Il problema del modello
Come faccio a trasmettere dati strutturati,ossia di tipo testuale e di tipo
numerico,a distanza senza i moderni metodi di comunicazione?
La parola chiave e’Modello.
Finora abbiamo visto ambienti diversi
• Raster
• Text
• Vector
Ogni ambiente ha una sua convenzione.Facciamo un ulteriore salto e chiediamoci
“Come trasmettere informazioni strutturate!”
Avremo il mondo dei “DATA”
Le singole cellule hanno la caratteristica
di avere al loro interno dei dati,che in una prima approssimazione associamo
a dei numeri,il grande salto logico di questa convenzione sta nel fatto che
la singola cella puo’ contenere il risultato di una operazione!
Ad es. A1+B2 = C4
La convenzione cambia,si e’ creato un modello,cioe’ il risultato
di un’operazione che se pur minimamente,e’ DINAMICA
Il salto consiste in
-Possibilita’ di cambiare i singoli dati C3 = A1 + B2 o C3 = A3+ B2
dipendenza tra i dati
-Concatenazione di
reazioni,i risultati
-Combinazione molteplice delle operazioni (A1 + B2) o (A1 – B2)
Il tutto e’ sempre riconducibile al concetto di matrice ,in cui le colonne
contengono aggettivazioni mentre le ordinate sono entita’.
In questo mondo nasce nel 1975 un programma dal nome Visicalc oggi abbiamo
Excel.
La parola chiave di questi sistemi e’ WAT IF,ossia ho la possibilita’
di controllare subito cosa succede se cambio un dato all’interno della
tabella,grazie all’interconnessione dei dati.
La metafora della griglia in questo caso funziona cosi:
ogni entita’del nostro data base e’ una riga,che si chiama “record”
le entita’ verticali rappresentano le qualita’,le caratteristiche
che si vogliono analizzare e si chiamano “field”
Il passaggio logico a questo punto e’ quello di mettere insieme i mondi
dal Raster al Data Base,e in particolare si deve trovare un collegamento tra
mondo vettoriale e data base.
Se facciamo interagire dati vettoriali con dati numerici di un data base si
ottiene un meccanismo chiamato GIS (Geographic Information System) che ha
grandi applicazioni in ambito territoriale.