Andrea Fabbri
WEB SITE
mail.gif

Dall'Adriatico al Tirreno
attraverso la Basilicata
(parte 1 - Da Pesaro a Pietrapertosa)

bblu

Home Back Mappa E-mail 

bbluPrimo giorno. Pesaro - Bisceglie ( 30 km + treno )
Tramonto a Biscleglie TraniTermoli Parto da casa verso le 5 e 15, è ancora buio quindi luci accese e giubbino rifrangente. Dopo circa una ora sono alla stazione di Pesaro dove inizio l'interminabile viaggio in treno verso la Puglia. Tra spostamenti e attesa alle stazioni di Termoli e Foggia mi aspettano quasi 11 ore nel fantastico mondo di Trenitalia! Fortunatamente ho il piacere di condividere l'intero viaggio con un altro cicloviaggiatore, è Luca, architetto pesarese "emigrato" per motivi di lavoro a Firenze. Lui è diretto a Bari dove partirà alla volta di Matera prima e dei concerti di pizzica salentina poi. Più avanti si unisce alla compagnia anche una coppia di cesena diretta in Basilicata e quindi in Albania. Io invece scendo a Trani e dopo un veloce passaggio nella graziosa cittadina punto subito verso Bisceglie dove mi fermo al campeggio La Batteria per 12 euro.

bbluSecondo giorno. Bisceglie - Matera ( 102 km )
Matera Matera Matera MateraMurgia Parto di buon ora ansioso di iniziare a macinare km, mi sento ancora addosso i postumi dell'interminabile viaggio in treno di ieri e ho bisogno di muovermi. Esco da Bisceglie in direzione di Corato prima e di Gravina poi. La strada attraversa decine di vigne per uva da tavola... chilometri di vigne! e poi uliveti... decine di chilometri di ulivi... una infinità di ulivi! In alcuni tratti secondari particolarmente suggestivi, la strada procede tortuosa tra gli ulivi delimitata da muretti a secco e qua e la spuntano alcuni trulli in pietra. Passato Corato le coltivazioni diminuiscono ma aumenta il traffico pesante, fortunatamente percorro solo una quindicina di km e poi devio verso Poggiorsini. Qui la situazione è diametralmente opposta le coltivazioni lasciano il posto ai pascoli, la strada corre diritta per chilometri e chilometri. Sto attraversando il parco nazionale dell'alta Murgia e rimango affascinato dai rettilinei deserti, che arrivano fino all'orizzonte, in lontananza si scorge anche la sagoma bianca di Castel del Monte. Avevo previsto di fermarmi in un agricampeggio a Dolcecanto una dozzina di km a sud di Poggiorsini, però arrivo su posto verso le 11 e decido così di proseguire verso Matera. La strada non presenta difficoltà a parte una breve salita a Gravina e l'ascesa verso Matera e per lunghi tratti una leggera brezza mi spinge ad ottime velocità. A Matera vado all'ostello Le Monacelle a poche decine di metri dal Duomo dove pernotto per circa 17 euro e poco dopo vengo raggiunto anche da Luca proveniente da Bari che ho conosciuto ieri in treno. Il resto della giornata viene ovviamente sfruttata per la visita alla splendida Matera camminando a lungo tra vicoli e scalette.

bbluTerzo giorno. Matera - Valico tre cancelli ( 77 km )
Valico Quercia Oggi la mia strada e quella di Luca divergono completamente, lui è diretto ad Alberobello mentre io punto diritto verso il cuore della Lucania. Quindi colazione, saluti e partenza. Esco da Matera percorrendo la SP7 ma dopo un po' mi ritrovo senza volerlo su una fantomatica SP8 non presente sulla mia cartina. Comunque continuo a seguire le indicazioni per Grassano e Tricarico ma percorsi una ventina di km non vedo ancora alcuna indicazione per Miglionico. Fortunatamente di lì a poco vengo superato da un plotoncino di stradisti. Chiedo velocemente la strada per Miglionico e questi gentilmente mi indicano direttamente il paese, "... è quello lassù.." e indicano un paese quasi alle mie spalle! Sfilati i ciclisti mi fermo e bussola alla mano cerco di capire dove mi trovo, non ci metto molto a capire che mi trovo a nord-ovest del lago di San Giuliano e non a sud-est (dove pensavo si essere!) evidentemente la SP8 mi ha portato fuori strada di una quindicina di km. Nessun problema depenno Miglionico e Grottole dai miei piani e punto direttamente su Grassano. La salita per raggiungere i 570 mt di Grassano si fa sentire anche grazie al caldo afoso e la cosa si ripete poco prima di Tricarico dove un paio di strappi richiedono tutto il mio impegno. Passato Tricarico invece le pendenze diminuiscono e così salgo abbastanza agevolmente verso i 920 mt di valico tre cancelli. Giunto al valico mi dirigo verso contrada Fonti dove alloggerò all'omonimo ostello che raggiungo dopo aver percorso un paio di km di discesa su una strada laterale.

bbluQuarto giorno. Valico tre cancelli - Pietrapertosa ( 42 km )
Pietrapertosa Angelo in volo Castelmezzano Angelo in voloCampomaggiore Parto presto, poco prima delle 6, voglio raggiungere Pietrapertosa prima possibile in quanto intendo valutare se fare il volo dell'angelo. Ovviamente data l'ora e il posto non ho possibilità di fare colazione ma essendo in cima ad un valico spero in una lunga discesa fino ad Albano. Sbagliato! Dopo Valico tre Cancelli effettivamente la strada scende per qualche km tanto per illudere gli sprovveduti come il sottoscritto, ma poi ricomincia a salire verso i 1035 mt del valico di Cupolicchio. Comunque non è una salita troppo difficile, qualche problema in più arriva invece dai tafani che continuano a siringarmi spalle e polpacci e sopratutto da due cani pastore particolarmente incazzosi che mi tengono inchiodato per circa un quarto d'ora su un breve rettilineo. Svalicato Cupolicchio scendo verso Albano in Lucania dove faccio finalmente colazione e provviste e poi tornato indietro un paio di km svolto per Campomaggiore. Già da Albano ma ancorpiù da Campomaggiore si possono ammirare le creste rocciose su cui sono incastonati i paesi di Pietrapertosa e Castelmezzano.
Dopo Campomaggiore la strada scende velocemente fino al fiume Basento e poi inizia la salita finale che mi porterà ai 1088 mt di Pietrapertosa. Prima di attaccare la salita c'e' anche il tempo per incontrare un singolare signore. E' Leonardo "chirurgo delle biciclette" di origini Lucane ma trapiantato a Bologna dove svolge una strana attività a metà tra filosofia e psicologia applicata alle biciclette. Non aggiungo altro ma per chi volesse saperne di più può guardare questo gustoso cortometraggio (Titolo: "I pianeti girano pure") parte 1 e parte 2
La salita verso Pietrapertosa inizia con pendenze modeste e aumenta la difficoltà solo nella parte terminale complice anche il sole cocente. Forse la mia bici si è fatta impressionare dall'incontro con il "chirurgo", ma a metà salita il pedale sx inizia ad emettere dei sinistri e ritmici colpi metallici, ma non ho tempo di pensarci troppo, a parte le numerose soste per osservare e fotografare gli speroni rocciosi che lasciano senza parole, continuo a spingere sui pedali ed arrivo a Pietrapertosa verso le ore 11. Vado subito alla biglietteria per il volo dell'angelo, non avendo prenotato spero di riuscire ad imbucarmi al volo, e il tentativo va a buon fine così nel primissimo pomeriggio posso provare anche questa adrenalinica esperienza! Dimenticavo, a Pietrapertosa alloggio all'hotel il Frantoio (camera e cena per 40 euro) in ottima posizione centrale di cui ricordo volentieri la gentilezza e disponibilità del gestore. Chi volesse passare in queste zone in periodo ferie è comunque bene che prenoti con un certo anticipo, i posti letto sono limitati e trovare una sistemazione può essere un bel problema.

bredParte 2. Da Pietrapertosa a Sapri

by Andrea Fabbri

Top    Back     Home