Andrea Fabbri
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La bicicletta da cicloturismo

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Riflessioni suggerimenti e soluzioni ...

La preparazione della bicicletta per cicloturismo è una attività che alterna inevitabilmente momenti di euforia a momenti di sconforto! La scelta della bicicletta, il fissaggio dei portapacchi, lo stivaggio di tutto l'occorrente sono tutti problemi che rischiano di fare rinunciare i meno intraprendenti mentre i più estrosi non mancheranno di escogitare soluzioni apparentemente bizzarre ma funzionali. Con questa pagina non ho certo la pretesa di indicare la soluzione optima ad ogni problema. Mi limiterò semplicemente a illustrare le soluzioni adottate dal sottoscritto sperando essere di aiuto a chi abbia deciso di intraprendere quella fantastica attività genericamente chiamata cicloturismo.



Classificazione semi-seria dei cicloturisti

Chiunque si avvicini per la prima volta al cicloturismo, dovrà necessariamente riflettere su "cosa" intenda fare prima di prendere decisioni affrettate ... e sbagliate. Infatti il termine cicloturismo è aperto a numerose interpretazioni che hanno come unico punto in comune la bicicletta e il viaggio. Le categorie di cicloturisti che generalmente circolano sulle nostre strade sono, secondo una mia personalissima classificazione, definibili come:

Io dall'alto della mia INEsperienza, neanche a dirlo, non mi sento di appartenere a pieno titolo a nessuna di queste categorie. Sono indubbiamente un "pedalatore della domenica" e ho attrezzato la mia MTB con borsa al manubrio e borsoni posteriori. Viaggio in solitaria con tenda e sacco a pelo e sosto unicamente in campeggi organizzati. Non porto arnesi da cucina... tanto non so cucinare... e le mie uscite hanno una durata di una o due settimane concentrate, causa ferie, nel mese di agosto.


bbluScelta della bicicletta
La scelta della bicicletta è ovviamente il primo passo da compiere. Portafoglio permettendo, è sufficiente sfogliare il catalogo di qualche grande marca per trovare sotto il nome di city-bike molte proposte interessanti. In questo caso la bicicletta sarà già dotata di portapacchi, luci e parafanghi quindi alcuni problemi sarebbero risolti già in partenza in cambio però di un esborso relativamente sostanzioso. Esistono in verità anche city-bike economiche (tipo ipermercato) ma generalmente montano componentistica scadente applicata su un telaio di qualità altrettanto infima. Il risultato sarebbe una vacanza rovinata da mille noie meccaniche.
Un'altra possibiltà è quella di prendere una bicicletta "normale" e trasformarla in bicicletta "da viaggio". In effetti se uno decide di dedicarsi al cicloturismo sicuramente sarà già abituato a pedalare e quindi una qualche bicicletta deve pure averla!
I vantaggi di questa soluzione sono evidentemente l'economicità e la soddisfazione nell'operare la trasformazione. Da non sottovalutare è anche la possibilità di pedalare in posizione abituale senza doversi adattare alla postura eretta richiesta da alcune city-b. Di contro oltre a lavorare un po' di più è possibile che dovremo scendere a qualche compromesso e comunque questa strada è percorribile solo se si possiede una bicicletta "adatta". Sarebbe quanto meno poco saggio tentare di attrezzare una MTB con sostensione posteriore e forcella da 200mm oppure una specialissima con telaio in carbonio superleggero!
Personalmente possiedo una MTB rigida in acciaio (Esperia Dakota 7500) di fascia medio-bassa ma comunque robusta e affidabile, che, dopo gli opportuni adattamenti, si è rilevata una ottima bicicletta da cicloturismo.

bbluIniziamo a lavorare
Se abbiamo scelto di trasformare una bicicletta tradizionale (nel mio caso MTB) in una bicicletta per cicloturismo dovremo prendere in considerazione i seguenti punti;

bbluGomme
Se, come probabile, il viaggio che indendiamo affrontare si svolgerà prevalentemente su asfalto, è consigliabile dotarsi di una gomma adatta. Esistono in commercio numerosi modelli slik o semi-slik che assicurano una buona scorrevolezza. Personalmente utilizzo una coppia di gomme tassellate di quelle che al centro presentano una riga quasi continua. Tenendole ben gonfie la scorrrevolezza e comunque buona e inclinando la bici come in curva, i tasselli garantiscono un ottimo grip anche con asfalto sporco o bagnato. Questa gomma inoltre non mi preclude eventuali percorsi in fuori strada che dovessero capitare "a tiro".

bbluPedali
La sostituzione dei pedali riguarda principalmente chi è dotato di pedali a sgancio rapido. Se è il vostro caso abbiate l'accortezza di montare pedali "comodi" e dotati di catarifrangenti. Per non correre rischi prima di partire sarebbe bene fare qualche uscita di prova calzando le scarpe che pensate di utilizzare. Questo vi eviterà spiacevoli sorprese qualora la suola delle scarpe fosse troppo morbida al punto da fare soffrire le piante dei piedi.

bbluLuci e catarifrangenti
Il capitolo luci è, per me, un capitolo ancora aperto. Attualmente sono equipaggiato con un lampeggiatore posteriore e una luce alogena anteriore entrambi a batteria. L'insieme è funzionale con poca luce o su strade illuminate mentre al buio completo il faretto anteriore è del tutto insufficiente. Considerando che comunque mi muovo unicamente di giorno per ora mi accontento. Per quanto riguarda i catarifrangenti, oltre alle fascie riflettenti applicate alle sacche posteriori, applico un catarifrangente al portapacchi, uno bianco anteriore, 4 sui pedali e 2 sui raggi. Se il numero di catarifrangenti vi sembra eccessivo, sarà opportuno che leggiate cosa prevede il codice della strada sull'argomento... e comunque è meglio apparire come un albero di natale che non essere visti affatto! Una cosa a volte trascurata sono le bande riflettenti sulle sacche posteriori. Assicuratevi che siano in buono stato ed eventualmente applicatene di nuove cercando di piazzarle più all'esterno possibile così che che gli automobilisti che vi arrivano alle spalle abbiano subito la percezione della "mole" della vostra bicicletta!

bbluPortapacchi
Escludendo a priori portapacchi che propongono avveneristici sistemi di attacco al tubo sella o alla parte superiore del telaio (belli da vedere ma sicuramente insufficienti se intendete "fare sul serio"), rimangono quelli di forma "classica" cioè che si agganciano con un paio di viti ad una apposita piastrina nella parte alta del triangolo posteriore e con altre due viti, una per lato, in prossimità del mozzo. L'unica eventuale scelta da fare riguarda la robustezza o meglio dire la rigidità ed è inutile dire che è meglio abbondare...
Solo a questo punto, a meno che non siate particolarmente fortunati, vi renderete conto che la vostra amata bike di cui pensavate di conoscere ogni minimo particolare, non ha nessun foro o occhiello adatto al fissaggio del portapacchi! portapacchiDopo averci riflettuto un po' ho messo a punto un sistema di fissaggio abbastanza funzionale. Per prima cosa dovete misurare il diametro dei tubi del vostro telaio in prossimità dei punti di fissaggio del portapacchi, quindi acquistate alcuni "cavallotti fissatubi" in lamiera anodizzata di misura opportuna. Per "cavallotti fissatubi" intendo quelli leggeri composti da due lamierini semicircolari che si uniscono alle estremità per mezzo di due viti. A questo punto rivestite il telaio nella zona interessata con un trancio di una vecchia camera d'aria e "pinzatelo" con una coppia di cavallotti inserendo su una delle due viti l'occhiello del portapacchi. Per fissare la parte alta del portapacchi è probabile che dovrete adattare due squadrette per raccordare i due cavallotti con i fori del portapacchi. Alla fine, se i cavallotti sono di misura giusta, il tutto sarà estremamente rigido, stabile ed accettabile esteticamente.

bbluSistemazione del carico
L'organizzazione del carico è, ancora più dei punti precedenti, una faccenda estremamente soggettiva. Così mi limiterò a dare qualche suggerimento generale e poi illustrerò come esempio la sistemazione che ho adottato nel 2002.
-Se non si è piu che certi dell'impermeabilità delle sacche posteriori, infilate tutto il contenuto in un comune sacchetto di plastica prima di introdurlo nella sacca.
-Per legare zaini o borse al portapacchi è meglio usare un mix di elastici e cinghie rigide infatti utilizzando solo elastici il carico risulterebbe "dondolante" mentre con le sole cinghie rigide tenderebbe ad allentarsi in continuazione
- La tenda (intesa come telo) e i paletti se vengono separati, generalmente si sistemano più facilmente. I paletti possono ad esempio venire legati sotto la canna.
- Se la bicicletta non dispone di punti favorevoli per agganciare elastici o cinghie, è possibile crearne adhoc utilizzando gli stessi "cavallotti fissatubi" già visti per il fissaggio del portapacchi, per fissare dei piccoli anelli di cordino al telaio.
caricoQuesto è come ho sistemato il carico sul portapacchi posteriore nel 2002.
A è uno zaino contenente la tenda (senza paletti) ed il sacco a pelo. E' uno zaino "normale" di quelli con tanti cinturini e tasche da riempire con tutto il necessario.
B è una sacca di forma cilindrica con dentro il materassino arrotolato. Alle estremità ho applicato delle bande riflettenti.
C queste sono le classiche sacche posteriori già dotate di fasce riflettenti e di dimensioni "generose".
D questi invece sono i paletti della tenda, racchiusi in un sacchetto di plastica che, incastrati tra zaino e portapacchi, prolungano il piano di appoggio.
E ovviamente, la sotto, c'e' il portapacchi con su un bel catarifrancente, fissato al telaio con i cavallotti visti sopra.


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