5.28. S. PIETRO A CORTE A SALERNO

San Pietro a Corte costituisce la più importante fondazione longobarda esistente in città, essendo stata la sede della corte principesca.
Dalle fonti storiche letterarie si sa che la fondazione si deve al principe Arechi II, che nel 787 spostò la capitale del Ducato della Longobardia Minore, da Benevento a Salerno e per questo costruì il palazzo, nell'ambito di considerevoli lavori di ristrutturazione della città. Il palazzo di Arechi si estendeva nella parte bassa della città lungo il mare, occupando l'area tra via Roma a sud, via porta di mare ad ovest, vico Adelperga a nord, vicolo Corte Antica o più avanti vicolo della Neve. Il palazzo arrivava fino al mare, sul quale si aprivano gli arsenali con i ricoveri delle navi.
Annessa palazzo, con cui costituiva un sol corpo unitario, vi era l'importante cappella di S.Pietro a Corte, autonoma della giurisdizione dell'arcivescovo di Salerno perché di regio patronato.
Il sito è articolato in più strati verticali, che vanno dalle terme romane fino all'alta cappella palatina sovrastante di diversi metri, trasformate in età moderna in Regia Abbazia.

Figura 5. 81. San Pietro a Corte

Figura 5. 82. San Pietro a Corte: San Giacomo

Le strutture di fondazione della Cappella Palatina costituite da grossi pilastri, sono poggiate sul frigidarium di un complesso termale di età imperiale del II secolo, successivamente utilizzato come sepolcreto dalle prime comunità cristiane di Salerno. In corrispondenza, in alto, è collocato un ampio salone che doveva corrispondere alla Cappella Palatina, parte di un complesso più ampio, alla quale si accedeva dall'alto e non dal basso.
Questo ambiente sopraelevato è stato modificato sia nel 1567 ad opera di Decio Carraciolo, il quale lo ha fornito anche dell'attuale scala di accesso, sia a fine Settecento ad opera del rettore Pignatelli.
Negli ambienti dell'ipogeo sono venuti alla luce una serie di dipinti murali che evidenziano una influenza bizantina del tardo XII secolo. All'età moderna appartiene una grossa pala lignea tardomanierista, datata 1590, raffigurante Madonna con Bambino e Santi.
Accanto alla Chiesa, sul lato nord si trova un piccolo campanile, la cui cronologia è successiva al XII secolo.
Addossato al complesso medioevale si trova una piccola cappella detta di S. Anna la cui volta è dipinta con scene mariane, opera del pittore Filippo Pennino del secondo decennio del XVIII secolo. Ma sulla parete attigua a S. Pietro a Corte, quindi la meridionale della cappella, è collocato un secondo dipinto raffigurante S. Anna con la Vergine bambina e due santi, la cui cronologia non supera la metà del XVI secolo.