LEZIONE N. 3

“SIMBOLO INFORMAZIONE COMUNICAZIONE”

In questa lezione vengono affrontati diversi aspetti su quello che è il ruolo dell’architettura rispetto alla comunicazione e dunque rispetto a se stessa.
Si possono infatti trovare quattro concetti chiave:

-1- Io esisto
-2- Coscienza estetica
-3- Modernità
-4- Concetto marsupiale

-1- IO ESISTO

Nell’epoca industriale ogni opera ed oggetto era basato sull’ ”io esisto in quanto funziono”.

Fino all’ 800 infatti la qualità di un oggetto o di un’ opera architettonica era rappresentata dal grado di efficienza proprio di quell’oggetto, dalla sua funzionalità oggettiva.
Le opere di Mies van de Rhoe o di Gropius sono esplicative in tal senso.
La novità del movimento moderno parte proprio da qui, ovvero dallo stravolgimento del concetto oggettivo di funzionalità.
Il continuo stato di avanzamento delle diverse tecnologie a nostra disposizione ha fatto si che la funzionalità oggettiva di un oggetto sia un dato ormai acquisito dalla cultura della nostra epoca; infatti se compriamo ad esempio un orologio, non ci preoccupiamo se esso funzioni o meno, piuttosto la nostra attenzione si rivolgerà al design, all’immagine, al valore comunicativo che è intrinseco dell’oggetto stesso.
Questo discorso vale ovviamente per tutti gli oggetti, anche per l’architettura, ed è qui che nasce la rivoluzione.
Rivoluzione che si pone come un azzeramento culturale dell’epoca precedente, in cui “io esisto in quanto funziono”, è sostituito dall’ “io esisto in quanto comunico”.
La comunicazione è la vera protagonista della nostra epoca.
Un oggetto dunque è importante in quanto parla, narra, evoca, ricorda.

-2,3- COSCIENZA ESTETICA E MODERNITA’

La rivoluzione può essere dunque detta rivoluzione moderna.
Per moderno si intende:
- la storia vissuta dopo la rivoluzione industriale;
- un periodo di avanguardia;
- un valore contrapposto all’aggettivo tradizionalista.

Il moderno si lega ad un altro concetto che è la crisi, o meglio, nasce da essa. Le grandi modifiche, vissute come crisi, danno luogo alla modernità che cerca di trasformare la crisi in valore estetico. Basti pensare ai primi anni del novecento in cui nacquero movimenti culturali come il futurismo e il cubismo. Possiamo allora definire come moderno la risposta ad una crisi che cerca all’interno di se stessa dei valori estetici.
Una crisi, anche se dovuta ad aspetti apparentemente negativi, contiene e genera allo stesso tempo aspetti positivi.

-4- CONCETTO MARSUPIALE

Si hanno due livelli:
- quello che appartiene al mondo della comunicazione;
- quello relativo all’architettura, che si autointerroga sulla sua posizione rispetto all’informazione.
Durante l’epoca industriale la comunicazione era oggettiva.
Durante l’epoca informatica la comunicazione diventa soggettiva,

la realtà viene trasmessa in modo sintetico, stratificato, personalizzato.
Oggi qualsiasi prodotto non viene venduto per la funzione che svolge, è una caratteristica assodata, perché siamo ormai arrivati ad alti livelli di prestazione, ma altre qualità vengono considerate come la narrazione che il prodotto produce.
In architettura un classico esempio è dato da Renzo Piano che costruisce l’ultima opera basata sulla funzione, il Centre Pompidou, e circa venti anni dopo progetta ad Amsterdam il museo del mare che ha la forma di una nave; quest’opera non è considerata per la sua funzione ma per ciò che comunica, l’informazione ha il ruolo principale nella progettazione.

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