Andrea Fabbri
WEB SITE
mail.gif

Da Trapani all'Etna
(Parte 2)

bblu

Home Back Mappa E-mail 

Parte 2. Da Castel di Tusa a Calatabiano

bbluQuarto giorno. Castel di Tusa - Milazzo (130km)
Capo Calava? Tindari La tappa di oggi sarebbe dovuta essere una tappa breve, tutta relax, per consentirmi di accumulare energie per l'impegnativa tappa di domani, in cui ho previsto il passaggio sul valico di Portella Mandrazzi... ma le cose andranno diversamente! Parto da Castel di Tusa piuttosto tardi e mi reimmetto sulla SS113 dove il traffico e' intenso in quanto la vicina autostrada non e' ancora completata. Passo per Santo Stefano di Camastra e Sant'Agata di Militello e quindi doppio Capo d'Orlando. Nella prima parte il percorso non presenta particolari difficoltà a parte qualche sali-scendi così viaggio in relax anche se alcuni nuvoloni temporaleschi si addensano sul mare. Inizio l'ascesa verso Tindari quando sento i primi tuoni provenienti dall'interno dell'isola e poco prima dello scollinamento cadono le prime gocce. Decido così si saltare la deviazione che porta al Santuario e mi lancio in discesa verso Vigliatore dove ho previsto di fermarmi. Appena giunto a Vigliatore le rare gocce di pioggia cadute fino a quel momento, assumono l'aspetto di acquazzone estivo ma riesco a rifugiarmi fortunosamente sotto la tenda di un negozio. Mentre aspetto che la pioggia diminuisca, cerco di contattare telefonicamente il camping Salicà ma scopro che è chiuso ed il camping più vicino sembra essere quello di Barcellona di Sicilia. Attendo ancora una mezzora una pausa della pioggia e quindi mi fiondo verso il campeggio di Barcellona che dista una manciata di chilometri. Purtroppo giunto sul posto, la signorina alla reception mi invita a ripassare dopo le 18:00 in quanto l'addetto all'assegnazione delle piazzole è momentaneamente assente e lei non sa dirmi se c'è posto! A nulla valgono le mie insistenze e così mi ritrovo nuovamente in strada con la pioggia che nel frattempo ha ripreso a cadere. Contatto allora il camping Cirucco di Capo Milazzo che per mia fortuna offre la sua massima disponibilità e quindi mi rimetto sui pedali. La strada fino a Capo Milazzo non è impegnativa se si escludono le ultime rampe all'interno di Milazzo che portano all'omonimo Capo. La pioggia continuerà a cadere ancora per poco ma asfalto bagnato e le numerose pozzanghere mi faranno arrivare al camping Cirucco completamente bagnato e colorato di nero dalla polvere dei freni e dallo sporco sollevato dalle auto.

bbluQuinto giorno. Sosta a Milazzo
Castello di Milazzo Oggi pausa per "asciugatura"! Fortunatamente, dopo il nubifragio di ieri, il sole splende e così posso asciugare tutto velocemente. Ne approfitto anche per fare il punto della situazione e decido che ormai mi conviene continuare il viaggio lungo la costa senza tentare tagli verso l'interno dell'isola dove il tempo appare ancora molto instabile. Nel pomeriggio d'obbligo una visita alla città di Milazzo che appare accogliente e particolare così stretta tra due litorali. Il litorale di ponente e' un susseguirsi di spiagge mentre quello a levante offre un bel lungomare alberato che termina con la zona portuale. Uscedo dal paese in direzione di Capo Milazzo, si sale verso la fortezza da dove si ammirano splendidi panorami anche se oggi una leggera foschia nasconde i particolari piu' lontani.

bbluSesto giorno. Capo Milazzo - Calatabiano (125 km)
Taormina Stretto di Messina Parto poco prima dell'alba, deciso a recuperare il tempo perduto nonostante qualche rara goccia di pioggia non faccia presagire nulla di buono. Passo per Milazzo dove mi fermo per la colazione a base di gustosissimi cornetti caldi al caffé mentre poco distante i pescatori stanno scaricando i frutti di una notte di mare. Proseguo attraversando il polo industriale di Milazzo diretto a Spadafora e Villafranca Tirrenica. In uscita di Villafranca non so se svoltare in direzione di Messina o tirare diritto verso Punta del Faro. Chiedo lumi ad un barista che mi consiglia vivamente il giro "largo" verso Punta del Faro in quanto anche se piu' lungo di una ventina di kilometri è completamente pianeggiante. Seguo il consiglio del barista ed imbocco la SS113bis. Nonostante la presenza di qualche breve salita la scelta è quella giusta in quanto la strada e' frequentatissima da altri ciclisti ed il traffico è pressochè assente. Arrivo così alle porte di Messina dove una comoda e lunga pista ciclabile agevola l'ingresso in città mentre dall'altra parte dello stretto si vedono imperversare alcuni temporali. Entrato in città, la pista ciclabile termina e così torno a fare i conti con il traffico convulso tipico di tutte le grandi città. Messina scorre via veloce mentre continuo verso sud sulla SS114 quasi totalmente pianeggiante fino a S.Alessio. Non ho ancora deciso dove fermarmi ma vista la facilità degli ultimi km penso di proseguire ancora un po'. Faccio appena in tempo a finire questo ragionamento che trovo subito uno strappo poco dopo S.Alessio e successivamente affronto la salita di Taormina con qualche goccia di pioggia che cade qua e la. Inizio ad essere stanco quando nei pressi di Calatabiano mi imbatto per caso nelle indicazioni del campeggio internazionale Moethia non presente sulla mia guida, e nonostante i gestori appaiano da subito un po' scortesi decido di fermarmi per la notte.

bredParte 3. Da Calatabiano all'Etna
bredParte 1. Da Trapani a Castel di Tusa

by Andrea Fabbri

Top    Back     Home