Andrea Fabbri
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Giro della Corsica + Costa Smeralda
(Parte 2)

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Parte 2. Costa occidentale da Calvi a Bonifacio

bbluQuarto giorno. Calvi-Porto (Km 95)
Scogliera Porto Parto da Calvi un po' in ritardo in quanto pensavo in un primo momento, di fare una tappa corta fino a Galeria. Attraverso Calvi e imbocco la D81B che offre splendide vedute delle scogliere sottostanti. Salendo verso Bocca Serra mi ritrovo ancora con Giuseppe conosciuto a St.Florent con cui condivido parte del percorso tra cui l'attraversamento di una vasta zona incendiata il giorno prima che presenta ancora tracce di fumo e odore acre. Nella discesa verso Galeria, l'asfalto è nuovamente in condizioni precarie e rallenta la marcia. In prossimità di Galeria incrocio il cicloturista Bergamasco che è partito da Calvi prima di me e che intende raggiungere Porto in giornata. Mi fermo per il pranzo a Galeria e poi decido di proseguire anche io per Porto. Ritorno così sulla D81 e attacco la salita di 11 chilometri che porta a circa 380 mt sul Col De Palmarella. La salita non ha grandi pendenze anche se il caldo (sono quasi le 13:00) la rende abbastanza impegnativa e ho comunque la fortuna di affrontarla in compagnia di due cicloturisti romani, o quanto meno ad uno dei due in quanto l'altro tiene un'andatura proibitiva e lo rivedrò solo arrivato in cima. Arrivato sul valico, oltre al romano, ritrovo nuovamente Giuseppe con cui affronto la discesa. Per una decina di km la strada è devastata, un misto di ghiaia, ciottoli, cordoli di asfalto e terra battuta, un vero supplizio per le biciclette tanto che probabilmente i due romani dovranno rinunciare avendo biciclette da strada. Sempre in compagnia di Giuseppe affronto i sucessivi passi di cui l'ultimo, poco prima di Porto, assorbirà tutte le energie residue. A Porto raggiunguamo il campeggio municipale dove troviamo altri due cicloturisti che stanno battendo in solitaria le strade della Corsica, sono Magalie di Toulouse (Francia) e Marc di Hameln (Germania). Con loro l'intesa è completa e immediata, così riunite le nostre tende organizziamo una cena a base di spaghetti cucinati da Giuseppe. Magalie, Marc e Giuseppe sono tre "tosti" tre tipi giusti che raramente capita di incontrare e con loro passo una piacevolissima serata.

bbluQuinto giorno - Sosta a Porto (Km 0)
Porto Tramonto a Porto Mi alzo presto per salutare gli altri in partenza, Giuseppe verso Porticcio e Marc con Magalie verso Cargese.
Mi ero ripromesso di riservare questa giornata per una visita dell'interno lungo la D84, ma dopo la fatica di ieri, oziare nella penombra del campeggio finirà per essere l'occupazione di gran parte della giornata. Mi piace pensare che la visita dell'interno possa essere l'obiettivo di una mia futura escursione in Corsica.

bbluSesto giorno. Porto-Porticio (Km 94)
Calanche Calanche Parto poco dopo le 6:00 non appena fa sufficientemente giorno. Affronto velocemente i pochi chilometri di salita che mi portano alle Calanche di Piana. Come mi era stato preannunciato lo spettacolo è incredibile. Ovunque si rivolga lo sguardo si deve fare i conti con una miriade di guglie, archi, fori e creste. Una tale mole di bizzarrie ricordano in qualche modo quello che si può ammirare in alcune grotte dove stalattiti e stalagmiti sembrano sfuggire ad ogni legge fisica, mentre però nelle grotte l'oscurità cela con un velo di pudore le forme più estreme, qui tutto è alla luce del sole con una evidenza quasi imbarazzante. Proseguo per Piana dove faccio colazione e scorta di cibo e dopo il valico mi lancio in discesa verso Cargese. La discesa ha l'asfalto in ottime condizioni con curve ampie e ben raccordate, posso così scendere sul filo dei 50 km/h. Attraverso Cargese e Sagone quindi mi devo nuovamente impegnare a fondo per svalicare S.Bastiano a 415 mt.
Prima ancora di arrivare ad Ajaccio la strada si riempie di traffico, devo affrontare diverse rotatorie e una specie di tangenziale che gira attorno l'aeroporto con le auto che sfrecciano a tutta velocità, prima di arrivare ad imboccare la D55 che mi porta a Porticcio. Vado al campeggio Mare e Macchia un paio di km dal mare su una collinetta. Francamente nè il paese nè il campeggio mi piacciono. Porticcio è una sequenza interminabile di bar, ristoranti, club vacanza e stabilimenti balneari, il camping è frequentato quasi unicamente da Francesi che sono lì per la spiaggia e la discoteca. Decido così di saltare la sosta a Porticcio per visitare Ajaccio e domani proseguirò verso sud.

bbluSettimo giorno. Porticio-Propriano (Km 70)
Litorale Filitosa Parto da Porticcio in tutta calma pensando che la tappa di oggi sia poca cosa. Niente di più sbagliato! In questa zona, le strade quando devono salire puntano diritte verso il cielo e allora bisogna lavorare a lungo di rampichino per andare avanti.
I primi chilometri di strada seguono la costa e sono insolitamente pianeggianti. A Verghia la prima impennata poi poco prima di Castagna imbocco la D155 e qui le cose si fanno dure con alcuni km di salita che affronto quasi unicamente con il rampichino fino a svalicare verso Acqua Doria. Poco dopo Acqua Doria si sale ancora, poi si scende e poi si sale e così via fin quasi Filitosa. Anche in questo tratto l'asfalto è in condizioni precarie e non facilita sicuramente la marcia. A Filitosa vado a visitare il famoso sito archeologoco quindi riparto verso Propriano. Ancora un paio di salite, che a questo punto mi appaiono impegnative, e arrivo a Propriano dove scelgo il campeggio Colomba, un paio di km prima del paese.

bbluOttavo giorno. Sosta a Propriano (km 0)
Litorale Il campeggio Colomba è addossato ad una collinetta in posizione fresca ed arieggiata e, cosa tutt'altro che secondaria, la pizzeria è gestita da Italiani e si mangia bene. Decido così di prendermi un'altra giornata di pausa in vista dell'ultima tappa di una certa lunghezza che mi porterà a Bonifacio.

bbluNono giorno. Propriano-Bonifacio (km 70)
Sartene Parto da Propriano con il cielo plumbeo e l'aria fin troppo fresca. Dirigendosi verso Sartene la strada è quasi pianeggiante, solo gli ultimi 4 o 5 km salgono verso il paese con pendenze non eccessivamente impegnative. Sartene è un graziosissimo borgo interamente costruito in granito, con una architettura che fa largo uso si scalette, archi e balconcini. Mi piacerebbe fermarmi un po' di più ma qualche tuono in lontananza mi spinge ad affrettare il passo verso Bonifacio. La strada per Bonifacio presenta il solito saliscendi con pendenze modeste, dopo avere lasciato il mare a Propriano, lo si ritrova dalle parti di Roccapina dove ci sono alcuni punti panoramici. Nei pressi di Bonifacio il saliscendi si incattivisce leggermente ma nulla rispetto le salite dei giorni scorsi. Giunto a Bonifacio mi fermo al piccolo campeggio Araguina che si trova a poche centinaia di metri dal porto turistico. In serata d'obbligo la visita alla splendida Bonifacio e alle sua scogliere che da sole giustificherebbero un viaggio in Corsica.

bbluDecimo giorno. Bonifacio-Portovecchio-Bonifacio (km 54)
Bonifacio Bonifacio Visto che posso giocarmi ancora mezza giornata, penso bene d'utilizzarla per visitare la vicina Portovecchio. Parto piuttosto presto svegliato dal rumore di altri campeggiatori in partenza e imbocco la N198. La strada che collega Bonifacio a Portovecchio è formata da una serie di rettilinei lunghi anche diversi chilometri caratterizzati dall'ormai noto saliscendi che comunque non mi sembra particolarmente impegnativo anche perchè oggi viaggio finalmente a bici scarica. Il vero problema sono invece le auto che approfittando della strada semideserta, sfrecciano a velocità folli.
Arrivato a Portovecchio visito subito il caratteristico centro storico con i tavolini dei café che invadono la piazza, quindi scendo nella zona del porto turistico. Dopo qualche divagare non mi rimane che tornare a Bonifacio dove concludo la giornata.

bredParte 1. Cap Corse, Desert des Agriates e Calvi
bredParte 3. Costa Smeralda

by Andrea Fabbri

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