Andrea Fabbri
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Costa occidentale Sardegna
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Primo giorno. Fano-Genova (Km 32)
Il viaggio inizia dalla mia nuova casa di Mombaroccio da
dove scendo velocemente fino alla stazione di Fano che raggiungo in una quarantina di minuti di pedale. Carico la bicicletta sul vagone di coda del treno diretto a Torino. Il viaggio sul
treno regionale e' come sempre relativamente noioso anche se a partire Riccione, l'arrivo di 4 teenagers lo renderà ancora peggiore con i loro racconti di fanta-alcol e fanta-sesso urlati
senza sosta a volume di discoteca. Fortunatamente ogni mezz'ora i quattro vanno in bagno a fumare così tutti ci godiamo 5 minuti di silenzio ristoratore. I 4 scenderanno solo a Verbania...
praticamente una puntata di Lucignolo lunga 350Km. Io invece cambio treno ad Alessandria dove tanto per partire bene sta piovendo. Sul treno diretto a Genova c'e' già un cicloturista
Britannico diretto alle 5 terre. Dopo il flop della mia visita a Genova del 2003, causata dal caldo record, speravo di potere girare un po' per la città visto che dovrò aspettare oltre
5 ore per l'imbarco, e invece anche questa volta Genova non capitola a causa di continui e violenti scrosci di pioggia che mi inchiodano nelle immediate vicinanze della stazione marittima.
Secondo giorno. Porto Torres-Alghero(Km 60)
Arrivando in Sardegna con il traghetto normalmente si vedono coste frastagliate, villette, vegetazione bassa ecc. A Porto Torres no. Qui si sbarca nel bel
mezzo di un impianto petrolchimico tra navi gasiere che stanno scaricando e miasmi di petrolio che vagano nell'aria. Francamente non so quale sia il livello di compatibilità tra tra un
traghetto di turisti e una petroliera, io in particolare questa mattina sono incompatibile con il mondo intero dopo una notte di mare infernale che mi ha rivoltato sotto-sopra. Appena sbarcato mi
dirigo verso Porto Torres per bloccare la scheda del mio cellulare che nella notte tempestosa ha fatto perdere le proprie tracce. Sbrigate le pratiche per il cellulare mi avvio in direzione di
Alghero. La strada è praticamente tutta pianeggiante, il cielo coperto ma per ora non piove così procedo velocemente in direzione di Capo Caccia. Arrivato però al bivio a 8 km
dal capo, decido di svoltare per Alghero in quanto ho ancora i postumi della nottataccia in traghetto e per tutta la mattina mi sono alimentato poco e male. Procedo così sulla strada di
Maristella e Lazzaretto, supero Fertilia e arrivo ad Alghero dove mi fermo al campeggio La Mariposa Il prezzo è decisamente alto e spendo circa 22 euro per una notte. Nel pomeriggio raggiungo
il centro di Alghero percorrendo il lungomare. Alghero mi piace, mi ricorda un po' Bonifacio e vedrete che i paralleli con la Corsica continueranno.... In serata primo scroscio di pioggia in terra
Sarda....
Terzo giorno. Alghero-Bosa (Km 52)
Parto da Alghero e subito mi dirigo verso sud. La strada che porta a Bosa, a parte i km iniziali
praticamente pianeggianti, è un continuo sali-scendi piuttosto impegnativo, cioè non si tratta di una serie di cavalcavia ma sono vere discese seguite da vere salite. A parte questo la
strada che corre a ridosso delle scogliere è molto spettacolare e anche qui il parallelo con le strade corse è inevitabile. Peccato che oggi il mare sia una tavola grigia, penso che con
il sole e un po' di maestrale lo spettacolo sarebbe stato ancora maggiore. A movimentare la situazione ci pensa comunque un grosso temporale che nonostante si concentri principalmente sul mare, di
tanto in tanto si spinge con prepotenza sulla costa e provvede a lavarmi abbondantemente. Giunto a Bosa vado all'accogliente campeggio Turas dove pernotto con appena 9 euro. Una ultima indicazione
per chi volesse affrontare queste strade. Tra Alghero e Bosa ci sono 40 km di strada deserta, niente case o bar, niente fontanelle e niente ripari, quindi fate bene i conti prima di partire!
Quarto giorno. Bosa-Torre Grande (Km 89)
Parto da Bosa dopo una notte di pioggia e anche questa mattina il cielo è completamente coperto. Attacco subito la salita che porta ai 340mt di
Suni. La strada è ampia e procede con una serie di larghi tornanti con pendenze non eccessivamente impegnative. Arrivati in cima si attraversa l'abitato di Suni con i suoi splendidi murales e
poi si ridiscende verso Trenuraghes. Già prima di Trenuraghes inizia a piovere leggermente poi a pochi km da Cuglieri la pioggerellina si trasforma in nubifragio. Sfortunatamente non c'e'
alcun riparo nelle vicinanze per cui continuo sulla strada in leggera discesa con la pioggia che a tratti cade con una violenza assurda. Sembra di pedalare nel tunnel di un autolavaggio, mancano solo
gli spazzoloni e gli inservienti con la pelle di daino... Dopo qualche km riesco finalmente a trovare un bar con una ampia tettoia e così mi metto al riparo. Da li a poco arrivano due
stradisti Sardi anch'essi sorpresi dalla violenza della pioggia. Tutti e tre aspetteremo quasi due ore prima che la pioggia cessi di cadere, nel frattempo mi informo sulla strada che mi aspetta e i
due mi dicono che ci sono 3 km di salita fino a Cuglieri e poi altri 8 km fino al valico. Forse non ci siamo capiti, ma una volta ripartito trovo effetivamente i 3 o 4 km di salita fino a Cuglieri ma
dopo la strada è praticamente tutta discesa fino a Santa Caterina. Anche nella discesa verso Santa Caterina la pioggia si ripresenta a tratti e devo fare attenzione alla quantità di
graniglia e fango presenti in alcune curve. Dopo Santa Caterina finalmente un pallido sole riesce a bucare la coltre di nubi così procedo velocemente sulla strada ormai pianeggiante fino a
Riola Sardo dove taglio verso Cabras. Dopo Cabras torno verso Oristano per verificare la situazione campeggi nel locale ufficio turistico, quindi torno indietro fino a Torre Grande dove mi fermo
appunto al campeggio Torre Grande In realtà il giorno sucessivo, nei pressi di Arborea ho notato le indicazioni per un campeggio che però ad Oristano non risultava.