10.2.7. LA RIEVOCAZIONE DELLO SBARCO DI PISACANE A SAPRI |
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Come
ogni anno, nella prima settimana di agosto la storia torna nella
città della Spigolatrice con la suggestiva rievocazione dello
sbarco di Carlo Pisacane, che richiama a Sapri e nel Golfo di
Policastro storici, letterati, meridionalisti e soprattutto
migliaia di turisti. |
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Il sabato è la giornata del mito. Essa rievoca
la conclusione, il 2 luglio 1857 della tragica spedizione dei
Trecento di Carlo Pisacane, commemorati nella poesia la
Spigolatrice di Sapri di Luigi Mercantini: “Eran trecento, eran
giovani e forti e sono morti”. |
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Figura 10. 14. Morte di Carlo Pisacane | |
Il 1° luglio i Trecento di Pisacane ebbero un duro scontro con un reparto del 7° cacciatori borbonico, perdendo la metà dei suoi uomini, sull’altra metà, che cercava scampo verso il Cilento, si avventarono il 2 luglio, nei pressi di Sanza, proprio quei contadini che Pisacane intendeva sollevare, imprestando loro energie e idealità rivoluzionarie. Ferito, Pisacane preferì uccidersi con un colpo di pistola, imitato dall’amico Falcone. Giovanni Nicotera finì con alcuni sopravvissuti davanti al tribunale militare di Salerno ove fu condannato al carcere a vita, che per sua fortuna si ridusse a soli tre anni, perché nel 1860 fu liberato da Giuseppe Garibaldi. |
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Figura 10. 15. La spigolatrice sullo scoglio dello "Scialandro" | |
Sono circa 200 i figuranti in abiti d’epoca
che, dalle 18.00 danno vita al corteo storico che si snoda fra le
vie della città. Alle 19.00 è previsto l’arrivo del corteo a Largo
Trecento, punto di attracco della nave di Pisacane ove sarà
deposta una corona di alloro e sarà celebrata una funzione
religiosa. Dopo questo momento solenne il corteo riparte per
concludere il proprio itinerario. |
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