsero l’equipaggio a puntare su Ponza ove riuscirono a liberare 323 detenuti, di cui solo una dozzina condannati per motivi politici. Anche gli altri, disertori e criminali comuni, si arruolarono nella spedizione che proseguì per Sapri per dare inizio all’insurrezione rivoluzionaria nel Mezzogiorno.
Il bel sogno dell’eroico capitano di costruire, dal Sud, la sua patria Italia, non fu sorretto dalla popolazione del luogo, messa in allarme dal governo di Napoli che aveva sparso la notizia che quella in arrivo era una banda di malviventi evasi dalle galere e minacciato severissime rappresaglie contro chi avesse con essa solidarizzato.

Figura 10. 14. Morte di Carlo Pisacane

Il 1° luglio i Trecento di Pisacane ebbero un duro scontro con un reparto del 7° cacciatori borbonico, perdendo la metà dei suoi uomini, sull’altra metà, che cercava scampo verso il Cilento, si avventarono il 2 luglio, nei pressi di Sanza, proprio quei contadini che Pisacane intendeva sollevare, imprestando loro energie e idealità rivoluzionarie. Ferito, Pisacane preferì uccidersi con un colpo di pistola, imitato dall’amico Falcone. Giovanni Nicotera finì con alcuni sopravvissuti davanti al tribunale militare di Salerno ove fu condannato al carcere a vita, che per sua fortuna si ridusse a soli tre anni, perché nel 1860 fu liberato da Giuseppe Garibaldi.

  Figura 10. 15. La spigolatrice sullo scoglio dello "Scialandro"

Sono circa 200 i figuranti in abiti d’epoca che, dalle 18.00 danno vita al corteo storico che si snoda fra le vie della città. Alle 19.00 è previsto l’arrivo del corteo a Largo Trecento, punto di attracco della nave di Pisacane ove sarà deposta una corona di alloro e sarà celebrata una funzione religiosa. Dopo questo momento solenne il corteo riparte per concludere il proprio itinerario.
Alle 22.00 avviene lo sbarco sulla spiaggia, in località Brizzi, ed allora in questo palcoscenico naturale, nella splendida baia saprese, si accenderanno i riflettori e si avrà come per incanto la sensazione di essere su un set cinematografico.
C’è sempre un momento di grande curiosità nell’attesa di scoprire quali cambiamenti sono stati apportati nelle scenografie e nell’allestimento degli ambienti rispetto agli anni precedenti, ma anche una forte consapevolezza che questa serata è un grosso volano di lancio per una città che si candida ad essere una delle perle del turismo del Mediterraneo.