San
Pietro a Corte costituisce la più importante fondazione
longobarda esistente in città, essendo stata la sede della
corte principesca.
Dalle fonti storiche letterarie si sa che la fondazione si deve
al principe Arechi II, che nel 787 spostò la capitale del
Ducato della Longobardia Minore, da Benevento a Salerno e per
questo costruì il palazzo, nell'ambito di considerevoli lavori
di ristrutturazione della città. Il palazzo di Arechi si
estendeva nella parte bassa della città lungo il mare,
occupando l'area tra via Roma a sud, via porta di mare ad ovest,
vico Adelperga a nord, vicolo Corte Antica o più avanti vicolo
della Neve. Il palazzo arrivava fino al mare, sul quale si
aprivano gli arsenali con i ricoveri delle navi.
Annessa palazzo, con cui costituiva un sol corpo unitario, vi
era l'importante cappella di S.Pietro a Corte, autonoma della
giurisdizione dell'arcivescovo di Salerno perché di regio
patronato.
Il sito è articolato in più strati verticali, che vanno dalle
terme romane fino all'alta cappella palatina sovrastante di
diversi metri, trasformate in età moderna in Regia Abbazia.
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Le strutture di fondazione della Cappella
Palatina costituite da grossi pilastri, sono poggiate sul
frigidarium di un complesso termale di età imperiale del II
secolo, successivamente utilizzato come sepolcreto dalle prime
comunità cristiane di Salerno. In corrispondenza, in alto, è
collocato un ampio salone che doveva corrispondere alla Cappella
Palatina, parte di un complesso più ampio, alla quale si
accedeva dall'alto e non dal basso.
Questo ambiente sopraelevato è stato modificato sia nel 1567 ad
opera di Decio Carraciolo, il quale lo ha fornito anche
dell'attuale scala di accesso, sia a fine Settecento ad opera
del rettore Pignatelli.
Negli ambienti dell'ipogeo sono venuti alla luce una serie di
dipinti murali che evidenziano una influenza bizantina del tardo
XII secolo. All'età moderna appartiene una grossa pala lignea
tardomanierista, datata 1590, raffigurante Madonna con Bambino e
Santi.
Accanto alla Chiesa, sul lato nord si trova un piccolo
campanile, la cui cronologia è successiva al XII secolo.
Addossato al complesso medioevale si trova una piccola cappella
detta di S. Anna la cui volta è dipinta con scene mariane,
opera del pittore Filippo Pennino del secondo decennio del XVIII
secolo. Ma sulla parete attigua a S. Pietro a Corte, quindi la
meridionale della cappella, è collocato un secondo dipinto
raffigurante S. Anna con la Vergine bambina e due santi, la cui
cronologia non supera la metà del XVI secolo. |