8.15. L'ARTE DELLA SCULTURA DEL LEGNO |
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A chi non è capitato, passeggiando lungo una spiaggia dopo una mareggiata o attraversando un bosco precedentemente incendiato, di immaginare, in un ceppo corroso della salsedine e in parte già modellato dal mare, in un relitto d’albero invecchiato o annerito dal fuoco, in una radice d’albero dalle forme contorte, la figura di un volto, la forma di un animale, il becco di un uccello? C’è chi a Salerno, da queste immaginazioni, ha saputo trarre nuovi percorsi e nuove forme di comunicazione, riciclando e lavorando questi avanzi della natura, con l’animo dell’artigiano ma con la passione dell’artista, facendoli rivivere in opere d’arte. |
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Figura 8. 88. Calvario | Figura 8. 89. La contesa |
Paolo Cibelli, che ha partecipato a ben tre
edizioni della Mostra Internazionale dell’artigianato Religioso di
Pompei e ha tenuto numerose mostre personali in vari centri
provinciali e presso alcuni Istituti superiori e scuole elementari
di Salerno, lavora e modella il legno con l’ausilio del martello e
dello scalpello, cercando di scoprire e far emergere da esso le
forme desiderate. |
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Figura 8. 90. Ora nona | Figura 8. 91. Una porta sulla vita |
Le sue sculture, ricche di valori morali oltre
che di religiosità, a metà strada tra il gusto della preziosità
artistica e l’attenzione minuziosa che è propria dei cultori
dell’artigianato, sono forme impetuose e imperiose che riescono a
tracciare il disegno di corpi e volti caratterizzati dal
sentimento della profondità che comunicavano nella loro bellezza
sentimenti arcani e nuovi. |
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