Oggi l’unica parola per pensare veramente
a cio’ che sta succedendo sotto i nostri occhi e’ Rivoluzione
e piu’ precisamente “Rivoluzione Informatica”.
Come il mondo della Lego, anche il mondo informatico e’ fatto di mattoni,
chiamiamoli “atomi informativi”.
La peculiarita’ dell’elettronica e’ che il supporto che
contiene l’informazione non e’ rigido, quindi “l’informazione
varia continuamente”.
Ma il discorso non e’ cosi semplice,non basta cioe’ inserire nelle
nostre costruzioniun mattoncino informatizzato,come fa la Lego con i bambini.
Infatti il vero centro dell’informatica,come della materia per la teoria
quantica, sono le INTERCONNESSIONI.
Il mondo informatico e’ quindi sostanzialmente una ragnatela mobile
di informazioni e il modo per tradurre queste caratteristiche mutanti e dinamiche
del mondo dell’informatica in architettura e’ l’INTERATTIVITA’.
Pertanto la sfida e’ ,come fare un’architettura che non sia solo
narrativa e metaforica,come lo e’ parte dell’architettura di oggi,ma
possa essa stessa essere interattiva.
In architettura abbiamo:
INTERATTIVITA’ PROCESSUALE
-Dentro il processo della progettazione
INTERATTIVITA’ ILLUSIONISTICA
-Consiste nel fatto che oggi si possono combinare il reale e il virtuale.Attraverso
sistemi di proiezione e’ possibile creare una sorta di illusionismo
mediatico.
INTERATTIVITA’ FISICA
-Rappresenta il terzo livello,dopo quella processuale e quella illusionistica,e
vuole dire che l’architettura stessa muta consentendo di esprimere il
variare delle situazioni e dei desideri.Da diverso tempo si e’ studiato
come l’architettura si possa muovere meccanicamente.
O come l’architettura si puo’ trasformare in riposta al mutare
delle situazioni climatiche ,ambientali o al mutare degli scenari d’uso.
La nuova ricerca architettonica quindi e’ rivolta ad un’architettura
che allarghi le possibilita’ e i desideri e che lavori sempre piu’
spesso per strutture continue ed avvolgenti,dove non sia possibile leggere
un interno ed un esterno,ma un continuo intreccio…..
L’architettura
s’insinua nelle maglie della citta’ costruita, all’idea
di spazio organo si sostituisce l’idea di spazio sistema,si hanno oggi
edifici che nascono come vere e proprie conformazioni di paesaggio