9.5. I VINI SALERNITANI

L’Italia è, per antonomasia, la patria del vino. Il nome di Enotria, con il quale veniva designata, secondo gli storici, la nostra penisola sembra confermare anche sul piano della leggenda e dei miti, oltre che su quello della tradizione storica, la definizione di “terra del vino”.
La vite è coltivata, con varia intensità, in tutte le regioni italiane, le cui differenti caratteristiche geomorfologiche e climatiche concorrono alla formazione e alla produzione dei più svariati tipi di vino.

Figura 9. 24. Uva bianca Figura 9. 25. Uva nera

Il territorio salernitano è disseminato di testimonianze, di reperti che documentano la produzione della vite e l’eccellente qualità dei suoi prodotti.
La provincia di Salerno, con le sue tecniche raffinate di coltivazione e di vinificazione, è in grado di offrire una vasta e ben articolata gamma di prodotti idonei a soddisfare l’esigenza e il gusto dei consumatori.
Il suggestivo e incontaminato territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e la splendida Costiera Amalfitana includono ben tre delle denominazioni enologiche dell’interessante panorama vitivinicolo campano: Castel San Lorenzo DOC, Cilento DOC e Costa di Amalfi DOC che tutelano le caratteristiche produttive di queste zone, espresse con uve presenti da decenni e quindi considerabili tradizionali. Sono invece ad Indicazione Geografica Tipica (IGT) i vini Colli di Salerno e Paestum.

9.5.1. Vino DOC Castel San Lorenzo
          (D.P.C. 06-011-91)

La Denominazione di Origine Controllata Castel San Lorenzo si estende interamente nei territori dei comuni di Castel San Lorenzo, Felitto e Bellosguardo, e in parte nei comuni di Aquara, Castelcivita, Roccadaspide, Magliano Vetere e Ottati.
Le condizioni pedoclimatiche hanno reso queste zone adatte alla coltivazione della vite da tempi remoti e il disciplinare ne tutela le specificità culturali ampelografiche preesistenti.
I vini prodotti con tale denominazione sono:
il Bianco, ottenuto dalle uve Trebbiano e Malvasia, è un vino di eccellenti qualità, particolarmente armonico in tutte le sue componenti. Si abbina con antipasti, primi piatti di mare, carni bianche e pesce;
il Rosato, ottenuto dalla vinificazione delle uve Barbera e Sangiovese, è un vino dal colore rosa e molto fine al gusto, particolarmente adatto per antipasti bianchi, minestre, primi piatti delicati e pesci a zuppa o al forno;
il Rosso, ottenuto dalla miscela delle uve Barbera e Sangiovese, è un vino con caratteristiche di pregio notevoli e con un gusto leggermente erbaceo caratteristico. Viene abbinato ad antipasti ricchi e primi piatti saporosi e ad arrosti e grigliate di carne;

Figura 9. 26. Vini Castel San Lorenzo

il Barbera, prodotto tradizionale della Valle del Calore, è ottenuto secondo i carismi della moderna enologia per esaltarne le peculiari caratteristiche che fanno di questo vino un prodotto di naturale pregio. Viene abbinato a piatti elaborati, umidi, stufati e grigliate;
il Barbera Riserva, quando è previsto un invecchiamento minimo di due anni di cui sei mesi in botte di rovere. Si abbina con carni arrosto, cacciagione, formaggi piccanti, salse forti e sapori pepati;
il Moscato Lambiccato, è il più caratteristico e tradizionale vino dell’intera provincia. Consumato nelle ricorrenze festive più solenni, veniva offerto ai fedeli nel corso delle processioni paesane. Si accompagna ai dolci in genere ed è ottimo con ricotta e miele;
il Moscato Spumante, ottenuto impiegando il Moscato o il Moscato Lambiccato rifermentato in autoclavi. Dal gusto dolce delicatamente aromatico, si accompagna ai dolci in genere e alla pastiera.

9.5.2. Vino DOC Cilento

I vitigni locali, introdotti ad Elea e a Paestum dagli antichi colonizzatori greci, trovano nella natura argillosa-calcarea del terreno, nel clima della zona le condizioni per esprimere al meglio la propria personalità. Le viti producono pochi grappoli, dai quali si ottengono vini di eccellenti qualità, che si abbinano perfettamente alla cucina tipica cilentana.
La denominazione di origine controllata Cilento comprende un vasto territorio della provincia di Salerno (ben 58 comuni). I vini prodotti con tale denominazione sono:
il Rosato, ottenuto dai migliori grappoli di Sangiovese, Aglianico e Primitivo, è un vino dal colore roseo e dal sapore aromatico, di piacevole completamento ad antipasti, primi piatti, secondi e formaggi;
il Bianco, servito fresco come aperitivo o accompagnato da piatti di mare, è un vino che racchiude in sé gli aromi e la fragranza del vitigno;
l’Aglianico, dal colore rosso rubino, è un vino speziato e generoso, invecchiato in botti di rovere di Slovenia. Particolarmente indicato per arrosti e cacciagione.

  Figura 9. 27. Vino del Cilento

9.5.3. Vino DOC Costa di Amalfi

La zona di produzione individua 13 comuni tutti in provincia di Salerno, caratterizzati da ambienti naturali di eccezionale bellezza e da aridi terrazzamenti spesso a picco sul mare.
La denominazione “Costa di Amalfi” può essere accompagnata dalle indicazioni di una delle sottozone Ravello, Furore e Tramonti, a condizione che i vini così designati provengono dalle rispettive zone di produzione e rispondono ai particolari requisiti previsti dal disciplinare di produzione. Se invecchiati potranno riportare in etichetta la dicitura “Riserva”.
Le tipologie produttive sono le seguenti:
- il Bianco, dal colore paglierino chiaro, dal profumo delicato e dal sapore sapido fresco con retrogusto amarognolo, va servito fresco per ricavarne tutta la sua fragranza;
- il Rosato, dal colore rosa ambrato e dal profumo aromatico, è particolarmente adatto ad accompagnare i piatti a base di pesci che vengono serviti sulla Costiera Amalfitana;
- il Rosso, che acquista tutta la sua morbidezza dopo un lungo invecchiamento, ha un bel colore rosso rubino tendente al mattone, ricco di profumo e con gusto delicato. Ottimo per accompagnare arrosti e grigliate.

 

9.5.4. Vino IGT Colli di Salerno

Nasce dalle colline salernitane floride e rigogliose che delineano un territorio ricco di storia e tradizioni legate alla buona tavola. Prodotte da uve di ottima qualità, ben si sposa con i sapori tipici e tradizionali della cucina locale sottolineandone la bontà e il gusto.
Il vino IGT Colli di Salerno può essere prodotto nelle seguenti tipologie: bianco, rosato, rosso, novello, frizzante e passito.
L’indicazione geografica tipica Colli di Salerno, con la specificazione di uno dei seguenti vitigni: Barbera, Aglianico, Coda di Volpe, Falangina, Fiano, Greco, Moscato, Piedirosso, Primitivo e Sciascinoso, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti per almeno l’85% dei corrispondenti vitigni.

 

9.5.5. Vino IGT Paestum

I vini a IGT Paestum devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti da uno o più vitigni raccomandati e autorizzati per la provincia di Salerno. La zona di produzione delle uve comprende il territorio del basso Cilento e può avere la specificazione dei seguenti vitigni: Barbera, Aglianico, Coda di Volpe, Fiano, Greco, Piedirosso, Primitivo e Sciascianico quando il vino è ottenuto per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni.

 

Figura 9. 28. Vini della Costiera
Figura 9. 29. Vini Paestum IGT